Capitolo ventitré

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Damie lanciò con rabbia il calice di vino contro lo specchio, era davvero ad un passo dal realizzare il suo sogno e ora rischiava di andare tutto in malora a causa di quella mocciosa di Calista. L'aveva sottovalutata troppo e adesso era nei guai.

La sua spia era riuscita a mettersi in contatto solo di recente con lei e le aveva svelato il vero obiettivo della principessa.

<<Maledetta ragazzina, avrei dovuto ucciderti prima!>> ringhiò.

Si avvicinò con calma ad un grande contenitore d'argento colmo d'acqua e si tagliò il palmo della mano versando alcune gocce di sangue.

<<Non ti permetterò di arrivare su quell'isola>>

E iniziò il suo incantesimo.

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La pioggia era violenta e il vento burrascoso, Calista non aveva mai visto nulla di simile in vita sua.

Il mare calmo era sparito, sostituito da qualcosa di oscuro con onde enormi, e il colore che aveva ammirato, quel verde smeraldo da fare invidia anche a una gemma, era solo un vago ricordo. Il mare era nero come la pece.

Poi quel mostro, il serpente marino, metteva paura solamente a guardarlo. Il corpo era blu cobalto con scaglie rosso sangue e gli occhi ardenti come tizzoni dorati, le pupille sottili e verticali. La bocca aveva denti affilati, incrostati di sangue, e sembrava ghignare verso di lei in maniera beffarda.

<<Preparate l'arpione!>> urlò Danner.

Calista fece un passo avanti ma lui allungò la mano.

<<Resta indietro, torna nella cabina>>
<<Voglio aiutare>>
<<Non puoi!>> urlò con il viso pieno di gocce di pioggia.

Il mostro si preparò a schiantarsi contro la fiancata della nave ma Gareth si aggrappò al timone con tutta la forza che aveva e riuscì ad evitare l'impatto. Calista cadde a terra a causa dello spostamento e fu aiutata a rimettersi in piedi da Samah.

<<Questa tempesta non è normale, capitano!>> urlò Jaer.

Danner sguainò la sciabola.

<<Nemmeno quel mostro lo è!>>

Calista si morse il labbro, nulla era normale. Un brivido le percorse la schiena e capì.

Il mostro generò onde altissime e poi dalla sua bocca vomitò qualcosa che cadde sul ponte della nave, un miscuglio giallastro e dal puzzo insopportabile.

Danner e gli altri si spostarono appena in tempo, il cielo divenne sempre più oscuro e la roba vomitata dal serpente iniziò a muoversi, lacerandosi come un sacco di carne.

Altri serpenti ad altezza d'uomo uscirono e Danner ne uccise uno.

<<Correte a prendere l'arpione!>> urlò.

Samah corse nella stiva e Calista tremò alla scena. Tutti erano in lotta con quei mostri e lei cosa faceva? Tremava? Non poteva, doveva aiutarli. Anche Aramis lo stava facendo. Afferrò una sciabola e corse da lui.

<<Altezza, tornate qui!>> urlò Delbin.

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Saewynn e Zadkiel stavano facendo una pausa dopo tre giorni di viaggio, il castello non era così lontano e lei era stata fortunata a ritrovare il cavallo che aveva preso a Brogos, credeva di averlo perso nel villaggio dei mutaforma.

L'equino si stava dissetando e lei decise di andare a vedere cosa faceva Zadkiel, si trovava in una piccola sorgente circondata da alberi e cespugli.

The chronicles of the dragon : The redemption of Zadkiel [ Parte 2 ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora