Con passo deciso, ansioso di rivedere il castano dalla lingua tagliente, Namjoon entrò nel salone, dicendosi che era la smania di vendetta a renderlo impaziente.
Mentre si guardava intorno cercandolo con lo sguardo, non notò come il pavimento in marmo fosse stato lavato e lucidato.
Hoseok, che fino a pochi istanti prima della sua entrata nell'attico era seduto sul divano, si alzò e gli corse incontro, ma Seokjin non si vedeva da nessuna parte.
"Dovrebbe essere lui a corrermi incontro!"
A quel pensiero una forte ondata di rabbia si infranse in lui come un'onda dell'oceano sulla spiaggia e si giurò che l'avrebbe costretto a farlo.
Poi un dubbio si fece strada nella sua mente.
"E se scappato?"
"Impossibile, c'è Kook a sorvegliarlo!"
Nonostante fosse più che sicuro che il corvino non gli avesse permesso la fuga lìansia lo divorava.
"Dov'è?" chiese a bruciapelo ad Hoseok.
"Dov'è chi?" farfugliò l'amico preso in contropiede
"Il mio fidanzato!" abbaiò Namjoon al colmo della sopportazione "Dov'è Kim Seokjin?"
Hoseok si guardò alle spalle, dove alcuni domestici stavano finendo di cambiare le tende e una seconda ondata di rabbia si infranse.
"Perchè non rispondi? Non sai dov'è Seokjin? Dove cazzo è Jungkook?"
"DOV'È?" ripeté nuovamente.
Hoseok si fece piccolo davanti al gigante grigio arrabbiato e indicando il gruppo di domestici iniziò a balbettare sconnessamente.
"È là!" riuscì a rispondere alla fine del balbettio.
Namjoon si voltò.
Uno dei ragazzi della sicurezza stava stava sorreggendo la scala sopra la quale si era arrampicato un esemplare di Seokjin donna delle pulizie che stava cambiando una tenda, mentre sua cugina Rose teneva l'ammasso di tende pulite da appendere. Jungkook invece come una bestia in agguato se ne stava in un angolo buio nascosto alla vista di chiunque.
Incuriosito si avvicinò e ciò che vide pochi istanti dopo gli fece ribollire il sangue.
Il ragazzo appoggiò una mano sul polpaccio scoperto del castano per sorreggerlo nella manovra.
"SEOKJIN!"
Il suo grido fece spaventare il nominato che per poco non cadde dalla scala finendo sul ragazzo sottostante che dopo essersi assicurato che il castano posasse entrambi i piedi a terra si dileguò alla velocità della luce.
Rose si voltò guardandolo con l'occhiata più micidiale che potesse sfoggiare mentre Seokjin sistemava le pieghe della tenda.
"Sì?" fece con calma il castano voltandosi lentamente verso di lui.
La sua calma fece inviperire maggiormente il grigio che lo fissò a occhi sbarrati.
Seokjin indossava un paio di pantaloncini, a parer suo fin troppo corti, quasi interamente coperti da una maglietta rosa che gli arrivava a metà coscia. Se non fosse stato per quella piccola bordatura nera che sbucava da sotto avrebbe potuto pensare che fosse completamente nudo.
Le guance arrossate dallo sforzo e i capelli tenuti indietro da una sorta di cerchietto esaltano la perfezione del viso, la grandezza degli occhi e la carnosità delle labbra.
Namjoon si ritrovò a deglutire il nulla.
"Cosa cazzo pensi di fare?"
"Sto rimettendo le tende pulite" rispose il castano con calma e razionalità malcelando l'ovvietà nel suo tono di voce.
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AMORE IMPOSTO [_⊙NAMJIN⊙_]
FanfictionKim Namjoon cerca vendetta su un uomo morto del quale Kim Seokjin è l'unico parente in vita.