Capitolo 7: I posti del cuore
I tre si diressero verso un appartamento, prenotato dalla stessa Fiamma, per lasciare i propri bagagli. La pittrice, da quando da bambina si era trasferita in Toscana, non aveva più un'abitazione propria a Porto Venere, visto che tutti i suoi parenti erano dislocati tra altre zone della Liguria e della Toscana.
Una volta sistemato il tutto, l'artista prese Eleonora per mano e disse:" Prima di iniziare a lavorare, voglio farti esplorare un po' la zona! Walter, vieni anche tu?"
L'ultima domanda non ricevette risposta. Walter infatti, una volta sistematosi nella sua stanza, si era buttato sul letto e si era addormentato come un sacco di patate; a quel punto la zia pensò di lasciarlo dormire, visto che aveva dovuto guidare per tutto quel tempo e sollevare bagagli su bagagli.
Per prima cosa, l'artista portò Eleonora nel borgo di Porto Venere, dove pullulavano decine e decine di negozi con articoli di artigianato e luoghi dove assaggiare le specialità locali, infatti ad un certo punto Fiamma uscì da uno di quelli, con due pezzi di focaccia in mano:" Mi dovevo sdebitare per la schiacciata con l'uva, assaggia e vedrai che ti piacerà un sacco anche la nostra focaccia!"
E aveva pienamente ragione, quella focaccia era buonissima e quel centro storico le piaceva moltissimo, per alcuni versi le ricordava un po' le vie del centro di Lucca, con la particolarità però che a pochi passi si trovava il mare.
Ad un certo punto infatti svoltarono in un vicoletto e scesero dei gradini e si ritrovarono praticamente sul litorale, da lì si poteva scorgere la Chiesa di San Pietro: una struttura storica situata su un promontorio roccioso e affacciata dritta sul mare, in base ad alcuni ritrovamenti si presume che anticamente in quel posto sorgesse un tempio dedicato al culto di Venere Ericina. Fiamma la portò lì e si ritrovarono in questo bellissimo corridoio pieno di volte in pietra, dal quale si poteva contemplare la distesa d'acqua, il cui profumo di sale giungeva fino a loro e le inebriava.
Fiamma se ne stava in silenzio a guardare le onde infrangersi sugli scogli. In quel momento, con quel vestito rosso a pallini bianchi e i capelli sciolti, sembrava lei un soggetto da dipingere. Quella donna aveva diverse sfaccettature, tra cui una estremamente moderna e attuale, con una venatura rock e l'altra invece da dama dell'Ottocento, le quali rendevano difficile inquadrare chi fosse veramente Fiamma Parini.
Eleonora notò della nostalgia nei suoi occhi:" Ti manca vivere qui? A che età sei andata via?" le domandò. "Beh, direi di sì...puoi biasimarmi? Hai visto che posto? Naturalmente Firenze è una città straordinaria, la adoro, c'è arte in ogni angolo e per me che faccio questo lavoro, che è anche la mia passione, è un'immensa fonte d'ispirazione ed è colma di opportunità. Ma questo mare...sono cresciuta tra questi scogli, queste volte rocciose; gli odori e i sapori della terra che ami ti rimangono dentro e io di certo amo la mia Liguria, sono nata in questa regione, Ele, e in questi luoghi ho fatto i miei primi passi e ho vissuto per sette anni, penso potrai capirmi!"
"Assolutamente!", le rispose la ragazza sorridendo dolcemente, "per quanto una persona possa viaggiare, spostarsi ed amare altri posti nel mondo, il luogo in cui sei cresciuta, se ti ha dato modo di avere dei bei ricordi, li imprimerà per sempre dentro di te!"
Fiamma le sorrise a sua volta, poi si ridestarono entrambe da quel momento riflessivo e la donna estrasse dall'ampia borsa un oggetto e la ragazza si mise a ridere:" Ma è la macchina fotografica di Walter?!"
"Sì, gliel'ho sottratta momentaneamente mentre dormiva, dopo gliela restituirò!" rispose Fiamma ridendo a sua volta e iniziarono a fare qualche scatto. Dopo di che andarono a visitare un'altra Chiesa: quella di San Lorenzo, conosciuta come Santuario della Madonna Bianca, la Patrona di Porto Venere. Anche questa era bellissima, con degli interni marmorei neri e bianchi che la facevano risultare elegantissima. Agli occhi di Eleonora tutto in quel posto aveva un che di affascinante e misterioso, ma allo stesso tempo gioviale, adesso capiva da dove derivasse in parte l'estro e il piglio dell'artista.
"C'è un altro posto che dobbiamo visitare, ma lì andremo più tardi anche con Walter, perché è lì voglio che dipingere!" disse Fiamma e la ragazza acconsentì di buon grado.
"Adesso andiamo da un mio vecchio amico a mangiare qualcosa, gestisce uno dei ristoranti migliori del posto, prima però svegliamo il dormiglione di mio nipote, non credo voglia perdersi anche il pranzo!" continuò la pittrice.
"Walter è mai stato qui?" domandò la modella. "Oh un paio di volte, l'abbiamo portato io e sua madre, ovvero mia sorella, qui in visita, ma lui è nato a Firenze!" rispose Fiamma.
"Quindi i tuoi genitori e tua sorella sono tutti in Toscana?" domandò la giovane. "Esatto, ad eccezione di mio fratello Lucas e la moglie che abitano a Genova!" rispose la donna e, una volta soddisfatte le curiosità della modella, si recarono verso l'appartamento per svegliare Walter.
Una volta aggiunto al gruppo, andarono a mangiare un boccone in questo fantastico ristorante affacciato sul mare: i piatti erano abbondanti e deliziosi e i prezzi onesti, il tipico locale che piaceva a tutti e tre i commensali.
Il padrone conosceva Fiamma da quando era bambina, infatti appena la riconobbe la salutò calorosamente e si prodigò in un sacco di complimenti sul suo lavoro. In quelle circostanze l'artista era veramente diversa, sembrava ritornare un po' bambina, con le sue timidezze e la sua spontaneità.
Una volta rifocillatisi, andarono al bar lì a fianco a prendere un caffè e salutare altre persone; dopo di che fecero una passeggiata sul litorale, per sgranchirsi un po' prima di mettersi a lavoro.
Tra una chiacchiera e l'altra era giunto però il momento di raggiungere il luogo dove la pittrice doveva mettersi all'opera.
Quando giunsero sul posto, dopo aver fatto un bel percorso a piedi, Eleonora scoprì perché Fiamma aveva voluto portarla proprio lì. Era il Castello Doria, un luogo dall'atmosfera magica, dove si trovavano inoltre dei giardini meravigliosi, dai quali si poteva osservare l'immensa distesa azzurra del mare. Fiamma la fece posizionare in un posto nel prato vicino a un bastione e iniziò a dipingere.
A metà sessione, Walter tirò fuori dei thermos di tè freddo e li porse alle donne per rinfrescarsi. Eleonora bevve un sorso e poi si buttò nell'erba tra dei fiori gialli, il suo colore preferito tra l'altro.
Fiamma sorrise:" Si vede proprio che abbiamo preso una signorina avvezza alla natura, abbiamo scelto particolarmente bene; non trovi, Walter?"
"Assolutamente!" disse il nipote e nel mentre scattò una fotografia alla ragazza.
Quando fece per osservarla, notò tutte le altre fotografie che le due si erano scattate precedentemente ed esclamò:" Ehi, chi di voi ha preso la mia macchina fotografica senza dirmi niente?"
Fiamma ed Eleonora si guardarono facendo finta di nulla, allora il ragazzo mise uno strano sorrisetto e disse:" Ah sì? Allora le cancellerò tutte..." e finse di armeggiare con la macchina fotografica, ma la zia urlante gli piombò addosso:" Nooo, mio bel nipotino, ti ho mai detto che sei il mio preferito? Lascia stare quelle fotografie su!"
Il ragazzo la guardò di sbieco, poi mise un sorrisetto malandrino:" Certo, zia, ti ringrazio per il complimento nonostante sia il tuo unico nipote! Comunque va bene per questa volta chiuderò un occhio e lascerò i vostri scatti!"
"Grazie, tesoro mio!" disse lei abbracciandolo. "Di niente, ruffiana di una zia!" rispose lui, riuscendo a strappare un sorriso divertito anche alle due donne.
Nota 1: Ragazzi sono stata in visita a Porto Venere lo scorso anno e mi ha colpito particolarmente quindi ho pensato di inserirla nella storia, ho descritto alcuni posti in base alla mia memoria, alle fotografie e ho approfondito con delle ricerche su internet, non essendo del posto però potrei aver scritto qualche inesattezza, in quel caso chiedo una gentilezza a voi che mi state leggendo, di farmi presente eventuali incongruenze qui nei commenti o in posta privata, vi ringrazio!
Nota 2: In questo periodo sono un po' impegnata con varie cose, per questo penso che riuscirò ad inserire circa due o tre capitoli la settimana, se ci dovessero essere cambiamenti vi avvertirò con un'altra nota nei prossimi capitoli. Buon proseguimento a tutti!💙 Eleonorahope93
STAI LEGGENDO
Hellionor
General FictionPer molto tempo, Eleonora ha prestato una certa attenzione ai particolari intorno a sè, come se volessero comunicarle qualcosa. Quell'anno, il 2021, mentre sta svolgendo il proprio tirocinio in uno studio legale della città di Firenze, l'incontro co...