6. Buoni propositi buttati nel cesso

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<<Fate venire anche l'alfa>> con alfa intendeva il fratello di Caleb.
Olcan si fece scuro in volto. Era più teso, rigido. Il volto scuro e i muscoli irrigiditi. Caleb aveva l'istinto di avvicinarsi, accarezzarlo, tranquillizzarlo, ma lo scacciò. Avrebbe fatto l'omega in calore quando lo sarebbe stato. Per ora, doveva rimanere serio e concentrato. Soprattutto concentrato.
Clayton, se non fosse stato in quella situazione scomoda, si sarebbe messo a ridere per la faccia che aveva fatto l'omega. Perché? Questo si stava chiedendo Caleb.
Vide il fratello che abbassava nuovamente lo sguardo. Con le dita, incrociate, gli aveva spiegato il motivo: compagno. Perfetto proprio! Quell'idiota a capo di quel branco di idioti era il compagno di Cal. A meraviglia andiamo. Quasi quasi non avrebbe voluto sapere chi fosse il suo compagno. Com'è che si suol dire? Occhio non vede, cuore non duole.
Per una volta si trovò d'accordo con la madre defunta.
Lo guardò in viso. Non l'avrebbe mai detto ad alta voce, ma era un bell'uomo. Certamente bello quanto stupido! Capelli scuri, marroni. Una specie di cioccolato fondente. Gli occhi, un verde scuro, adesso quasi rosso, il naso aquilino ma fine, le labbra strette e carnose. Due nei in volto, uno affianco all'occhio sinistro e uno sotto il labbro inferiore, a destra.
<<Quest'alfa, si è approfittato del mio omega, che adesso è pieno del suo putrido odore>> i Quecksilber, fecero tutti un verso sorpreso nessuno si era mai permesso di toccare qualcosa di Olcan. Mai. Clayton, ebbe un sussulto sorpreso. Non avrebbe toccato suo fratello neanche se obbligato e con una pistola alla tempia. Che cazzo diceva quell'idiota? Se avrebbe continuato a sparare cazzate, volendo o meno, avrebbe trascinato via il fratello da quel pazzo psicopatico. Non gliene fregava nulla.
Caleb invece sorrise. Un sorriso gioioso, felice, sincero. Forse avrebbero potuto considerarlo pazzo, stavano accusando suo fratello di un reato che sicuramente non aveva commesso, ma era felice: Olcan teneva a lui ed era geloso! Forse era più in calore di quanto pensava. Fantastico proprio!
Olcan dopo minuti interminabili si mosse. Tolse la cintura dai pantaloni e l'alzò in aria, pronto va colpire Clayton. Caleb stava per muoversi a fermare il proprio compagno ma un rumore lo fece per lui. Cika si era mossa, liberandosi dai due beta che l'avevano bloccata fino ad adesso e aveva corso fino a Ruana. La stava baciando rudemente davanti a tutto il branco. C'era chi si abbracciava felice e applaudeva -infondo la sorella dell'alfa aveva trovato la propria compagna- chi guardava l'alfa come fosse rincoglionita e chi invece era impassibile.

Caleb approfittò della situazione comoda ringraziando mentalmente Cika per il suo rut in arrivo e l'odore di Ruana. Grazie ragazze.
Fece un cenno a Edith che insieme al fratello beta, portarono via Clayton da terra, lui invece, prese Olcan per un braccio trascinandolo di sopra.
Non sapeva dove stava andando, aveva l'istinto di salire e lo stava facendo. Saliva le scale due gradini per volta e l'alfa lo seguiva in silenzio. Strano, ma non ci fece troppo caso.
Girò a destra.
Lui non conosceva quel luogo, che cosa stava facendo?
Fortunatamente Olcan non gli stava entrando nella testa. Meglio così, si stava già dando del pazzo da solo, non serviva lui a ricordarglielo.
Quando finalmente entrò in una stanza, capì perfettamente dove il suo subconscio lo stava portando.
Cosa vuole un omega in calore? Scopare!
Sì, ok, non intendevo questo! Dove lo vuole passare il calore? A scopare in una bella tana con il suo bell'alfa!
Ma che cavolo!
La tana, in questo caso, era la stanza di Olcan. Un'omega vicino o in calore, l'unica cosa che vuole, a parte scopare si intende, è ricoprirsi dell'odore del proprio alfa e dove si può trovare se non in camera sua?
Stupido, stupido istinto da omega!
E adesso cosa avrebbe fatto con Olcan e un letto a due piazze e mezzo in una camera???
Non ci doveva fottutamente pensare!

Sbatté l'alfa al muro.
Si chiese perché Olcan non reagiva. Nessun omega era tanto forte da poter sbattere al muro un alfa senza problemi.
Neppure lui.
Che diavolo stava succedendo?
Lo guardò negli occhi, quel verde prato bellissimo.
<<Che cazzo stavi per fare di sotto? Ti sei rincoglionito?>>
L'errore più grosso della sua vita.
Fu questione di un attimo e si ritrovò con le gambe molli, caduto a terra.
No, non stava andando affatto bene.
Adesso capiva perché Olcan era rimasto imbambolato. Il suo istinto d'alfa sentiva che mancava poco al suo calore!
Fantastico!
Il suo corpo bruciava. Bramava il tocco dell'alfa.
Lo guardò implorante. La cazzata l'aveva fatta, ormai poteva fare ciò che voleva.
Olcan aveva gli occhi completamente rossi, nei suoi, si vedevano rispecchiati quelli di Caleb, azzurri. Un azzurro chiarissimo, quasi cristallino.
L'alfa lo fece alzare, tenendogli le mani suoi fianchi. Leggere ma possessive, consapevoli.
Caleb poté sentire il suo lubrificante iniziare a bagnargli i boxer.
Era imbarazzato, ma il calore stava prendendo il sopravvento.
Il tocco di Olcan lo raffreddava un attimo, come la tachipirina alla febbre, ma l'effetto durava poco. Troppo poco.
Lo guardò negli occhi sorpreso. Aveva sentito tutte quelle storie sul fatto che gli Alfa aggredissero gli omega in calore. Erano rossi, ma Olcan c'era. Non c'era il lupo. C'era lui. Si stava sforzando di rimanere concentrato. Di rimanere se stesso. Per Caleb. Apprezzò tantissimo quel gesto significativo. Lo guardò ancora più profondamente, come a ringraziarlo e Olcan sorrise capendo. Caleb, iniziava ad essere ancora più debole. Voleva l'alfa, ora, stava perdendo la lucidità.
Un'ultima cosa prima di perderla del tutto.
Un'ultima cosa che non si possa considerare uno sbaglio.
Si avvicinò lentamente ma costantemente all'alfa. Gli guardò le labbra carnose, poi, il fuoco nei suoi occhi. Passione, sentimento, amore. Era impossibile. Era sicuramente solo il potere dell'essere mate, ma Caleb, ci avrebbe provato. Finito il calore, avrebbe provato ad amarlo. Ci sarebbe riuscito. Voleva riuscirci.
<<Sei un cretino, quello che stavi per frustrare era mio fratello idiota!>> Gli sussurrò prima di attaccare le loro labbra.
Tutti i buoni propositi buttati nel cesso!
Meravigliosamente bello!

La tana del lupo -la casa nei boschi-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora