Il giorno dopo c'è stato un risveglio brutto per tutti. Per Taehyung è stato straziante sentire i singhiozzi del minore per tutta la notte.
Non lo ha visto da quando se n'è andato in camera e ha la porta chiusa a chiave.
Diciamo che tutti si sentono una merda ma senza dubbio quello che sta soffrendo di più è Jungkook.
Ha passato la notte piangendo, trattenendosi ad urlare e strappandosi i capelli, addormentandosi per la troppa stanchezza per poi svegliarsi dopo poco e ricominciare a piangere.
Non mangia dalla sera dall'altro ieri e ora ha delle macchie viola sotto gli occhi per il troppo piangere.
Ha perso tutta la sua famiglia, perché Yoongi non lo hanno mai adottato, ma una firma non è indispensabile per chiamare un gruppo di persone famiglia.
«Jungkook vieni a mangiare» sente la voce di Taehyung dall'altro lato della porta.
«Non ho f-fame» gli scappa un singhiozzo.
«Non mangi da ieri e ti sei chiuso dentro, almeno apri la porta» parla dolcemente ma in realtà è davvero preoccupato per il minore.
Quella notte avrebbe voluto buttare giù la porta e andare ad abbracciarlo, dirgli che non è da solo ma ognuno ha bisogno di tempo per abituarsi ad un lutto, soprattutto se è di una persona a noi cara.
«Tae-hyung t-ti prego» dice appena mentre le lacrime riprendono a uscire dai suoi occhi.
Lo sente sospirare e poi i passi allontanarsi.
Il minore scoppia in un pianto disperato per la quindicesima volta ormai ripetendo frasi come "perché mi hai lasciato?" o "avevo solo te" come se potesse sentirlo.In realtà non è vero, ora come ora ha anche gli altri che sono gentili con lui, soprattutto Taehyung, ma non poteva pensare di vivere senza il suo punto di riferimento, o entrambi, ovvero suo padre e Yoongi, dato che lo ha fatto fino ad ora.
Sa che Yoongi lo sta guardando, sa che non vorrebbe che il minore si mettesse a piangere e si arrendesse, se fosse lì gli direbbe "smetti di piangere e lotta".
Ma Jungkook non trova niente per cui farlo.
Quella mattina c'era appena un grado, anche se era febbraio e l'inverno stava per finire in Corea faceva ancora molto freddo e lui aveva una misera maglia a coprirlo.
È andato in camera da prima che Hoseok e Namjoon tornassero e non ha preso i vestiti.
Per riscaldarsi si mette sotto le coperte e si abbraccia, ma non è il freddo a fare male mentre degli spasmi gli attraversano il corpo.Resta così fino ad addormentarsi.
Solo una luce intorno a sé lo illumina, non facendogli vedere quello che lo circonda.
Riesce però a scorgere in lontananza una figura che cammina verso di lui.
Arrivata abbastanza vicina riesce a capire chi è : Yoongi.«Yoon» dice con le lacrime agli occhi per poi abbracciarlo. È come se fosse lì e potesse toccarlo.
Sente le braccia del maggiore avvolgerlo e mette la testa nell'incavo del suo collo.
«Jungkook ascoltami, non perdere mai la speranza, non arrenderti, continua a lottare e non piangere, sai che ho sempre odiato quando lo facevi. Ne hai passate tante e non ti sei mai arreso, non farlo ora. Ci vedremo presto, fidati di me, ti voglio bene» dice, lascia un bacio sulla fronte del minore per poi sparire.
Il minore si sveglia, ricominciando a piangere, sa fare solo questo ormai.
Ma non sono tutte lacrime di tristezza, è felice di aver visto Yoongi per l'ultima volta.
STAI LEGGENDO
Gangs of Seoul | vkook
Fanfiction[TEMATICA OMOSESSUALE] [STATUS : completa] In una città dilaniata dalla lotta di potere tra le gang internazionali che la controllano. Quando il capo della famiglia criminale più potente viene ucciso, si crea un vuoto di potere che scombina l'equili...