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Nell'appartamento, le scatole con le cose di Draco giacevano ordinatamente sul tavolo da pranzo. Nella camera degli ospiti c'era ancora mezzo bicchiere d'acqua sul comodino, il letto sfatto.

Harry si sedette sul bordo del letto e si tolse la bacchetta dalla tasca. Biancospino, dieci pollici, nucleo di crine di unicorno.

L'aveva recuperata dalla Gringotts quel martedì, quando Draco stava dormendo ed Harry ancora non aveva iniziato a preoccuparsi. La bacchetta era rimasta dimenticata per anni; Harry avrebbe voluto ridarla indietro a Draco dopo la guerra, magari tramite gufo per evitarsi l'imbarazzo di incontrarsi di persona, ma se n'era semplicemente dimenticato. Era troppo occupato da altre cose, e la bacchetta era finita per essere stipata nei suoi bauli alla Gringott dopo che lui e Ginny avevano comprato l'appartamento. Non si era mai preoccupato di recuperare tutto e metterlo a posto. Gli ci era voluto un po' di tempo per trovare la bacchetta, e desiderò di aver almeno organizzato le cose in qualche modo, anche solo con delle etichette. La bacchetta era insieme ad un mucchio di altre cose: pile di vecchi numeri di settimanali sul Quidditch che sarebbero dovute essere buttate via parecchio tempo prima, uno dei galeoni falsi che Hermione aveva fatto per l'Esercito di Silente, una bussola da scopa, un maglione alla Weasley, il coltellino di Sirius.

E la bacchetta di Draco.

Harry era rimasto sorpreso quando aveva disarmato Draco la prima volta, aveva afferrato la bacchetta ed era fuggito. Si sarebbe aspettato che gli resistesse, che fosse in qualche modo poco amichevole (anche se aveva temuto di usare quella di Bellatrix.). Ma la bacchetta non era stata più complicata da usare di, per esempio, quella di Hermione, e si era rivelata un'eccellente bacchetta alternativa in mancanza di quella personale di Harry.

Harry, che si sentì ancora una volta in colpa. Draco - basandosi sulle lettere scritte sul retro di quel quaderno - non si era mai dimenticato della sua bacchetta originale ed aveva sofferto dell'ostacolo di chiederla indietro. Ma per Harry, la bacchetta non si era meritata un altro pensiero. Aveva fatto vaghi piani per riportargliela, ma era stato troppo occupato con cose stupide, occupato a ridere e con i suoi amici, con la sua vita, e l'aveva lanciata in una scatola di oggetti dimenticati a prendere polvere in una camera blindata della Gringott.

Scusami, voleva dire Harry, ma Draco non lo avrebbe sentito. Non era lì.

Alzò la bacchetta. "Defervesco."

Draco aveva ragione. L'incantesimo non aveva funzionato su se stesso.

***

Il pomeriggio seguente, mentre Harry aveva quasi finito di revisionare il suo ultimo caso, Ron irruppe nel suo ufficio.

Quando Ron arrivava così, a grandi falcate, era solo per cose importanti, Harry lo sapeva. Tutte le altre volte entrava passeggiando, cercando disperatamente pacchetti di caramelle. Crescendo non si era mai liberato della sua camminata molleggiante.

"Malfoy si è svegliato." Disse Ron senza preamboli. Harry alzò la testa di scatto.

"Quando?"

"Si è svegliato ieri sera, verso le nove. Poi si è rimesso a dormire, ma hanno detto che questa volta era naturale. Si è svegliato attorno alle sei stamani, ma è rimasto sveglio."

"Come hai fatto a saperlo?" Chiese Harry, spostando di lato il fascicolo del caso ed alzandosi in piedi.

"Ho portato ora una delle reclute più piccole al San Mungo - stava facendo pratica coi duelli e si è sostituito le dita con delle carote. Ho pensato di chiedere di Malfoy, già che c'ero."

Running on Air - Traduzione ItalianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora