Oh, you're in my head
And I keep on forgettingOh, you're here instead
And it seems never ending(In My Head - Peter Manos)
4. Acting weird.
Lo smuoversi delle scartoffie sulla scrivania dell'eroe si poteva ben udire, ed in quel cumulo di fogli, ce n'era anche uno abbastanza importante per la ragazza: L'iscrizione della Yuuei.
Dovrei andarci? Dopotutto era una promessa.
Ci stava pensando da giorni, e voleva rivalutare bene le sue scelte, non voleva affatto pentirsene. Accanto a lei, c'era sempre stato il suo tutore, ad aiutarla nei momenti difficoltosi per quanto riguarda questa importante decisione.
«Guarda che l'ultimo anno è il più importante» lo ripeteva molto spesso, soprattutto nell'ultimo periodo, forse per mettere ansia o pressione, o almeno così credeva Kitsune.
«Proprio per questo non dovrei andare al corso per eroi, sarei molto più svantaggiata, no?» non aveva tutti i torti, sarebbe stata la più scarsa tra tutti i suoi compagni, e a lei questo non andava affatto a genio: Doveva farsi sempre valere e dimostrare di essere la migliore.
«Ed è qui che ti sbagli, ci sono io, piccola» piccola, ormai si era abituata a quel nomignolo così sdolcinato, che non le faceva nemmeno effetto, o così poteva sembrare. A quell'affermazione la bionda lo guardò con fare interrogativo, compreso uno sguardo perplesso e la fronte corrugata, che aveva intenzione di combinare?
«Ti allenerà il sottoscritto!» indicò se stesso con il pollice della mano destra, mentre l'opposta la teneva poggiata su di un fianco, assumendo un atteggiamento fiero e spavaldo.
Dopotutto ci sarà un motivo per cui viene definito il numero due.
«Prima di tutto però, ho bisogno che tu mi esponga il tuo quirk.» nonostante il quirk della ragazza fosse più che chiaro, l'eroe aveva comunque bisogno di spiegazioni molto più dettagliate, rispetto a quanto si potesse visionare.
«Come una volpe, ho tutti i sensi più sviluppati, tranne per quanto riguarda il tatto logicamente. Sono più agile e veloce rispetto alla norma, la mia coda si può allungare fino a 20 metri, ed infine dai miei polpastrelli posso fuoriuscire degli affilati artigli.»
«Dovresti anche sapere, che però, le volpi riescono anche a variare la temperatura della pelle per ridurre il flusso di sangue, e ciò significa che resistono a temperature di gran lunga elevate. Dovresti riuscirci anche tu, no?» non aveva tutti i torti, d'altronde se la ragazza possedeva effettivamente l'unicità della volpe, avrebbe dovuto essere in grado di poter riprodurre tutte le azioni di quel mammifero.
«Non ci avevo mai pensato, dovrei riuscirci.»
«Per oggi lavoreremo su questo, iniziamo tra poco.» sembrava quasi che volesse fare il duro ed usare il pugno di ferro, dato il suo tono, ma in realtà non lo era affatto.
La biondina lo seguì, essendo che la stava dirigendo verso il retro di quel mastodontico palazzo, per allenarsi liberamente a suo piacimento. Fece come ordinato, ed inaspettatamente si trovò un getto d'acqua abbastanza forte e freddo puntato contro. Riaprì gli occhi lentamente, essendo che li aveva chiusi poco prima per impedire l'accesso all'acqua, e riuscì a scrutare davanti a se stessa Hawks con una pompa d'acqua in mano. Gli rivolse uno sguardo accusatorio e perplesso, per far scaturire il perché di quell'azione.
«L'allenamento è già iniziato.»
«Ma è congelata, avvertimi.» era inizio settembre, quindi il clima era abbastanza temperato, non era né eccessivamente freddo, e nemmeno eccessivamente caldo. La ragazza stava indossando una semplice maglia bianca che poteva lasciar trasparire il suo intimo se bagnata, ed essendo che possedeva un corpo snello, ma comunque formoso, l'eroe se ne accorse molto chiaramente. I suoi occhi ricaddero proprio sul suo seno, ma evidentemente non lo fece apposta, essendo che lo rialzò immediatamente.
«Tutto ok? Sei tutto rosso in viso.» Yoko parve non capire quella situazione, ma ci arrivò solo dopo essersi accorta in che condizioni si trovasse. Si coprì istintivamente con le mani e le braccia, imprecando contro il ragazzo che aveva davanti dandogli del pervertito.
«Non l'ho fatto apposta, credimi!» stava implorando di essere perdonato, ma dopotutto aveva ragione, non l'aveva assolutamente fatto di proposito.
Ok, dopo andrò a fare una doccia fredda.
«Okay, la prossima volta allora metterò una maglia scura.»
«Tranquilla, sono io ad aver sbagliato, e mi scuso.» ella si limitò ad annuire, e ripresero l'allenamento a cui avevano dato inizio prima di quel piccolo inconveniente: La ragazza sarebbe dovuta riuscire a non sentire il freddo dell'acqua che Hawks le puntava contro, e dopo diversi tentativi, ci riuscì. Data la poca accortezza dei due, il tempo passò rapidamente, e infatti il sole non esitò a sfiorarli con quei suoi raggi ormai dorati.
«Per oggi fermiamoci qui.» si chinò per rimettere a posto la fonte di quel getto d'acqua, e si diresse verso il suo attico, seguito dalla ragazza.
Arrivati in ascensore, nessuno dei due spiccicava parola, e nonostante fosse quasi sempre stato Keigo ad iniziare una conversazione, ora anche lui si era ammutolito.
Sembra strano.
«Tutto ok?» la ragazza inclinò leggermente il capo, tenendo in viso un'espressione perplessa e la fronte corrugata, le sembrava molto più strano del solito oggi.
«O-oh, si tranquilla.» mentì spudoratamente, ma ella non si soffermò troppo sulla questione, fortunatamente per lui.
Solitamente poggiava la sua schiena al muro di quella piccola stanza metallica, distanziando però di poco le gambe, e tenendo entrambe le mani in tasca. Stavolta invece, la sua postura era eretta, e teneva una mano nell'altra, proprio davanti al suo basso ventre.
Finalmente l'ascensore arrivò all'ultimo piano, e la ragazza ebbe occasione di farsi un bagno, mentre il pennuto optò poco prima di farsi una doccia a bassa temperatura. Yoko era una a cui piaceva riflettere, mentre si godeva quella rilassante atmosfera, che veniva anche creata anche da un qualsiasi suo singolo ed insignificante movimento. Dopo aver finito, come sempre, avvolse il proprio corpo in una tovaglia. Dopodiché si diresse in camera sua, adiacente al bagno, per accaparrare degli abiti comodi.
«Hey piccola, posso entrare?» domandò l'eroe, bussando alla porta educatamente. Su questo Kitsune non aveva proprio nulla da ridire, si era sempre comportato a dovere, eccetto qualche volta in cui sperava di strapparle un sorriso scherzando, fallendo poi miseramente.
«Un attimo solo.» si infilò frettolosamente gli abiti che aveva poggiato qualche secondo prima sul letto. Si diresse per lasciar entrare il ventunenne, ma a quanto pare la voleva solo avvertire per quanto riguarda un inconveniente.
«Scusami se ti avviso così all'improvviso, ma devo urgentemente andare, torno per cena.» raramente capitava che si doveva assentare per lavoro o per varie commissioni, era passato circa un mese da quando l'aveva presa in affidamento, e faceva di tutto pur di starle accanto. Ella si limitò ad annuire, si dispiacque leggermente per quella notizia, evidentemente anche lei stava iniziando ad affezionarsi.
«Allora io vado, a dopo piccola» le lasciò un piccolo bacio sulla fronte, lo faceva spesso, e questo alla ragazza non dispiaceva affatto.
Angolo autrice.
E quindi la nostra protagonista a quanto pare andrà alla Yuuei :D
Secondo voi come la prenderanno i ragazzi della 3-A? Chissà cosa accadrà!
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𝐌𝐲 𝐒𝐚𝐯𝐢𝐨𝐫. ᴴᵃʷᵏˢ ˣ ᴼᶜ
Teen Fiction«Keigo, ora posso finalmente chiedertelo..» l'eroe aveva capito sin dal principio che la ragazza non avrebbe di certo taciuto su tale argomento, ma se ne fece una ragione promettendo di spiegarle tutto. «Si, ti ho salvato la vita.» ➳Questa storia...