Capitolo 16.

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"Torna indietro. Ora" disse Louis lasciando il borsone per terra. Quando era andato da Stan aveva portato con sè solo un paio di cose. Chi avrebbe detto che...

"Ormai è troppo tardi" rispose Harry alzando le spalle mentre la porta di casa di Josh si apriva.

Il ragazzo guardò prima Louis poi il più piccolo: "... cosa diavolo?".

"Possiamo entrare?" chiese Louis.



Il divano di casa di Josh era piuttosto comodo stava constatando Harry muovendocisi sopra con qualche saltello.

"Spiegami cosa sta accadendo" chiese il padrone di casa "...e che cavolo ci fai in giro con Harry Styles".

Il più piccolo alzò la sguardo sugli altri due.

"Oh è... il mio ragazzo..." sorrise Louis guardandolo.

Josh spalancò gli occhi: "Sei gay?".

"Esatto. E abbiamo bisogno di ospitalità per qualche notte... una sola probabilmente perché già domani sicuro la polizia sarà qui".

"La polizia?"

"Esatto. Aspettiamo anche Liam e Zayn... e Gemma e poi scappiamo da qualche parte".

"Zayn e..." Josh tossicchiò confuso mentre Harry: "E Stan forse" aggiungeva.

"Oh sì, Stan" disse Louis.

"Stan?" domandò Josh "Quello Stan?"

"Lui" dissero in coro gli altri due.

"No... io non sto capendo...".

"È tutto quello che ho da dirti però. Fidati. Meno ne sai e meglio è. Una notte sola Josh... una soltanto. Ti prego".

"Lou... non posso... voglio dire..."

"La polizia non ci sta cercando forse... è solo che... Max sta cercando di incastrare me e Zayn".

"Max chi?".

"Quello che sta con Gemma... ma tu eri già fuori da scuola, non li hai visti insieme".

"Gemma sua sorella?" chiese Josh indicando Harry "Aspetta... ma tu non eri gay. L'hai pure baciata".

"Tu hai baciato chi?" chiese il più piccolo scattando in piedi.

"Harry tesoro non è il momento".

"Il momento per dirmi che ti sei fatto mia sorella?"

"Harry ho detto che non è il momento. Smettila" concluse Louis trascinando di nuovo il più piccolo sul divano.

"Josh, una notte sola, per piacere".

"In camere separate" biascicò Harry mentre Louis lo guardava con sguardo esasperato.

"Lou... non puoi chiedermelo. Non so nemmeno perché scappate e se è per quello che penso... non voglio. E pensavo avessi smesso".

"Ho smesso infatti. Sono pulito. Ma Max vuole incastrarci. Te l'ho detto".

"No lou... davvero, non posso... e non sono nemmeno a casa stanotte, devo andare da amici e..."

"Magnifico. Ancora meglio. Stiamo a casa tua e ce ne andiamo domattina. Tu non c'entrerai nulla. Se mai la polizia controllasse tutti gli amici che ho e venisse qui dirò che tu non ne sapevi nulla. Ti prego".

Un gettone e tredici minutiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora