Capitolo uno

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I fiocchi di neve scendevano delicatamente posandosi sulla sua pelle calda e candida.

Zadkiel osservò il cielo bianco e sorrise, gli piacevano quei monti innevati ed erano così diversi da quelli di Avalon. La Radura di Ghiaccio era stata la culla di Night per 400 anni e ora sentiva che con la sua definitiva sconfitta si stava purificando.

Ma Avalon era il suo passato e quest'isola sperduta nell'oceano il suo presente, almeno per ora.

La luna brillava come non mai e subito il viso di Zafron apparve nella sua mente, il suo adorato gemello dai capelli argentei che, per amore di una donna, era rimasto in quel regno.

Sospirò mentre si immergeva in quell'oasi di acqua calda. Tutto era bianco, pieno di alberi altissimi e innevati con il loro inconfondibile profumo di menta e purezza.

Nascosta tra i vari abeti, vi era una sorgente con acqua stranamente calda, simile a quella della Radura Incantata.

Zadkiel si rilassò contro un masso e gettò la testa all'indietro in modo da bagnarsi i capelli con il getto della cascata. Cosa gli era rimasto?

Tutti erano felici e lui era rimasto solo dopo aver seminato morte e distruzione, anche se Zafron lo aveva perdonato. A lui interessava solo la sua opinione, malgrado i combattimenti che ci sono stati con suo fratello.

Sfiorò il rubino che portava al collo e si sentì pervaso da un grande senso di vuoto. Quella collana era stata l'ultimo dono di Eileen poco prima che venisse uccisa.

Se solo l'avesse ascoltato, se fossero partiti quel dannato giorno, lei sarebbe ancora viva e al sicuro tra le sue braccia.

Si immerse completamente nelle acque limpide e profonde per poi riemergere poco dopo. Uscì dalla sorgente, con la neve fredda che creava una piacevole sensazione sotto i suoi piedi nudi, e prese i suoi vestiti.

Quando venne fuori dalla fitta boscaglia non si meravigliò di trovare Imrahil intento a dormire sul manto innevato. La prima volta che lo aveva visto rimase stupito, e per stupire uno come lui ce ne voleva.

Imrahil era un colossale drago color ghiaccio, con squame talmente dure da sembrare frammenti di cristallo. Un Drago del Gelo, talmente rari da crederli estinti, cacciate per le proprietà magiche dei loro frammenti.

Ovviamente nessuno era così pazzo da affrontare un esemplare adulto e in molti sono morti nel tentativo di farlo. Zadkiel si avvicinò e gli posò la mano sul muso, Imrahil aprì i suoi occhi rossi sbuffando dalle narici.

<<Hai gradito il bagno?>> domandò con voce possente.
<<Non mi lamento>> rispose.
<<Allora hai deciso di andare via?>>
<<Esatto>>

Erano quattro giorni che soggiornava nei Monti Innevati e il grosso drago si era dimostrato stranamente paziente con lui. Imrahil, malgrado la mole, attaccava raramente e solo quando si sentiva realmente minacciato.

Ciò che lo contraddistingueva era la sua voglia di sapere e Zadkiel gli aveva parlato di Avalon e, riluttante, della sua natura. Gli occhi di Imrahil si accesero di curiosità e lo chiamò mezzo drago.

Non gli piacque quel termine, poiché si sentiva un drago vero e proprio.

<<Grazie per la tua ospitalità, Imrahil>>
<<Hai trovato ciò che cercavi?>>

Lo sguardo di Zadkiel si rabbuiò. Non aveva trovato nulla perché non sapeva nemmeno lui cosa voleva, era libero di fare ciò che voleva e avrebbe viaggiato ancora. Forse dopo anni sarebbe tornato ad Avalon per controllare come stesse Zafron.

The chronicles of the dragon : The redemption of Zadkiel [ Parte 2 ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora