_Capitolo 30_

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Jungkook's POV
Ero seduto a tavola con mio padre ed era intento a raccontarmi come avesse trascorso la giornata a lavoro.
Avevo la testa fra le nuvole, non riuscivo a smettere di pensare a ciò che aveva detto Yoongi oggi. Mio padre non sapeva fossi gay ma fino a questa mattina pensavo che facesse finta di non saperlo e che l'avesse capito evitandomi l'imbarazzo di fare coming out. Non che mi dovessi vergognare perché non me ne era mai fregato più di tanto di quello che diceva o pensava la gente però parlarne con mio padre mi metteva abbastanza in soggezione. Non mi sono mai fatto problemi convinto che mio padre potesse accettarmi anche se avessi 4 gambe,infondo il nostro rapporto è sempre stato molto stretto, da piccolo era lui che mi portava al parco ed era sempre lui che si ricordava di venire a prendermi da scuola. Questo perché dopo la nascita di mio fratello minore l'attenzione di mia madre era rapita esclusivamente da lui non che questo mi abbia creato qualche accenno di gelosia anzi ero il primo euforico quando ho saputo della gravidanza di mia madre. Dopo ciò che è successo 6 anni fa io e mio padre è come se fossimo diventati una persona sola, l'uno l'ombra dell'altro, ci supportavamo a vicenda.
<<figliolo che hai?>> chiese mio padre ma non lo sentii ed emisi uno sbuffo perso tra i miei pensieri
<< Denti da coniglio!!>> sentii urlarmi nell'orecchio e sobbalzai sul posto
<< dannazione pa' perché urli?>>
<< perché mio figlio non mi presta attenzione>> sorrise divertito dalla mia reazione esagerata
<< dai lo sai che puoi dirmi tutto, c'è qualcosa che non va?>> mi chiese
Ed era questa la cosa che più apprezzavo di mio padre, oltre a trattarmi con estremo amore e a non farmi mancare mai nulla, era capace di passare dal ridere e scherzare all'essere uomo di 48 anni che è, so che posso confidarmi con lui perché saprebbe darmi la sua opinione da adulto senza influenzarmi o senza farmi una ramanzina. Era un po' il mio migliore amico ed amavo parlare con lui, capitava che la sera dopo il suo turno lavorativo quando ci mettevamo sul divano, lui cominciava a parlare e a parlare di tante cose fino  a quando io non mi addormentavo ma non per noia bensì perché la sua voce è così sicura e dolce che era capace di rilassarmi seduta stante
<< ecco papà ho bisogno di un consiglio serio>>
<< dimmi tutto>>
Rimasi in silenzio per un po' di tempo non sapendo come cominciare
<< ti vergogni a chiedermi di comprarti dei preservativi?>> chiese di punto in bianco
<< cos-no, non ho bisogno del tuo aiuto per quello>> dissi senza pensarci
Mi fissò e in quel momento avrei voluto davvero tagliarmi la lingua e buttarla nel trita rifiuti
All'improvviso scoppiò a ridere ed io sentii le spalle, per un momento, rilassarsi
<< eccolo mio figlio, beh e dimmi chi è colei che ti ha fatto comprare i preservativi?>>
" sapessi che colei avesse un cazzo e non fosse solo una papà" pensai ma decisi di tenermelo per me
<< ecco è di questo che volevo parlarti..>>
<< mi vuoi presentare la tua ragazza?>> sorrise
<< beh diciamo-papà ecco non ho la ragazza>>
Mi guardò stranito incitandomi a continuare capendo che non avessi finito
<< non ho la ragazza, ho un ragazzo e si chiama Kim Taehyung>> dissi tutto d'un fiato e per un momento pensai che non mi avesse capito realmente ma quando alzò lo sguardo mi immaginai me stesso nel trita rifiuti e non solo la mia lingua
<< mh t-ti faccio schifo pa'?>> chiesi con gli occhi lucidi vedendo che non accennava a rispondere
<< m-mi caccerai di casa perché mi piace il pene?>>
Niente, ancora non aveva spostato lo sguardo dal mio
<< m-mi picchierai perché non potrò d-darti dei n-nipoti b-biologici?>> ormai avevo iniziato a piangere e sentivo il pranzo fare sali e scendi nel mio stomaco, più sali che scendi
<< Jeon Jungkook>> tuonò
Tramai sulla sedia e l'idea di alzarmi e chiudermi in bagno non faceva poi schifo
<< smettila di frignare!>> l'idea di nascondermi in bagno era ancora lì
Vidi mio padre alzare entrambe le braccia, convinto che volesse strozzarmi mi alzai dalla sedia di scatto facendola cadere con un forte tonfo
Vidi mio padre scattare per lo spavento e vidi il suo sguardo riempirsi di lacrime, perché stava piangendo lui se quello che stava per essere picchiato ero io?
<< Jungkook perché ti sei allontanato?>>
<< io- ecco p-pensavo volessi strozzarmi ecco>> dissi titubante
<< sai che non ti alzerei mai un dito, Jungkook non devi mai avere paura di me>>
<< papà perché stai piangendo?>>
<< piango perché mio figlio è convinto che io possa picchiarlo o cacciarlo di casa solo perché è gay, piango perché mio figlio è scappato da me pensando che potessi fargli del male, piango perché mio figlio ha avuto così tanta paura della mia reazione da mettersi a piangere>> si prese una pausa
<< piango perché mio figlio è l'unica ragione della mia vita, farei di tutto per lui e lui non l'ha ancora capito>> si asciugò le lacrime sulle sue guance e io mi buttai a capofitto nelle sue braccia, singhiozzando ad alta voce
<< Jungkook sei mio figlio e starò dalla tua parte fino alla fine dei miei giorni, ti amo >>
<< ti amo papà>>

•••••
Okay ammetto di aver pianto mentre scrivevo questo capitolo perché personalmente mi sono immedesimata in Jungkook e ho parlato del fantastico rapporto che ho con mio padre
Con questo capitolo ho voluto anche farvi capire di non aver paura e che non c'è nulla di male nell'urlare al mondo chi siete davvero. Che sia il vostro orientamento sessuale, la vostra religione, i vostri gusti musicali, il vostro pensiero su un qualsiasi argomento. Ricordatevi che nessuno ha il diritto di piegarvi e voi avete il diritto di essere voi stessi.
Ritornando al capitolo, e così Jungkook ha un fratellino? E cos'è successo 6 anni fa?
-V

 L'effetto di Kim Taehyung-KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora