Puzzle completo

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"Sfiorami. Spogliami piano e rapisci il mio corpo, sfiorandolo con le dita. Ho voglia di te. Della tua dolcezza, del tuo profumo" cit.

"Tira, cazzo! Tira!" incitai Nelson che col controller in mano stava sfidando Tonno a Fifa. Era la terza partita di fila che stavano giocando e questa doveva essere la famosa "bella" perché entrambi ne avevano vinta una.

"Si però non è giusto! Stai vincendo solo perché Cesare sta facendo il tifo per te" si lamentò Tonno che, dopo neanche cinque minuti da quando era iniziata, aveva già subito il secondo goal. Era troppo divertente assistere alle sue varie imprecazioni, soprattutto quando si trovava in difficoltà. E in quest'ultima partita, Nelson gli stava dando tanto filo da torcere.

"Ma se sei una pippa che colpa ne abbiamo noi?". Adoravo sfotterlo per vedere la sua reazione che, devo dire, era sempre esilarante. Nelson scoppiò a ridere e, girandosi verso di me, mi mandò un bacio a distanza che ricambiai a mia volta.

"Piccioncini malefici" sbuffò il biondo posando nuovamente gli occhi sul televisore per concentrarsi e dare una bella batosta a Nelson. Ma non era la sua giornata e dopo sei goal subiti a neanche metà partita decise di arrendersi e dichiarare Nelson vincitore. Nervoso per aver perso, si alzò dal divano e si diresse in cucina per prendersi una birra.

"Non vorrai affogare i tuoi dispiacere per la perdita nell'alcol?" gli urlammo in coro io e Nelson assistendo divertiti alla scena. Non ottenemmo risposta, ma la sua occhiata torva fu più che sufficiente a farci capire il suo pensiero. Poi, una volta recuperata la birra, decise di "farcela pagare" sedendosi in mezzo a noi, in modo da dividerci.

"Fatemi capire: quando vengo a casa vostra dovete, per forza, sfottermi entrambi contemporaneamente?" guardò accigliato prima Nelson e poi me. Se la sua intenzione era quella di farci smettere, aveva fallito in pieno perché entrambi scoppiammo a ridere e continuammo a sfotterlo ancora di più.

Ebbene sì. Io e Nelson stavamo ufficialmente insieme e da quando lo avevamo dichiarato ai nostri amici erano passati quasi due mesi. Inizialmente nessuno, a parte Tonno che lo sapeva, ci aveva creduto. Pensavano che gli stessimo prendendo in giro e, diciamo che la reazione di tutti era più o meno la stessa: "No, cosa cazzo state dicendo Vez? Ci state prendendo in giro?" esclamavano tutti che, increduli, non smettevano di toglierci gli occhi di dosso. "Cioè fatemi capire... voi due state davvero insieme? Davvero, davvero?" continuavano in genere a ripetere finché dopo il nostro millesimo "Si, stiamo davvero insieme" si decidevano a crederci. E ci obbligavano a baciarci di fronte a loro come prova definitiva. Sono contento che tutti ci abbiamo sostenuto in questa nuova avventura anche perché in questi due mesi ne sono successe di cose: a partire dalla separazione definitiva di Bea e Nelson al trasferimento di quest ultimo a casa mia. Diciamo che il tutto era avvenuto abbastanza velocemente, ma a noi andava bene così. Bea, e lo dico a malincuore perché so di esserne la causa, aveva deciso di tagliare tutti i ponti con Nelson e, rivendicando il possesso della loro casa, lo aveva cacciato via. Solo Arthur, il loro gattino, li univa ancora, ma non si sapeva ancora per quanto perché Bea stava facendo di tutto per avere il pieno affidamento. Ciò faceva soffrire da morire Nelson, ma, purtroppo, non poteva fare granché e neanche io. Purtroppo, a differenza di Sofia con cui era stato sincero, con Beatrice né io, né Nelson lo eravamo stati. Avevamo agito alle sue spalle e questa cosa non ce la poteva proprio perdonare. Quando Nelson lasciò quella casa, inizialmente aveva deciso di andare in un B&b finché non avrebbe trovato una nuova sistemazione, ma io non mi feci scappare l'occasione e lo invitai a trasferirsi definitivamente da me. Tanto ormai stavamo insieme, quindi perché non vivere insieme? Il primo a cui comunicammo la notizia fu Tonno che si rivelò super felice per noi e ci augurò il meglio. Era giusto che fosse lui il primo, d'altronde mi aveva aiutato tantissimo a superare tutte le difficoltà che la storia con Nelson mi avevano creato. In realtà avevo anche provato a contattare Dario per informarlo su queste novità anche perché pure lui mi aveva dato una mano. Ma, purtroppo, come Bea, Dario aveva deciso di tagliare definitivamente tutti i rapporti con ciascuno di noi e, anche se avevo provato a contattarlo in tutti i modi, dopo essere stato bloccato su qualsiasi social da lui, decisi di lasciar perdere e rassegnarmi all'idea che Dario non sarebbe stato più nostro amico. Dopo tanti anni passati a ridere, a scherzare, a supportarci a vicenda, era stato doloroso dirgli addio. Era come se non fosse mai successo nulla, come se quella parte della nostra vita trascorsa insieme non fosse mai esistita. L'unica prova che un tempo eravamo amici erano i video fatti insieme che si trovavano pubblicati sul nostro canale. Se non ci fossero stati quelli, chiunque vedendoci ora avrebbe dato per scontato che neanche ci conoscessimo.

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