Why?

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Oh, I hope some day I'll make it out of here
Even if it takes all night or a hundred years
Need a place to hide, but I can't find one near
Wanna feel alive, outside I can't fight my fear

Isn't it lovely, all alone?
Heart made of glass, my mind of stone
Tear me to pieces, skin to bone
Hello, welcome home

(Lovely - Billie Eilish, Khalid) 


1. Why?

Dominava il silenzio in quell'aula enorme, e raramente si poteva udire il vociare di qualcuno che bisbigliava chissà cosa. Anche diversi Heroes erano presenti quel fatidico giorno. 

Ah, gli Heroes, che esseri complicati. Persone convinte di poter salvare tutto e tutti da qualunque catastrofe, indistintamente dalla difficoltà dell'incarico in sé. 

A lei non andavano a genio quegli individui, e questo era proprio ciò che pensava di loro. In quel momento era obbligata a restare in quel luogo così monotono, circondata da gente che la giudicava solo con lo sguardo, tuttavia di mezzo a tutto questo ci era già passata. Con la differenza che però, in quel momento, il suo destino era letteralmente in bilico.

Le era stato ordinato di vestirsi con degli abiti formali, ma lei evadeva ogni singola forma di regola che potesse esistere, compresa quella, e infatti si presentò con dei vestiti del tutto casuali. Il suo sguardo intimidatorio contornava il tutto, cercava di farsi rispettare da chiunque a modo suo, anche a costo di risultare scontrosa o antipatica.

Ne è valsa la pena. 

Pensava.

«Signorina Kitsune, i suoi 3 anni in riformatorio li ha scontati, ha dove andare ora?» il giudice la guardava dritto negli occhi, come se volesse leggerle dentro, e capiva che dietro quell'armatura ricolma d'odio e astio, non c'era altro che malinconia e tristezza.

«No, non ho una casa.» nonostante l'ansia che stesse provando in quel momento, ci teneva particolarmente a tener vivo il suo atteggiamento freddo. 

«Dovremmo ricorrere ad una casa-famiglia.»

Sarò mai in grado di vivere una normale vita da adolescente?

Questa era una domanda che si poneva spesso, a cui non sapeva minimamente darsi risposta. O se l'avesse finalmente trovata, non sarebbe di certo stata positiva.

«Questa ragazza ha diritto a vivere una vita leggermente più normale, no?» qualcuno obiettò, eppure quella ragazza non conosceva nessun presente, non sapeva darsene spiegazione.

Quindi c'è davvero qualcuno che crede in me? 

«Non abbiamo a chi affidarla, e non ha parenti, come ci consiglia di fare?» il giudice dopotutto non aveva tutti i torti: Non aveva una famiglia, quindi, dove sarebbe andata?

«Potremmo optare per lasciarla in riformatorio fino ai suoi 18 anni, no?» era contrariata a tutto questo, ma doveva resistere e sopportare fino ad un probabile decreto.

«E se qualcuno si prendesse cura di lei fino ai suoi 18 anni?» avrebbe potuto essere una buona idea? Chi lo sapeva.

«Qualcuno ne sarebbe disposto?» forse una speranza c'era.

«Io non credo di potermi assumere una responsabilità così grande, potreste chiedere a qualcun altro presente in questa stanza, ad esempio l'Hero numero 2 che è abbastanza giovane.» lei vivere con un Hero? Non l'avrebbe mai sopportato probabilmente, ma non proferì parola. Se avesse solo provato ad aprir bocca, probabilmente non si sarebbe trattenuta, e sarebbe sbroccata a tal punto da sputare dell'acido al posto delle parole.

𝐌𝐲 𝐒𝐚𝐯𝐢𝐨𝐫. ᴴᵃʷᵏˢ ˣ ᴼᶜDove le storie prendono vita. Scoprilo ora