I fanali illuminavano la strada immensa in modo quasi ipnotico, paralizzante. Avrebbe potuto andare ovunque. Avrebbe potuto continuare a guidare, ed iniziare un viaggio nell'ignoto.
Spostò lo sguardo sul sedile del passeggero.
Draco era lì.
"Sei qui." Disse piano Harry.
"Sì."
"Ti sento, stavolta."
Draco fissava la strada davanti a loro sparire sotto alle ruote della macchina, le linee bianche che scorrevano via come se il mondo stesse girando, e solo loro rimanessero fermi.
"Sono venuto a dirti addio."
"No." La parola lasciò le labbra di Harry prima che potesse fermarla.
"Ho qualcosa per te." Draco distolse lo sguardo. "Un ricordo. Ma mi costerà parecchio dartelo."
"Non farlo." Forse era la pozione, forse era perché la realizzazione aveva investito Harry come un'onda uno scoglio: quella poteva essere l'ultima volta che vedeva Draco. Non sapeva se sarebbe riuscito a trovarlo. "Preferisco avere te che un ricordo."
Draco tornò a guardare la strada. "Dopo che ti avrò dato il ricordo," disse, "non riuscirò più a tornare."
"Mi hai sentito?"
"Ti ho sentito."
Harry guidò in silenzio a lungo. Teneva gli occhi puntati sulla strada, ma sentiva il peso dello sguardo di Draco su di sé. Poi, Draco parlò piano.
"Accosta."
"Cosa? Ora?"
"Sì."
Stavano attraversando un piccolo paesino nell'Hampshire. C'era un parco giochi lì vicino, la rugiada notturna a coprire le altalene vuote. Harry si fermò nel parcheggio lì accanto. Spense il motore ed aspettò. Draco rimase a lungo in silenzio, ed Harry pensò che stesse rimettendo in ordine i suoi pensieri. Era metodico, Draco. Tutto doveva essere nell'ordine giusto.
"Cosa credi che mi sia successo?" Chiese, alla fine. Harry si accigliò.
"In che senso?"
"Come sono sparito."
"Be' — una sparizione forzata, ovviamente —"
"No."
Harry aspettò un lungo momento, concentrandosi sulla sensazione del volante sotto le sue dita. Qualcosa di solido, reale. Buttò fuori l'aria, lentamente.
"No?" Ripeté, tentando di nascondere il tradimento nella sua voce, ma senza riuscirci.
"No, ho scelto di sparire. Almeno, all'inizio."
Harry stette zitto per un po'. Guardava il parco, fissava le altalene vuote, i percorsi battuti dove le persone avevano cercato scorciatoie nell'erba. Percorsi alternativi, per quando la gente non voleva seguire il percorso effettivo e preferiva crearne uno proprio.
"Sei arrabbiato." Disse Draco, ed Harry provò a ridere, ma il suono che ne uscì sembrava più un grido soffocato.
"Hai lasciato delle persone, Draco. Dio, pensi mai agli altri? Tua moglie, Astoria - e tua madre, non ha mai smesso di cercarti - dannazione! Accidenti a te, al tuo egoismo —" Harry si fermò, odiava Draco, odiava se stesso. Provò a ridere amaramente, ma non riuscì a fare neanche quello, ed allungò la mano verso la maniglia della portiera, sentendosi claustrofobico, avendo un improvviso bisogno di scappare.
"Te ne vai?" Chiese Draco.
Harry si fermò.
"Lo capisco." Disse Draco dopo un momento. "È facile, andarsene."
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Running on Air - Traduzione Italiana
FanfictionDraco Malfoy è scomparso da tre anni. Il suo caso irrisolto viene assegnato ad Harry, che finisce per innamorarsi dei ricordi che raccoglie. ******** Traduzione della fanfiction di Eleventy7 su ao3. Ho chiesto il suo permesso per tradurla, tutti i c...