Capitolo 4. Una serata a dir poco movimentata

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-Mi guardava come se mi volesse mangiare, te lo giuro Bruce, quella mi fa impazzire!- sentenzió Holly, rivolto all'amico e compagno di stanza.
-Avanti Holly! Patty è una donna ormai, vai e parlale!- lo spronó.
Holly per poco non cadde dal letto a Castello nella loro stanza.
-parlarle?! Bruce capirà che mi piace ancora!- sentenzió Holly.
-lei lo sa già che ti piace. La vera domanda è se a lei piaci tu!- esclamò Bruce indicando l'amico con fare parecchio divertito.
Holly sbuffó.
-Io in genere piaccio alle ragazze!- sentenzió Holly.
Bruce rise di gusto.
-modestia portami via!- rise il giovane.
-Piantala Bruce! Vorrei vedere te a parlare con una bomba sexy come Patty!- sibilo Holly.
-va bene, allora le parlerai si o no?- chiese Bruce.
Holly esitò un momento.
-si parlerò a Patty, domani però, questa sera voglio solo riposare!- disse Holly, con fare drammatico.
Bruce sospirò arrendendosi.
-se vuoi fare così va bene, Holly- decise lui.
Poi entrambi si infilarono sotto alle coperte, in silenzio.
E le luci si spensero.
Intanto in un altra ben nota camera una ragazza era in lacrime.
Patty.
Clare cercava inutilmente di consolarla.
Patty era distrutta.
-Holly non mi vorrà mai! Sono brutta, una brutta donna fallita! Oh Clare come farò?!- gemette la ragazza, passandosi una mano tra i capelli.
-Sei bellissima Patty e tutti ti vorrebbero!- cercòdi calmarla Clare.
In realtà era Clare che doveva sentirsi triste, a suo parere.
Lei infatti non aveva mai avuto nemmeno una storia d'amore e aveva seguito l'amica Rebecca solo nella speranza di trovare un giocatore sveglio che si innamorasse di lei.
Tuttavia nella New Team non c'era nessuno così...
-Ti assicuro Pat che piaci un sacco ad Holly e, a dirla tutta, anche quel Lenders ti guardava con occhi languidi in effetti- le assicurò Clare, dandole dei colpetti gentili sulla spalla per consolarla.
Patty era andata con Rebecca per rivedere la sua vecchia fiamma Holly, ma nulla era andato come previsto e per questo fatto si disperava non poco.
Clare cercò ancora di calmarla senza successo.
-gli parlerai domani- le promisela sorella di Ed.
Patty di asciugó a fatica le lacrime e annuì,  abbracciando l'amica così premurosa.
Anche Mark Lenders, nella sua stanza, era immerso nei pensieri.
Erano appena iniziati i nove lunghi mesi di convivenza e lui già si era trovato una bella preda da conquistare.
Mark era un ben noto donnaiolo, era sicuro delle sue conquiste quanto era sicuro che avrebbe fatto capitolare anche Patricia.
Ignorava che il suo avversario fosse proprio Oliver Hutton.
Lenders guardò Ed nel letto accanto, già addormentato.
Non gli dispiaceva certo condiviedere la stanza con lui, anzi.
Erano molto amici!
Ed respirava lentamente.
Lenders sospirò leggermente.
Quello stronzo di Benjamin Price ancora una volta lo aveva battuto sul tempo.
Lui era qui a pensare alla bella Patty Gatsby, così irraggiungibile, mentre il suo fottutissimo rivale era in camera con Rebecca Baker a fare chissà quali zozzerie.
Mark strinse i pugni.
Quel bastardo era sempre un passo avanti a lui!
In tutto, sia nel calcio che nelle conquiste!
Ma lui, la tigre, avrebbe preso Patty ad ogni costo, prima che quel fottuto puttaniere ci provasse.
Tanto era vero che si chiamava Mark Lenders.
Anche nella stanza di Julian e Tom c'era fermento.
Quella era la stanza dei segreti.
-Sei davvero simpatico Tom!- rise Julian, con un sorrisone.
-Grazie! Anche tu non sei male Ross!- si grattó la testa Tommy.
Julian sorrise al compagno di stanza.
-senti, scusa se te lo dico, ma ho un poco freddo e il mio letto è così grande che potremmo starci entrambi. Se a te non da fastidio, Baker.- propose Julian che era intenzionato a diventare amico di Tom.
Tommy divenne tutto rosso.
-Non saprei Julian... magari...- sussurró Tom.
Julian, insistente e petulante, convinse alla fine Tommy a fargli compagnia, sperava infatti di confidarsi con lui entro una settimana.
Non poteva più tenere per se la sua malattia.
Tom, dal canto suo, era di colore bordó nel letto di Julian.
Sperava solo che l'affascinante giocatore non si accorgesse di ciò che succedeva al suo corpo in quel momento.
Ma sperare, spesso non è abbastanza...
Mentre anche loro due si apprestavano a riposare, nella stanza a tre c'era ancora parecchio movimento.
James continuava a chattare con Kiley, senza lasciare riposare Jason e Philip nemmeno un momento.
-cazzo James! Posa quel fottuto cellulare e vieni a letto!- lo imploró il fratello.
-si, a letto con Kiley forse...- mugugnó Philip da sotto al cuscino.
James ignoró la frecciatina e continuò a scrivere.
Alla fine sia Jason che Philip si addormentarono, sebbene a fatica, mentre James rimase in piedi pressoché tutta la notte.
L'ultima Camera era forse quella più agitata, quella sera.
Rebecca era tornata dal campo da calcio convinta di trovare Benji già addormentato, mentre il portiere era ancora li sveglio ad aspettarla.
-Benji, dovresti riposarti! Domani iniziano gli allenamenti!- lo rimproverò la manager.
Benji fece un sorrisetto strafottente.
-Ti aspettavo, Rebecca. Volevo parlare un poco- sussurrò il portiere.
Rebecca sbuffò con noia.
-Non mi piace il tuo atteggiamento strafottente, Price!- lo ammonì lei, con freddezza.
Benji rimase per qualche secondo a fissarla.
Era bellissima, così vicina, ma così irraggiungibile.
A lui piaceva parecchio già da un ben po'.
Ma lei non lo calcolava minimamente.
Lui non era abituato a non essere calcolato.
Questo lo mandava in bestia.
-buona notte, Benjamin- lo congedò Rebecca e si sdraiò nel suo letto.
Benji fece lo stesso con il suo.
A lui piaceva davvero tanto Rebecca, non tanto fisicamente quanto per il suo carattere.
Un carattere a dir poco strepitosamente attraente, con un fascino da lui considerato erotico.
Tutte le volte che lo allontanava lo facevano sentire potente.
La sua vicinanza lo eccitava, così come il suo profumo.
Ma non poteva permettere a nessuno di scoprire questo lato romantico di Benjamin Price.
Lo doveva tenere per se!

Holly e Benji: Back In FootballDove le storie prendono vita. Scoprilo ora