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Il temporale portò altra pioggia, e quando Harry si svegliò la mattina seguente il cielo era di un grigio pallido. Iniziò a piovigginare durante la sua corsa mattutina, e quando tornò all'albergo - lasciando impronte bagnate dietro di sé - la receptionist era sgomenta.

In ogni caso non sembrò disturbare  Draco, che - dopo una tranquilla colazione - insistette per una passeggiata sulla costa.

"Puoi andare tu. Io rimango qui." Disse Harry.

"Oh, dimenticavo. Hai ancora sette pagine di Quidditch Settimanale su cui sbavare." Ribatté Draco, ma senza malizia, ed Harry rise.

"Non cadere da una scogliera."

"Grazie per il consiglio Potter, me lo scrivo, giusto per non dimenticarmelo."

Draco lasciò la stanza portando la bacchetta con sé. Aveva un modo di afferrarla ed infilarsela nella manica con la punta delle dita, facendola aderire alla stoffa. Era un trucco decisamente forte, pensò Harry, e sembrava anche più veloce dei metodi che insegnavano agli Auror.

Una volta che Draco se ne fu andato, Harry spostò l'attenzione sulla copia di Quidditch Settimanale che aveva comprato alla cartoleria di Hopper's Crossing. Aveva letto quasi ogni articolo almeno due volte. C'era una pagina dedicata a Ginny nella sezione delle 'Top 10 Giocatrici'. La pagina era contornata di foto sue e riferimenti a come fosse 'la ex-fidanzata di Harry Potter'. Gli diede fastidio vederlo; Ginny aveva faticato per anni a crearsi una reputazione che fosse solo sua, ma in innumerevoli interviste sportive ed articoli sul Quidditch, il nome di Harry veniva tirato fuori da reporter entusiasti. Ed ora sembrava che, anche se non avevano più una relazione, il problema persistesse.

Harry si chiese come avessero rappresentato la storia i vari giornali. Anche se si erano lasciati a Natale, la stampa non aveva iniziato a speculare fino a Febbraio, ed Hermione gli aveva detto che Rita Skeeter aveva ufficialmente dato la notizia alla fine di Aprile. Harry non avrebbe potuto saperlo. Non leggeva i giornali, preferendo fidarsi di Ron ed Hermione per tenersi informato su quanto accadeva nel mondo magico.  Altrimenti, lo sapeva, sarebbe finito a leggere pagina dopo pagina sulla sua apparente vita privata. Almeno non c'era niente di maligno negli articoli, lo aveva rassicurato Hermione. Più che altro erano reportage improbabili ed oltraggiosi, come Harry che chiedeva la custodia di un certo drago domestico, o Ginny che vendeva il suo anello di fidanzamento con un annuncio sulla Gazzetta del Profeta.

Naturalmente, ci sarebbero stati reportage parecchio più scandalosi se si fosse venuto a sapere che era sparito all'improvviso.

Si era sempre ritirato dai media, ed era notoriamente difficile da immortalare sulla carta. Hermione e Ron avrebbero coperto per lui, ma senza dubbio i suoi colleghi di lavoro avrebbero notato la sua sparizione non giustificata e le voci sarebbero corse. E presto, quelle stesse voci avrebbero raggiunto le antenne sempre pronte di Rita Skeeter.

Harry non pensò neanche che Draco potesse andare dai giornali. Non lo avrebbe fatto. Non sapeva perché, ma era sicuro che non lo avrebbe fatto. Una volta tornati...

Una volta tornati.

Harry si sedette sul letto di Draco. Era una frase a cui stava provando a non pensare. Una volta tornati. Era difficile da immaginare. Sicuramente i suoi amici dovevano essere veramente preoccupati, ed avrebbe dovuto fargli una visita - una fitta di senso di colpa raggiunse il cuore di Harry - ed avrebbe dovuto spiegare la sua assenza ai suoi superiori, infastiditi, e si sarebbe dovuto occupare dei colleghi curiosi—

—ma poi pensò all'appartamento, alla scatola di cemento nel cielo, con i suoi banconi coperti dalla polvere e le sue stanze vuote, al silenzio che pesava sulle sue notti insonni.

Running on Air - Traduzione ItalianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora