Capitolo diciotto

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Saewynn fissava quell'uomo con stupore e sgomento. Aveva appena chiamato Zadkiel "Flagello di Avalon"? Allora lo conosceva? I suoi sensi gridavano allerta ovunque.

<<Lascia andare quella fanciulla, non è il tuo pasto>>

Zadkiel voltò il muso verso di lei e poi fissò ancora l'uomo, fu Saewynn a prendere la parola.

<<Cavaliere, le posso assicurare che non giunge nessuna minaccia da lui. Mi ha salvata e ora mi sta conducendo a un villaggio sicuro, vi prego di lasciarci andare>>

Brogos scese da cavallo e sguainò lo spadone.

<<Menzogne, siete sotto il suo sortilegio. Non sapete quante atrocità ha commesso ad Avalon>>

<<Cavaliere...>>

<<Non è un cavaliere ma un lurido bastardo ammazzadraghi!>> ringhiò Zadkiel.

<<Vedo che hai il dono della parola, del resto ti ho visto diventare drago mentre ti eri destato dal tuo sonno>>

Zadkiel mosse qualche passo in avanti.

<<Sai quanti ne ho uccisi come te, nella mia terra? Volevano la mia testa e ora sono solo un mucchietto di ossa carbonizzate>>

<<So che hai ucciso altri cacciatori dell'isola. Cosa vuoi da noi? Non ti basta aver portato morte ad Avalon?>>

Saewynn ascoltava tutto con terrore, i bardi cantavano di questa storia ma credeva fosse solo per enfatizzare il tutto. Zadkiel li definiva bugiardi, ma allora non lo erano.

Dei, cosa poteva fare? Non voleva assistere ad altri spargimenti di sangue.

<<Ti concedo del tempo per salire sul tuo cavallo e lasciare la valle prima che diventiate il mio pasto>> sibilò.

Il cavallo, come se avesse capito le sue parole, indietreggiò terrorizzato ma Brogos accarezzò la sua criniera e lo calmò. Sollevò la spada e fissò gli occhi dorati del drago.

<<Questa spada si chiama Dragon Blood e apparteneva al mio antenato che uccise un figlio di Night, un drago che divenne umano e sedusse la figlia del re con un sortilegio. Questa donna generò due creature molto strane, umani ma anche draghi>> disse agitando lo spadone imponente.

Era d'acciaio con particolari rune color oro incise sulla lama.

<<Capisci, drago? Il mio antenato ha ucciso tuo padre ed io ucciderò ciò che ha generato con quella...>>

<<Hai parlato anche troppo!>> esclamò spiccando il volo.

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Saewynn fissò la lotta con occhi sgranati, allora la leggenda dei Draghi Gemelli era vera. Zadkiel era stato partorito da una donna umana, una principessa, e aveva un fratello. I bardi cantavano di un drago bianco, simbolo di luce.

Ma come poteva essere possibile tutto ciò? Cosa aveva fatto ad Avalon? Che fosse il nome di quella donna la causa di tutto?

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Brogos era diverso dagli altri ammazzadraghi, era agile e veloce nonostante la mole della spada. L'avrebbe spezzata tra le fauci e dopo sarebbe toccato a lui, lo avrebbe bruciato vivo con tutta la sua arrogante superbia.

Come osava questo figlio di cagna parlare di sua madre? Come poteva pensare di uscire vivo da uno scontro contro di lui dopo averlo minacciato? No, non poteva.

La rabbia antica si impossessò di lui, la rabbia che provò quando uccisero la sua Eileen e la rabbia che provava nel vedere il bel viso di sua madre, nei ricordi, sempre triste e con lo sguardo rivolto al cielo sperando in qualche ritorno.

The chronicles of the dragon : The redemption of Zadkiel [ Parte 2 ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora