_Capitolo 47_

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Yoongi's POV
Ero appena uscito dai corsi pomeridiani scolastici ed ero stanco morto, l'uniche cose buone sono due:
le vacanze natalizie sarebbero iniziate tra due settimane, dovevo solo resistere e stavo raggiungendo Jimin ad un ristorante, aveva deciso di mangiare carne stasera e non vedo l'ora dato che non ho avuto modo di pranzare.
Sentii il telefono squillare e notai fosse il mio piccolo spicchio di felicità in questo mondo di merda
<< Amore dove sei? Ti sto aspettando da 15 minuti>> disse con una finta voce triste ed io non riuscii a non sorridere
<< piccolo sono in strada, sono stato trattenuto a scuola. Se iniziassi a correre, tempo 10 minuti e sono da te>> risposi dolcemente
<< allora corri, ho fame>>
<< ah quindi mi stai aspettando per mangiare e non perché ti manco?>> risposi provocandolo
<< certo che mi manchi, pensavo fosse scontato>> disse
<< non voglio che sia scontato, perché tu mi manchi come l'aria e non vedo l'ora di vederti amore>> dissi con voce lenta e girerei di aver sentito attraverso il telefono il suo arrossire
<< h-ho fame sbrigati>> e riattaccò non lasciandomi il tempo per rispondere facendomi ridacchiare
Spensi la schermata e feci per riporre il telefono in tasca se non fosse che improvvisamente una signora mi venne incontro facendomi cadere il telefono
<< oddio mi dispiace, non ti ho visto ragazzo>> disse inchinandosi in segno di scuse
<< non si preoccupi è tutto apposto>> dissi piegandomi per prendere il telefono che aveva ripreso a squillare ma questa volta non era Jimin, bensì mio padre. Erano due giorni che mi chiamava in continuazione ed io giusto per cambiare non rispondevo a nessuna.
Non mi aveva mai chiamato con così tanta insistenza e mi chiamava ora che non abitavo più con loro?
Lo saprei se avessi risposto anche solo ad una delle sue chiamate ma anche solo sentire alla sua voce sento il disgusto salirmi in gola, purtroppo però non avrei potuto evitarlo per sempre.
<< è ancora intero vero?>> chiese la signora ed io alzai lo sguardo per poter rispondere ma le parole mi morirono in gola
<< c-ci conosciamo?>> chiesi, aveva un viso estremamente familiare e la sua voce mi sembrava di averla già sentita
<< mh?>> prese a squadrarmi il viso e dopo un la vidi aprire la bocca in segno di stupore e il suo viso sbiancare
<< d-devo andare e mi dispiace ancora per il telefono ragazzo>> si girò e nello stesso momento il telefono prese a squillare nuovamente ma questa volta risposi senza controllare chi fosse realmente
<< Jimin sto arrivando>> dissi non togliendo lo sguardo dalle spalle della donna cercando di capire dove diamine l'avessi vista
<< Yoongi, sono tuo padre. Sarò veloce e prima che tu possa chiudere la chiamata ti dirò ciò che sto cercando di dirti da due settimane, tua madre è tornata in città e->> mio padre continuò a parlare ma io non riuscii a capire cosa stesse dicendo, il mio cervello si era bloccato alla frase "tua madre è tornata in città".
Ma cosa diavolo ci fa qui, dopo tutti questi anni torna solo ora? Non so minimamente cosa pensare e mentre cercavo di riprendere coscienza del mio corpo il viso della donna mi ritornò in mente come un fulmine e senza pensare ad altro cominciai a correre
<< signora si fermi>> urlai ma non si fermò
Continuai a correrle dietro senza che il mio cervello avesse pensato ad un piano una volta e se fossi riuscito a fermarla
<< mamma cazzo vuoi fermarti?!>> e a quelle parole urlate con rabbia e frustrazione la vidi fermarsi e si girò, notai il suo sguardo pieno di paura e le sue guance rigate da lacrime
<< mamma cosa diavolo ci fai qui?>> la raggiunsi e non l'avrei fatta scappare, non di nuovo

•••••
Ragazzi siate sinceri questa storia vi piace? Diciamo che in questo periodo sono abbastanza scoglionata e si può capire dal fatto che non aggiorno più come prima.

-c'è lui che mi distrae, fin troppo-

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-c'è lui che mi distrae, fin troppo-

 L'effetto di Kim Taehyung-KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora