Capitolo 4: Coincidenze
Un'ora dopo Eleonora si svegliò di soprassalto:"Cavolo, la cena con Sandra! ", corse a vedere cosa ci fosse in frigorifero, ma quella settimana non aveva ancora avuto tempo di fare la spesa, quindi come previsto trovò giusto un po' di verdure e delle uova, ciò voleva dire solo una cosa:" Consegna a domicilio!"
Poco dopo, con i suoi classici venti minuti di ritardo, Sandra si presentò da lei, sfinita dalle ore di studio, stava scrivendo la tesi per la laurea specialistica. Sandra aveva tre anni in meno rispetto ad Eleonora ed era nata in Campania, si erano conosciute qualche anno prima in uno studentato di Pisa e avevano diviso la stessa stanza, poi entrambe si erano trasferite.
Sandra aveva i capelli biondi, tutti arruffati quella sera, quindi fece uno chignon al volo e si sedette subito al tavolo:" Sono stravolta! Dimmi che hai già ordinato!". Eleonora la guardò un po' perplessa:" Perché dai per scontato che abbia ordinato? Non potrei averti cucinato qualche prelibatezza?"
"La vedo dura, ma tutto può essere...hai cucinato per caso qualcosa per la cena di stasera?" disse lei trattenendo a stento una risata, ma il campanello di casa fu la risposta alle sue domande.
"Ecco come pensavo!" rispose l'amica e la padrona di casa si fiondò ad aprire, d'improvviso nella stanza calò un attimo di silenzio:" Simone? Sei proprio tu?!"
D'un tratto ebbe luogo una rimpatriata:" Eleonora, ciao! Che ci fai qui? Non sapevo ti fossi trasferita a Firenze!"
"Potrei dire lo stesso di te!" rispose la ragazza, poi lo invitò ad entrare per prendere un caffè, ma lui era parecchio di fretta per via del lavoro, si limitarono a dirsi che si sarebbero visti in giro, chissà se entrambi avevano ancora lo stesso numero di cellulare, di quando erano compagni di università.
Inutile dire che appena Eleonora fece ritorno da Sandra, nonostante il profumo del cibo messicano fumante, la bionda fu presa più dal racconto di quello strano incontro che dalle pietanze e la curiosità surclassò di gran lunga il suo appetito.
Simone ed Eleonora non si vedevano da circa tre anni, al tempo abitavano a Pisa nonostante entrambi fossero originari di due paesi in provincia di Lucca. Adesso invece, per qualche strana coincidenza, si trovavano entrambi a Firenze; tra loro due c'era stato un flirt al tempo, ma poi, come spesso succede, negli anni si erano persi di vista.
Quella fu l'occasione per Eleonora di parlare all'amica anche del nuovo lavoro che aveva trovato presso l'Atelier Parini, Sandra sembrò esterrefatta, l'atelier di Fiamma era uno dei migliori della città e per Eleonora quello era veramente un gran colpo di fortuna.
"Ma con il tirocinio come farai?" domandò Sandra all'amica. "Oh, io e Fiamma ci siamo messe d'accordo sugli orari!", rispose Eleonora. "Devi averla proprio catturata, per essere così accomodante con te, in città gira voce che sia tremenda di solito!" ribatté la bionda.
"Beh anche se fosse così, io non l'ho notato e spero che la situazione rimanga tale!", le ragazze a fine cena bevvero un bicchiere di vino e poi si salutarono, visto che l'indomani sarebbero state entrambe parecchio indaffarate.
Erano molto cresciute rispetto al giorno in cui si erano conosciute su un autobus a Pisa, ma erano ancora più amiche di allora e caratterialmente in fondo erano sempre le stesse.
Il mattino seguente, Eleonora al suo risveglio trovò una sorpresa sul proprio cellulare, ovvero un messaggio da parte di Simone; quindi entrambi avevano lasciato il loro numero in memoria, segno che nessuno dei due si era particolarmente rammaricato con l'altro tanto da arrivare a cancellare il contatto in rubrica.
La ragazza non aveva idea se essere felice o meno di questa novità; al tempo le cose si erano interrotte da un giorno all'altro e lei non si era posta troppe domande, un po' perché si era lasciata da qualche mese da una relazione importante con il fidanzato dell'epoca e Simone era stato il suo primo tentativo di ricominciare a frequentare seriamente qualcuno, ma col senno di poi parve più un buco nell'acqua.
Comunque quello non era il momento più adatto per pensarci, perché era già in ritardo e doveva sbrigarsi a raggiungere lo studio legale, nonostante fosse a pochi passi da casa sua.
Una volta arrivata e svolto le mansioni giornaliere, non appena ebbe un attimo di pausa prese il telefono in mano e si mise a rileggere con calma il messaggio:" Non avrei mai pensato di rincontrarti qui, ma è stato bello vederti!"
Il ragazzo era diretto, come sempre d'altronde e lei non aveva la minima idea di cosa rispondergli, né sapeva se fosse il caso di rispondere. Ad un certo punto prese coraggio e si limitò a scrivere:" Sì, una strana coincidenza, è stato bello anche per me rivedere un vecchio amico!"
Le famose frasi ad affetto di Eleonora Cantelli. Scriveva da quando era bambina eppure, quando aveva a che fare con qualche ragazzo con cui il rapporto valicasse anche di poco la semplice amicizia, la sua penna diventava una lama. Nonostante non fosse esattamente la sua intenzione, i suoi messaggi si trasformavano in stilettate che colpivano e spesso affondavano i pretendenti più inesperti.
Ma non Simone, nonostante si fossero frequentati per poco tempo, lui conosceva le abilità della sua interlocutrice, ma lui ne aveva di proprie e sapeva come rimescolare le carte in tavola.
Infatti per un po' si limitò a non visualizzare il messaggio, ma nel pomeriggio proprio mentre la ragazza si trovava nell'atelier di Fiamma e stava posando per lei, il suono di un messaggio fece sussultare la modella.
La ragazza si ricompose, sapendo che non fosse affatto professionale controllare il telefono durante l'orario di lavoro, si limitò a togliere la suoneria per non disturbare l'artista, ma la curiosità la opprimeva e così ad un certo punto anche Fiamma si bloccò sul posto col pennello ancora in mano e lo puntò verso di lei.
"Per Diana! Puoi guardare quel messaggio per favore? Così eviti di dondolare le gambe in modo così frenetico e a me non viene il mal di mare cercando di raffigurarti!" disse l'artista con aria sfinita.
La ragazza si imbarazzò un poco, era titubante, ma quando vide la donna farle cenno con la mano di prendere il telefono, non ci pensò un attimo di più e visualizzò il messaggio:" Amici? Allora ti ho scambiato per un'altra!"
"Ecco, il solito impertinente!" pensò Eleonora mentre il suo volto avvampava e assumeva il tipico colore rossastro di quando era in imbarazzo. Fiamma la scrutò un po', poi disse:" Forza, rispondi a questo Casanova e poi torniamo a lavorare seriamente!"
La ragazza rimase abbastanza stupita dalla velocità di lettura dei propri pensieri da parte dell'artista, doveva essere molto empatica quella donna, oppure era il volto di lei ad essere un libro aperto come le avevano fatto notare spesso.
Comunque sia, non poteva rispondere un bel niente in quel momento. Perché il messaggio del ragazzo e l'occhio vigile dell'artista l'avevano mandata nel pallone e non aveva idea di cosa scrivere a Simone.
Così si rimise in posa, la Parini fece spallucce e tornò al suo lavoro, finché la sessione fu finita e le due si salutarono. Poco prima che potesse uscire però, Fiamma richiamò un attimo la ragazza.
"Eleonora, ti avverto con un po' di anticipo, sabato vorrei cambiare location se per te va bene, in base alle cose che hai immaginato e che mi hai detto durante i nostri incontri, ho pensato ad un luogo che sarebbe perfetto per fare da paesaggio al tuo ritratto e avrei piacere a mostrartelo, se ti va!" disse Fiamma.
Il volto di Eleonora si illuminò, le piacevano le sorprese e ancora di più quando tendevano a voler dimostrare di aver capito la propria persona.
Non era certo facile farsi comprendere e il fatto che Fiamma ci provasse, a prescindere dal fatto che lo facesse per i suoi dipinti o meno, la faceva sentire apprezzata.
Così fece un sorriso e un cenno affermativo all'artista e poi si diresse verso casa.
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Hellionor
General FictionPer molto tempo, Eleonora ha prestato una certa attenzione ai particolari intorno a sè, come se volessero comunicarle qualcosa. Quell'anno, il 2021, mentre sta svolgendo il proprio tirocinio in uno studio legale della città di Firenze, l'incontro co...