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Harry rimase seduto a lungo dalla parte del passeggero della Renault, ascoltando il ticchettio del motore che si raffreddava.

Era ancora arrabbiato, almeno all'inizio, e si preparò mentalmente un discorso chilometrico da rifilare a Draco non appena fosse tornato.

Ma passò un'ora, e Draco ancora non era riapparso, e la rabbia di Harry si trasformò in rimorso mentre ripercorreva il loro litigio. Draco era stato terribilmente scorbutico fin dall'inizio, ma anche Harry. Era stato un semplice malinteso - oh, ma non sono arrabbiato con te, avrebbe potuto dire Draco.

Ma la piccola voce della ragione aggiunse, anche tu saresti potuto essere molto più chiaro.

Harry arrossì per il senso di colpa, pensando a come il loro piccolo litigio gli avesse ricordato della loro rivalità scolastica. Si era messo rapidamente sulla difensiva, pronto a prendere ogni osservazione come un insulto. Ora che aveva modo di analizzare l'intero litigio, si rese conto che avrebbe interpretato il commento di Draco su Neville come uno scherzo innocuo, una battuta divertente, se l'avessero detto Ron o Hermione.

Be', non si sarebbe scusato, comunque. Draco non era stato ragionevole, dopo tutto. Harry poteva prendersi un po' di colpa, ma solo, ad esempio, un quarto.

Non di più, non di meno.

***

Quando furono passate due ore dalla scomparsa di Draco, Harry fece una smorfia ripensando a quello che aveva detto. Almeno io ho degli amici.

Non era stato giusto, per niente, ed era imbarazzato di averlo detto. Era solo che... Il tono di Draco era sembrato parecchio quello di quando si insultavano a vicenda ad Hogwarts, ed anche se la sua espressione era una di rabbia e non un sorrisetto furbo, Harry aveva risposto quasi automaticamente con un insulto personale...

Magari si sarebbe preso metà della colpa. Ma niente di più.

***

Quando furono passate tre ore dalla scomparsa di Draco, Harry pensò che si sarebbe preso la colpa. Si sedette sul sedile del guidatore ed appoggiò le mani sul volante; fissò l'atlante senza guardarlo davvero; lasciò la macchina e camminò lì accanto senza darsi pace.

Torna indietro e ti chiederò scusa, pensò disperatamente. Non mi dispiace chiederti scusa se sei qui.

Ma Draco non ritornò.

***

All'arrivo della notte, Harry guidò fino a Landewednack. Fu un viaggio piuttosto riluttante, perché non riusciva a smettere di preoccuparsi.

Si era preoccupato di molte cose nel corso della sua vita. Il nodo di paura ed ansia nello stomaco certamente era familiare. Conosceva bene quella sensazione, che fosse per la sua prima partita a Quidditch o le sfide del Torneo Tremaghi, che fosse per la salvezza dei suoi amici o per il futuro degli studenti di Hogwarts quando i Nati Babbani erano perseguitati.

Ma era sicuramente una novità che si preoccupasse per Draco Malfoy.

Prima di andarsene, Harry incise le coordinate per Landewednack sul palo di una staccionata, sperando che se Draco fosse tornato lo avrebbe potuto localizzare. Comunque, fu una partenza lunga e continuamente rimandata. Harry continuava a pensare, aspetto solo un altro minuto. E poi, quando quel minuto passava senza che ci fosse traccia di Draco, pensava ad un altro minuto. Alla fine, se ne andò. Ma anche mentre accendeva il motore e le frecce, sperava vanamente che Draco riapparisse.

Ma quel tratto di strada non ben definito sparì lentamente nello specchietto retrovisore mano a mano che Harry si allontanava.

***

Running on Air - Traduzione ItalianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora