Capitolo 23: L'inganno

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Capitolo 23: L'inganno

Sul taxi l'atmosfera era tesa, Fiamma sembrava una bambina di ritorno troppo presto dal parco giochi, i tentativi di Eleonora di attaccare bottone furono vani , mentre a Walter l'arrabbiatura nei confronti della zia non era ancora passata del tutto, tentava di nasconderlo, ma era chiaro a tutti e tre.

Una volta recuperati i bagagli e giunti in stazione, si accomodarono nel loro vagone, a quel punto dopo pochi attimi di silenzio, la frustrazione di Fiamma iniziò a venire in superficie, come magma dalla bocca di un vulcano sul punto di esplodere.

"Puoi togliermi una curiosità?" disse rivolgendosi ad Eleonora, nel mentre il treno si apprestava a partire," tanto ormai il treno è partito, non posso tornare indietro, ma ho bisogno che tu sciolga questo mio dubbio!"

La ragazza avvampò sotto lo sguardo indagatore di Walter, il quale per evitare di metterle ansia, si girò verso il finestrino, fingendo di guardare il paesaggio.

Eleonora le fece segno di parlare, a quel punto la donna disse: "Posso chiederti perché, visto che eri così desiderosa di riavermi a Firenze con te, non ti sei mai fatta sentire in questo mese?"

Eleonora strabuzzò gli occhi:" Mai fatta sentire? Ma se ti ho mandato diversi messaggi in questo mese e un paio di volte ho pure provato a chiamarti. E ti ricordo che una volta mi hai anche risposto per messaggio dicendomi di non cercarti perché dovevi riflettere."

"Io?" rispose Fiamma, "ma tu stai sognando!" poi prese il telefono per farle vedere la chat, ma stranamente non la trovò.

A quel punto Eleonora le fece vedere la sua chat, dove effettivamente erano presenti diversi messaggi inviati da lei stessa, visualizzati da Fiamma, ma senza risposta e un unico messaggio di risposta di quasi un mese prima da parte dell'artista che quest'ultima affermava di non aver mai inviato.

A quel punto Fiamma insospettita andò a cercare il contatto di Eleonora e scoprì che era stato bloccato, così come le sue chiamate erano state deviate, ma non era stata assolutamente lei a fare ciò.

Così entrambe cominciarono ad avvicinarsi alla verità:" Fiamma, non è che qualcuno aveva la possibilità di accedere al tuo telefono? Dove hai dormito in questi giorni? E mentre lavoravi ti è capitato di lasciare il telefono incustodito?"

La donna si portò le mani alla testa:" Non posso crederci...come ha fatto a scoprire la mia password?!" iniziò a farfugliare tra sé e sé.

"Parli di Olivia? Hai alloggiato da lei tutto questo tempo? Comunque, forse ti ha vista mentre la digitavi, in un momento in cui eri distratta, sembra molto scaltra quella donna!" intervenne Walter con esitazione.

"Può essere, non ho mai fatto troppo caso a queste cose lo sapete!" rispose Fiamma," comunque sì, mi ha ospitato lei in questo periodo, l'ho conosciuta qualche anno fa ad una mostra e siamo rimaste in contatto, poi quando sono successi gli ultimi eventi là a Firenze, è stata lei ad invitarmi a venire qua per staccare un po'. Credevo che ci tenesse a me, ma in realtà comincio a pensare che mi stesse prendendo in giro, deve essere stata lei a bloccare e sbloccare la chat con Eleonora a suo piacimento e a dirle di non scrivere più, lei sapeva il motivo per cui volevo stare un po' lontana da Firenze..."

"Beh, hai bisogno di altre prove per capire che quella donna ti sta raggirando? Ormai è palese, comunque l'importante è che tu adesso sia qui con noi, basterà tagliare per sempre i ponti con lei!" ribatté Walter, con tono forse un po' troppo duro, mentre Eleonora se ne stava in silenzio e ascoltava dispiaciuta l'accaduto.

"Sicuramente...io però adesso voglio che mi restituisca i cinque dipinti, non voglio che rimangano nelle sue mani!" disse Fiamma preoccupata.

A quel punto intervenne Eleonora:" Quattro dipinti...Bosco di larici è ancora all'atelier no?"

"In realtà no, ho chiamato due giorni fa mia sorella e ho dato ordine che fosse spedito a casa di Olivia....ha ricevuto il dipinto proprio ieri!" disse Fiamma mentre si sorreggeva la testa preoccupata appoggiandosi con i gomiti alle ginocchia.

A quel punto, la mano di Eleonora si posò sulla sua spalla:" Non ti preoccupare, in questi giorni io e Walter abbiamo conosciuto una persona che potrà aiutarci, fidati di noi, vedrai che sistemeremo tutto!"

Fiamma le sorrise e le strinse la mano dolcemente, poi posò la testa sul sedile del treno e si perse a contemplare il paesaggio che scorreva veloce fuori dal finestrino.

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