L'effetto di Kim Taehyung-KookV

_Capitolo 61_

Jungkook's POV
Rimasi incantato davanti alla figura di Taehyung, dopo tutto questo tempo passato insieme ancora non riuscivo a capacitarmi di quanto bello fosse e di quanto cazzo lo amassi
<< Jungkook ci sei?>> mi ripresi quando vidi delle dita schioccare davanti al mio viso
<< scusa mi ero incantato>>
<< a cosa pensavi?>>
<< a quanto tu sia bello>> affermai non distogliendo per nessuna ragione al mondo il mio sguardo dal suo e riuscii a vedere le sue guance arrossire e il suo sguardo abbassarsi fino ad arrivare ai suoi piedi
<< sei così carino quando arrossisci>>
<< smettila, lo sai che mi imbarazzo>>
<< e per questo lo faccio>> ridacchiai
<< aish Jeon smettila>> disse severo
<< va bene, sia mai che il piccolo si agiti>>
Mi alzai, lo presi per mano e rimasi a fissare la perfezione delle nostre mani intrecciate
<< vedi questo? Prima ho davvero avuto paura di non poter più stringere le tue mani, di non poter più unirle e al solo pensiero mi sono sentito morire>>
Lo trascinai sul letto dove mi sedetti e lo portai accanto a me
<< ora sto per raccontarti una parte della mia vita che ho preferito nascondere, non solo a te ma a tutti, perché sono stato così debole da fare delle cazzate.
L'unico a sapere tutto, oltre mio padre,è Yoongi>>
<< Kook stai tranquillo, abbiamo tutto il tempo che vuoi.
Ci sono io qui e non ti lascerò mai, sono stato chiaro?>>
<< tu non puoi minimamente immaginare quanto ti amo>>
<< posso, perché io ti amo il doppio>> sussurrò in risposta
<< ti prego ascolta fino alla fine e non giudicarmi>>
<< quando avevo otto anni, nacque mio fratello
All'età di dieci anni andavo alla scuola elementare che si trova in centro ed essendo piccolo per prendere i mezzi, mio padre mi accompagnava e alla fine delle lezioni mi veniva a prendere>> presi un lungo respiro e ripresi a raccontare la parte più dolorosa della mia intera vita
<< un giorno mia madre mi ordinò di non andare a scuola data la mia leggera influenza ma io volevo davvero andare, quel giorno sarebbe stato il compleanno di un mio compagno di classe e per un bambino dove è festa ci sono dolci e giochi, ero al settimo cielo e quando mia madre mi impedì di andare ricordo ancora i pianti fatti vicino alla porta di ingresso>>
Sentivo gli occhi lucidi e la voce tremare, Taehyung hai promesso di rimanere qui con me e di non lasciarmi, quindi ti prego mantieni la tua promessa perché io da solo, ormai, non so stare più
<< dato che quel giorno non sarei andato a scuola mio padre non mi avrebbe accompagnato, mia madre decise di non chiamare la babysitter per il mio fratellino
Mio padre vedendo i miei continui pianti e lamenti decise di accompagnarmi all'oscuro da mia madre, tutto ciò che è successo è stata solo ed esclusivamente colpa mia perché ero un bambino capriccioso, un stupido bambino capriccioso>>
Mi presi quella minuti di pausa dove ne approfittai per prendere un bel respiro e all'improvviso sentii un qualcosa poggiarsi sulla mia spalle capii fossero le mani del mio ragazzo che dolcemente mi stavano accarezzando in segno di supporto, girandomi vidi il viso di Taehyung velato da preoccupazione
<< Jungkook che hai? Respira, mi sembra di aver già detto che abbiamo tutto il tempo va bene?>> a quelle parole mi limitai ad annuire e dopo pochi secondi ripresi il discorso lasciato a metà poco prima
<< mio fratello stava dormendo sul divano e mio padre pensò fosse inutile chiamare la babysitter per pochi minuti di assenza perciò avvisò mia mamma di "un'improvvisa urgenza" e lei chiese il permesso di uscire due ore prima così potesse stare lei con il mio fratellino, a minuti sarebbe arrivata.
Poi tranquilli di non dover lasciare del tutto solo un bambino di quasi tre anni uscimmo di casa, ovviamente non prima di aver posto dei cuscini attorno al suo corpo per evitare una spiacevole caduta.
Appena arrivati davanti la mia scuola, ero tutto contento sprizzavo felicità da tutti i pori ma non sarebbe durato ancora per molto.
Mio padre ricevette una chiama, erano i pompieri che avvisano della presenza di un incendio all'interno della nostra abitazione.
Ovviamente preoccupato chiese se suo figlio più piccolo stesse bene e il signore dall'altro capo del telefono affermò di non aver ancora trovato nessuno, infatti credevano che la casa fosse libera>>
Mi fermai, non riuscii più a continuare, raccontare questa vicenda dopo tutti questi anni ha fatto modo di farmi tornare tutta la paura, il rumore delle sirene, i pianti trattenuti, le urla di mia madre, tutto in mente.
Ma Taehyung mi stava aspettando e lui meritava di sapere, presi l'ennesimo sospiro e andai avanti
<< quando arrivammo ci avvisarono che quel bambino piccolo, il suo nome era Jenyu, non ce l'aveva fatto e ricordo ancora a cosa portò quella maledetta frase>>
<< ancora oggi non riesco a capacitarmi di come possa essere accaduto ma secondo il capo pompiere e i miei genitori: " i bambini sono molto curiosi e tendono a voler scoprire tutto ciò che si trova attorno a loro".
Oltre me, che mi sentivo uno stupido bambino capriccioso e oltre mio padre che si sentiva un padre di merda e irresponsabile, colei che l'ha presa peggio è stata mia madre, secondo lei non è riuscita a salvare suo figlio, non è arrivata in tempo.
Se solo fosse arrivata pochi minuti prima tutto questo non sarebbe successo.
Taehyung quando ti ho detto che i miei avessero divorziato ho mentito, mia madre ora si trova in un ospedale settore psichiatria, è uscita pazza nel vero senso della parola, ha provato a suicidarsi due volte e quando provò una terza mio padre decise di portarla lì>> sospirai e sentivo le mie guance completamente bagnate
<< Jungkook hey ci sono io qui okay?>> disse Taehyung prendendomi dalle guance e girandomi verso di lui
<< calmati va bene? Non è stata colpa tua, non è stata colpa di tuo padre e neanche di tua madre.
Io sono un ragazzo che crede molto nel destino, se quel giorno il fato ha voluto così, sarebbe successo è punto.
Mi dispiace così tanto per il tuo fratellino, mi dispiace ma non voglio vederti così va bene?>>
<< mi dispiace tantissimo Taehyung, mi sento un m-mostro>> singhiozzai come un bambino quando gli togli il leccalecca
<< Hey non ho mai visto Jeon Jungkook piangere cos'è successo a quel ragazzone tutto muscoli che non piange mai mh?>>
A quelle parole ridacchiai leggermente
<< solo un'altra domanda Jungkook. Dopo questa possiamo fare ciò che vuoi>> chiese
<< chiedi pure>>
<< prima ho sbirciato i messaggi che ti ha inviato tuo padre e solo per quello ho deciso di tornare indietro. Cosa intendeva con "non voglio che capiti ciò che è successo l'anno scorso"? >>
<< ah quello, beh non ne vado molto fiero>>
<< ti ascolto>>
<< esattamente un anno fa, il 2 Gennaio il giorno in cui è successo tutto, Yoongi decise di invitarmi a casa sua per non farmi star male
Era una serata a base di alcool e bevvi tanto, troppo tanto che Yoongi mi invitò a rimanere anche la notte ma io volevo stare per i cazzi miei perciò inventai la cazzata che era venuto mio padre a prendermi
Al ritorno salii a guida della mia moto e rischiai la vita, quando la testa prese a girare e non vidi che il semaforo era rosso.
Ho rotto il motore, fatto un volo di tre metri e mi sono rotto la gamba destra, il braccio sinistro e sono rimasto incosciente per una settimana>>
<< oh Dio Santo Jungkook ma sei un fottuto coglione, perché non sei rimasto da Yoongi?>>
<< volevo rimanere da solo>> affermai
<< ascoltami brutto idiota, da oggi io ti seguirò ovunque e non ti lascerò solo neanche un momento>>
<< non mi lamento se mi seguissi anche in bagno>> provai a smorzare la tensione con una battuta stupida
<< davvero mi dispiace così tanto ma ti amo quindi ti supplico Jungkook se mai volessi stare da solo, chiamami e staremo soli insieme. Va bene?>>
<< ora che ho te, non voglio fare più cazzate>>
<< grazie al cielo Jungkook>>
<< ti amo così tanto e mi dispiace non avertelo mai detto>>
<< ti amo anche io>> a quelle parole si catapultò sulle mie labbra dando vita finalmente al primo bacio di quella mattina
<< e ora alzati andiamo a fare una pazzia, per sciogliere quest'aria così tesa>>

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BOOM