Capitolo 6: On the road

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Capitolo 6: On the road

Appena saliti in macchina, Fiamma seduta davanti di fianco a Walter, il quale si trovava al posto di guida, indossò gli occhiali da sole neri, accese lo stereo su un canale che trasmetteva musica rock e si distese comodamente sul sedile.

Durante quel viaggio Eleonora scoprì molte cose sulla pittrice, la prima era che ogni tanto fumava qualche sigaretta, nonostante il nipote fosse assolutamente contrario e lei stessa fosse intenzionata a smettere, un paio di volte ne accese una, dopo essersi assicurata che alla sua ospite non desse fastidio.

Era molto carina con Eleonora, le chiedeva spesso se le piacesse la musica, se volesse cambiare stazione, se fosse comoda o se avesse fame.

Di fronte a quest'ultima domanda, la ragazza rispose tirando fuori dal trolley un pezzo di schiacciata con l'uva. Il profumo arrivò subito al naso dei suoi compagni di viaggio, i quali dopo un primo sguardo perplesso, le chiesero se gentilmente potesse lasciarne loro un pezzo.

Ad un certo punto si fermarono ad un Autogrill, fecero una pausa per prendere qualcosa da bere  e per andare al bagno.

Mentre Walter stava finendo di bere il suo succo d'arancia, Fiamma ed Eleonora andarono verso il bagno, il cellulare di quest'ultima iniziò a squillare, ma ella dopo aver dato una breve occhiata allo schermo non rispose.

La pittrice la guardò un po' perplessa:" Chi è... ancora Casanova? Perché non gli rispondi? Lo hai avvertito che staremo via un paio di giorni?", domandò lei non curandosi troppo del fatto che stesse oltrepassando il normale confine di un rapporto di lavoro.

Eleonora, dal canto suo, per certi aspetti non era troppo riservata, quindi prese quella domanda come un modo per rompere un po' il ghiaccio e per instaurare una sorta di amicizia tra loro due.

Quindi rispose in modo pacifico:" Sì, l'ho avvertito, ma gli ho detto anche che è pur sempre lavoro e non può chiamarmi mentre stiamo lavorando!"

"Ma noi non stiamo lavorando in questo momento!" ribatté Fiamma con aria altrettanto cristallina. "Sì, ma lui questo non lo sa!" disse Eleonora, tagliando corto, in modo da far capire alla sua interlocutrice che non aveva voglia di parlare oltre dell'argomento.

Per il momento l'artista si fece andar bene la risposta, ma la modella era certa che il discorso presto sarebbe saltato fuori di nuovo, suo malgrado.

Una volta rifocillatisi, i tre si rimisero in viaggio e, dopo circa un'altra oretta, giunsero finalmente a destinazione. Le indicazioni riportavano: "Porto Venere".

Eleonora ne fu entusiasta, aveva sentito parlare spesso di quel posto come un luogo da cartolina, e ciò che appariva in quel momento, di fronte ai suoi occhi, corrispondeva perfettamente alla descrizione.

Fiamma la prese sottobraccio e le fece un gran sorriso, il primo veramente spontaneo e di cuore che le aveva visto fare fino a quel momento.

"Ti piace? Sei contenta di essere qui? Ci eri mai stata?", una raffica di domande presero la ragazza alla sprovvista, la quale fu piacevolmente colpita da tanto entusiasmo e rispose che era la prima volta che si trovava lì.

"Perfetto!" disse la donna:" Perché questa è casa mia, il posto dove sono nata, la mia Liguria!"

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