Capitolo 9: Magici istanti

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Capitolo 9: Magici istanti

Lì di fronte a loro si trovava Walter, il quale si era messo in gran tiro per la serata, aveva una camicia bianca con collo alla coreana, pantaloni beige e scarpe eleganti.

Eleonora non lo aveva visto prima d'ora così elegante e doveva ammettere che stava molto bene ed era un ragazzo davvero carino: abbastanza alto e snello, con i capelli castani, gli occhi verdi e qualche lentiggine come la zia; fisicamente dimostrava i suoi vent'anni, anche se caratterialmente era molto maturo, ma la giovane sentiva comunque molto la differenza di età tra loro due, pensò che comunque sarebbero potuti diventare buoni amici.

Anche la zia si complimentò con lui per l'outfit e finalmente, vista la gran fame, si avviarono tutti e tre verso la spiaggia dove avrebbero cenato.

C'erano tanti tavolini con delle lanterne e delle candele sui tavoli, l'atmosfera era fantastica e c'era anche una gradevole musica di sottofondo.

I tre durante la cena bevvero anche un po' di vino bianco della casa e Fiamma ad un certo punto andò un po' su di giri e invitò la ragazza a ballare, Eleonora dal canto suo era anch'essa abbastanza allegra e si unì volentieri alle danze.

Ballarono in modo a dir poco assurdo, ma sembrarono non farci per niente caso, tanto che anche il nipote al tavolo rideva e applaudiva alle loro stranezze.

D'un tratto persero l'equilibrio e si ritrovarono riverse sulla sabbia e scoppiarono a ridere come non mai, ad un certo punto si sentirono sollevare da due braccia, era Walter che le guardò con il suo solito sorrisetto malizioso e disse:" Avanti, voi due, è il caso che vi riporti all'appartamento, prima che il proprietario del ristorante ci cacci in malo modo!"

"Ma non abbiamo fatto niente di male!" rispose Eleonora un po' brilla. "Certamente e vorrei appunto che la situazione rimanesse tale!" rispose il ragazzo e si incamminò con le due verso l'appartamento, ignorando i borbottii della zia del tipo:" Nipote...sei il solito guastafeste!"

Una volta accompagnate le donne, ognuna nella propria stanza, Walter dette loro la buonanotte e si recò nella propria.

Dopo qualche ora, Eleonora si svegliò di soprassalto:" Cavolo, ho lasciato il giacchetto in spiaggia!" pensò.

Ma a quell'ora, nonostante mancasse poco all'alba, non se la sentiva di andare da sola a riprenderlo, soprattutto perché non ricordava bene nemmeno dove fosse il posto e poi non era certa che il giacchetto si trovasse ancora lì.

Mentre elucubrava su tale questione le venne una gran sete e si recò nella cucina per prendere qualcosa da bere e lì incontro la rossa intenta a fare la medesima cosa ovvero versarsi un po' d'acqua.

Quando la vide, Fiamma esclamò:" Pure tu avevi bisogno di rinfrescarti un po'?"

"Beh più o meno, mi sono appena accorta di avere lasciato il mio giacchetto in spiaggia, sai ci tengo abbastanza è un regalo di compleanno, vorrei andare a recuperarlo!" disse senza badare molto all'orario, né al fatto che fossero entrambe in pigiama.

La pittrice la guardò con un'espressione contemplativa, poi rispose:" Forza allora, andiamo!" e si avviò verso la porta.

"Ehmm... Fiamma, sicura di voler uscire così?!" le disse Eleonora nascondendo un sorrisetto divertito; la donna si osservò, aveva una camicia a quadri lunga e un paio di pantaloncini neri:" Perché cosa ho che non va? Sono comunque vestita meglio di te nel quotidiano!" disse la donna tirando una frecciatina giocosa alla ragazza e senza prendersi la briga di trattenere una risata.

La ragazza la mandò goliardicamente a quel paese e si avviarono entrambe fuori, con i loro assurdi pigiami, infatti anche l'outfit di Eleonora non differiva molto, indossava una felpa gigante azzurra con sotto dei pantaloni di tuta neri.

Le due iniziarono a correre ridendo in direzione della spiaggia, il cielo notturno intanto iniziava a rischiararsi; una volta giunte al ristorante videro che fortunatamente il giacchetto era stato appeso ad una colonna proprio fuori dal locale, quindi presero l'indumento e fecero per tornare indietro.

Proprio in quell'attimo però, davanti ai loro occhi fece capolino un'alba così bella, da lasciare le due donne di stucco, così presa dall'entusiasmo Eleonora esclamò:" Che nottata magica abbiamo passato!"

"Puoi ben dirlo!" rispose la donna, poi la prese sottobraccio e si avviarono insieme verso l'appartamento.

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