Draco riprese a guidare vicino Birmingham. Harry non era sicuro di dove stessero andando, ma non gli importava.
"Dormi un pochino." Gli disse Draco, ed Harry annuì. Era girato verso di lui, gli occhi appena aperti, giusto quanto bastava per osservare Draco senza che lui se ne rendesse conto. Ogni tanto, il bagliore arancione di un lampione passava la macchina, o la luce passeggera dei fanali di un altra auto, ed illuminavano Draco per un attimo. Guardava sempre avanti, pensò, osservando il suo volto. Non distoglieva mai lo sguardo.
Si addormentò con gli occhi ancora fissi su di lui.
***
Quando si svegliò di nuovo tornò lentamente alla realtà, mettendo gradualmente a fuoco le luci sfocate. Incroci punteggiati da semafori, lampioni luminosi, macchine che dardeggiavano ovunque. Il suono dei treni che ruggivano lì vicino. Harry si raddrizzò nel sedile, sbattendo lentamente le palpebre. Londra, si rese conto. Erano a Londra. Il suo orologio squillò: le tre del mattino. Ma quella città non dormiva mai ed il traffico era ancora vivo. Harry si chiese quante persone stessero andando ad Heathrow, o fossero sulla strada per un migliaio di destinazioni che poteva soltanto sognarsi.
"Dove andiamo?" Mormorò, la voce ancora roca per via del sonno. Draco lo guardò.
"Torni a casa."
La coltre di sonno abbandonò Harry all'istante. Si voltò verso Draco, il cuore che gli batteva più forte.
"A casa...?"
"Il tuo appartamento." Disse Draco.
La scatola di cemento nel cielo. Era lì che doveva finire tutto? Le spiaggia basse e sabbiose di Sutton-on-Sea, l'allegro brusio di Brighton, le imponenti scogliere sferzate dal vento della costa della Cornovaglia, i campi di colza del Wiltshire, il cielo punteggiato di stelle di Snowdonia —
—e finiva tutto lì, in un appartamento vuoto con i mobili polverosi e le pareti spoglie?
In inceptum finis est.
Certo, naturalmente sarebbe finito così. Era tempo preso in prestito, quel viaggio. Un'avventura rubata, momenti che non dovevano accadere, ricordi che non dovevano esser donati. Ed ora Draco sarebbe tornato alla villa, da sua madre, agitata, e dai reverenti elfi domestici, ed Harry sarebbe tornato al suo vuoto appartamento bianco, in piedi sul terrazzo a bere dello scotch, e forse se avesse prestato abbastanza attenzione avrebbe sentito qualcuno che fischiettava blow the wind, southerly, southerly, southerly...
Nella profonda, intaccata natura selvaggia di Snowdonia, gli era sembrato che la luna fosse in equilibrio sul suo cuore, leggero e chiaro come il cielo stesso. Qui, a Londra, sembrava gravare su di lui, pesante come il piombo, rendendogli difficile respirare. Il peso crebbe solamente quando lasciarono l'autostrada per seguire strade sempre più familiari. Alla fine, raggiunsero il blocco di appartamenti; Draco parcheggiò la Renault con la solita grazia, quella che aveva sempre, che stesse in bilico sull'orlo di una scogliera in Cornovaglia o stringesse la mano di Harry per mostrargli un lago pieno di stelle. Per un momento, il cuore di Harry si sollevò nel vedere che Draco lo stava seguendo alla scalinata, ma poi si ricordò che stava guidando da ore. Una tazza di caffè era il minimo della cortesia.
Era strano tornare all'appartamento. Gli ci vollero anni luce per trovare le chiavi, ed anche di più per aprire la porta. L'aria aveva un leggero odore di polvere, pensò Harry, mentre accendeva l'interruttore ed illuminava le pareti bianche, gli scaffali vuoti, gli ordinatissimi piani di lavoro. Le tende erano tutte aperte ed oltre il fiume le luci della città brillavano. Harry appoggiò lentamente le chiavi sul bancone della cucina.
"Caffè? Non ho il latte." Aggiunse Harry, ma Draco scosse la testa.
"Va bene un tè."
Harry non se n'era andato per troppo tempo, ma per qualche ragione trovò problematico ricordarsi dove fossero le cose. Lo zucchero era nel secondo o nel terzo ripiano? Aprì uno sportello per prendere delle tazze, ma risultò essere pieno di bicchieri. Sarebbe potuto benissimo essere nella casa di uno sconosciuto. Mentre aspettavano che la teiera bollisse, Draco si sedette all'isola e ci passò sopra una mano.
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Running on Air - Traduzione Italiana
FanfictionDraco Malfoy è scomparso da tre anni. Il suo caso irrisolto viene assegnato ad Harry, che finisce per innamorarsi dei ricordi che raccoglie. ******** Traduzione della fanfiction di Eleventy7 su ao3. Ho chiesto il suo permesso per tradurla, tutti i c...