Capitolo 4.

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“Ci ho pensato” esordì Louis quella mattina non appena Zayn si fu levato il casco. Dopo la classica sgommata di buongiorno all’interno del cortile della scuola.

“A cosa?” domandò l’altro spettinandosi i capelli e specchiandosi nello specchietto della moto.

Ho ripensato a quando hai scoperto che sono gay e continuavi a fissarmi, avrebbe volentieri risposto Louis ma evitò schiarendosi  la voce: “Abbiamo fatto tanti passi avanti, no?” disse infatti.

L’espressione perplessa dell’amico lo convinse a continuare: “tu ti sei iscritto di nuovo a scuola, io sto cercando di non farmi bocciare anche quest’anno...” disse ed evitò di dar peso al sorrisetto di Zayn sull’ultima frase.

“...continuiamo con i servizi sociali e abbiamo smesso con quella robaccia” continuò Louis “quindi... credevo che forse potremmo anche chiedere ad Harry Styles qual è il suo problema senza stare a scervellarci”

Di nuovo. Zayn alzò gli al cielo e davvero non aveva voglia di continuare quella conversazione, per questo: “Di nuovo questa storia?” domandò scendendo dalla moto e prendendo lo zaino.

“Si, di nuovo. Voglio sapere perché mi ha salutato e...”

“Perché sa di averci in pugno e si diverte...” rispose per la centesima volta Zayn avviandosi alla scuola.

“Ma non è vero... voglio dire, ok... lui sapeva della droga perché Stan glielo ha detto ma non ci hai mai denunciati”

“No, perché lo hai fatto prima tu” sibilò Zayn senza voltarsi.

Louis si fermò un attimo, prese fiato e poi tornò a seguirlo: “per quanto tempo mi lancerai queste frecciatine?”

“E tu per quanto tempo continuerai a pensare ad Harry Styles?”

“Non penso a lui” iniziò Louis prendendolo per un braccio “penso al perché non ci abbia mai denunciato... sono passati quasi sette mesi da quel giorno nel bagno e...”.

Zayn si irrigidì all’istante. Gli occhi puntati sulle proprie scarpe.

“...e noi in carcere non ci siamo finiti... noi risultiamo a conoscenza dei traffici di Alex” continuò Louis recitando quanto scritto sul verbale di accusa “e non complici... ci hanno messo ai lavori socialmente utili ma non in carcere... eppure Harry e Gemma lo sanno, no? Stan lo ha detto ad Harry...quindi perché non ci ha denunciato?”

 Zayn si voltò a guardarlo: “io non voglio parlare di questo, ok? Abbiamo fatto passi avanti, perché vuoi farne indietro?”

Louis lo lasciò andare: “Ma perché c’è qualcosa che non va... cazzo”

“Certo che c’è... come ti ho detto Harry ci ha in pugno, potrebbe denunciarci anche domani, lui lo sa che non eravamo solo a conoscenza...lui lo sa perché Stan glielo ha detto”

“Ecco... e se Stan non lo avesse fatto?” domandò Louis incrociando le braccia al petto.

“Ma che dici? Josh l’ha sentito parlare con qualcuno nei bagni...uno di quei due coglioni con cui gira probabilmente. Louis cristo, finiscila”

“No... no... voglio sapere cosa sa e cosa non sa Harry Styles!!!”

Zayn prese Louis per un braccio e lo trascinò di nuovo verso il parcheggio: “Lou, piantala”

“È stato lui ad iniziare Zayn, è chiaro che voglia parlarci o qualcosa di simile... ci ha salutato, lo hai visto anche tu”

“Ha salutato te” precisò Zayn

Un gettone e tredici minutiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora