Capitolo dodici

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Saewynn era ancora pietrificata dalla sorpresa, quell'immenso drago nero si era trasformato davanti ai suoi occhi in un uomo bellissimo dai lunghi capelli corvini e occhi di ghiaccio.

E lei era nuda davanti a lui, con solo un telo di lino a coprire il suo corpo da quello sguardo.

<<Tu...>>
<<Stupita? È l'effetto che faccio a tutti>> rispose semplicemente.

<<Sei umano>>

Il bel viso di Zadkiel fece una smorfia, odiava quando glielo dicevano.

<<Sono un drago e resterò sempre un drago>>

Saewynn continuava a fissarlo e lui sbuffò spazientito.

<<Voltati, così medico le tue ferite>>
<<Dove hai preso l'unguento?>>
<<Dai tuoi amici elfi, Aranel ha trovato delle erbe adatte>>

Al nome della sua amica, gli occhi azzurri della ragazza divennero più dolci.

<<Grazie per...>>
<<Non voglio i tuoi ringraziamenti>> disse brusco.

La giovane fu tentata di replicare ma si trattenne e, voltandosi, scoprì la schiena ferita, il telo scivolato sui fianchi e i capelli tenuti sul lato del collo. Si sentiva esposta e non vedeva l'ora di rivestirsi.

Udì i passi di Zadkiel e il profumo inconfondibile delle erbe medicinali, questo la fece pensare a Cabiria, la guaritrice del suo villaggio.

Sussultò quando la sostanza fresca entrò a contatto con le ferite, ma la mano di Zadkiel era stranamente delicata e calda, quasi bollente, come se avesse la febbre. Forse era una cosa da drago.

Quando allontanò la mano le mise delle bende pulite e fu attento a non sfiorarle il seno con le dita, evidentemente aveva intuito il suo disagio. Il silenzio della radura era solamente rotto dal cinguettio degli usignoli, dopo Zadkiel si allontanò.

<<Ho finito, puoi rivestirti>>
<<Grazie>> mormorò.

Un poco era delusa, quelle dita calde sulla pelle fresca erano piacevoli nonostante tutto.

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Il vento soffiava dolce e Calista osservava il mare cristallino che si stagliava infinito verso l'orizzonte, la brezza era così piacevole da farle imporporare le guance.

Sulla nave tutti si stavano dando da fare e l'ammiraglio Aramis si avvicinò a lei.

<<Altezza, abbiamo tracciato la rotta più sicura per raggiungere l'isola, in questo modo dovremmo evitare pirati e mostri marini, ma ci vorrà qualche giorno. La prego di portare pazienza>>

La giovane si toccò il medaglione e annuì.

<<Lo sarò, ammiraglio, vi ringrazio tantissimo>>

L'uomo annuì e tornò a dare una mano, Calista posò le mani sui bordi lisci della nave e lasciò che il vento le scompigliasse i capelli. Maestro Delbin si avvicinò.

<<Il mare dà un senso di libertà e potenza, principessa>>

<<Avete ragione. Vedete, ho sempre sognato di salpare con una nave per visitare luoghi meravigliosi, peccato che ora sia per un altro motivo>> rispose con sguardo basso.

Poi si rivolse verso l'anziano.

<<Ditemi qualcosa di più su questi demoni del fuoco, li avete mai visti?>>

La faccia di Delbin si fece triste e mise una mano su quella della principessa.

<<Solo una volta, di sfuggita per mia fortuna, ero molto giovane>>

The chronicles of the dragon : The redemption of Zadkiel [ Parte 2 ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora