Una proposta particolare

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Ero da poco tornato a casa dallo studio e, stanco com'ero per le varie prove fatte per la nuova copertina, avevo deciso di farmi una bella doccia e di andare subito a dormire. "Ci sentiamo domani. Buonanotte" scrissi a Sofia, la mia ragazza, prima di buttarmi sotto l'acqua e, senza aspettare una risposta entrai in bagno. L'acqua cominciò a scorrermi addosso, andando ad alleviare un po' la stanchezza che avevo. Ma, anche se il mio corpo implorava il riposo, la mia mente non era della stessa opinione. Con il pensiero cominciai a vagare sulla serata precedente in compagnia di Nelson, a quando lui si era steso sulle mie gambe per guardare la televisione e a quando, a causa di un impulso improvviso, avevo sfiorato le sue labbra con le mie. Un brivido mi percorse tutta la schiena e la sensazione di quel famoso pezzo di puzzle mancante si ripresentò. Decisi che era arrivato il momento di uscire dalla doccia perché lo scorrere dell'acqua mi stava solamente mandando ancora di più in tilt la testa. Presi l'accappatoio lasciato lì accanto e me lo infilai, facendo attenzione a non gocciolare troppo per terra. Mi diressi in camera per cambiarmi e fu in quel momento che mi accorsi che il cellulare stava lampeggiando, segno che qualcuno mi avesse mandato un messaggio. In un primo momento pensai fosse Sofia che mi aveva risposto alla buonanotte. Così non lo accesi, tanto pensavo già di sapere chi fosse a contattarmi. Ultimamente mi ero un po' distaccato da lei. Varie divergenze stavano sorgendo nel nostro rapporto, soprattutto da quando avevo deciso di cambiare casa, ma senza di lei. Io volevo vivere da solo. E ciò era dannatamente strano! Dopo tanti anni di relazione ci si aspetterebbe di andare a convivere, ma per me non era stato così. Qualcosa mi stava bloccando a fare questo grande passo, ma, come al solito, non sapevo cosa. Dopo essermi cambiato, mi gettai sul letto e presi in mano il cellulare. La prima notifica che mi saltò all'occhio fu il messaggio di Sofia che avevo immaginato. Ma, poi, mi resi conto che ce ne era un altro. Era da parte di Nicolas che mi aveva contattato per informarmi su un'idea che gli era venuta in mente e che, secondo lui, avrebbe fatto capire ai nostri fan che il nostro gruppo non si arrendeva, ma che andava avanti più forte di prima. Curioso di sapere la sua idea, gli risposi e attesi con trepidazione un suo messaggio che non tardò ad arrivare. "Secondo me sarebbe un'idea carina se sfruttassimo il plexiglas in studio a nostro vantaggio. C'è un'ampia cerchia di nostre fan che non aspettano altro di vederti baciare con Nelson, e allora, stavo pensando che lo potresti fare, ma con in mezzo il plexiglas. Che ne pensi?". Fissai per qualche secondo lo schermo del cellulare, rileggendo più volte ciò che mi aveva scritto per paura che avessi letto male. Ma non era così... lui mi aveva proprio scritto questo... un bacio... un bacio tra me e Nelson... "Ma che idee ti saltano in mente? Hahahah va be dai, ci sta. Fammi sapere se anche Nelson è d'accordo" gli risposi per non farlo rimanere male. Eppure, l'idea non mi entusiasmava così tanto. Avevo paura che potesse ripresentarsi quella dannata sensazione che avvertivo sempre e solo con Nelson, e, in mezzo agli altri, non avrei potuto fingere indifferenza. Cazzo... che situazione di merda. "Anche per Nelson è ok! Mi raccomando, domani cerca di essere naturale! Voglio vedere un bel bacio scaturito dal cuore 😉" mi scrisse Nicolas senza sapere che, a causa del suo messaggio, il mio cuore aveva iniziato a battere talmente forte che sembrava volesse uscirmi dal petto. Anche per Nelson è ok... è ok... è ok... Quel "è ok" continuavo a ripetermelo in testa cercando di capirne il significato. Che poi... è talmente ovvio come significato che mi sono ritenuto un cretino. Ma io volevo scavare più a fondo, capire se quel "è ok" fosse solo per far contento Nicolas o, magari, ci stesse sul serio. Gli mandai un messaggio cercando di essere il più naturale possibile, scherzando come era al mio solito fare. "Nelson, ma hai letto che cavolo ci ha proposto Nic? Hahaha Maledetto!". Inspirai profondamente ed inviai. Manco un minuto dopo che Nelson mi aveva già risposto. "Si, madò Cesare! Però dai, almeno saremo separati dal plexiglas hahahah". Vero... c'era di mezzo il plexiglas. Me ne ero scordato. Per un attimo avevo davvero considerato l'idea che ci saremmo dovuti baciare sulle labbra di fronte a tutti. "Almeno saremo separati dal plexiglas" continuavo a rileggere quella frase, mentre avvertivo la tristezza prendere il sopravvento dentro di me. Possibile che mi dispiacesse così tanto che ci fosse qualcosa che ci avrebbe separato? E soprattutto... possibile che mi abbia dato così fastidio che Nelson preferisca baciare il plexiglas che me? Di nuovo quella sensazione di incompletezza. Non gli risposi, ma preferii spegnere il cellulare e mettermi sotto le coperte. Era tardi e avevo bisogno di dormire. Speravo che almeno per un po' riuscissi a rilassarmi. Ma, il pensiero del bacio dell'indomani, non mi abbandonò per tutta la notte.

ANGOLO AUTRICE:

Ciao a tutti regaz 😊 sono riuscita a scrivere il capitolo un po' prima e così ho deciso di pubblicarlo 😊 spero vi piaccia! Alla prossima ^^

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