POV NARRATORE
Narratore: Era una giornata di Primavera come tante altre a casa Hinata, il sole fuori splendeva, gli uccellini cinguettavano allegramente e il Serg-
Natsumi: "BRUTTO RANOCCHIO, COSA HAI COMBINATO?! SE TI PRENDO SEI FINITO!!!" Disse la rossa arrabbiata.
Narratore: "Stavo dicendo... e il Sergente Keroro mi correggo, le sta per prendere di Santa ragione da Natsumi, meglio che tolgo il disturbo prima che se la prenda pure con me!"
Keroro: "Non lo ho fatto apposta Lady Natsumi!!! Ti chiedo Perdono, Perdono, Perdonoo" rispose quest'ultimo correndo nei lunghi corridoi della casa.
Natsumi: "Non me ne frega un bel niente delle tue scuse, per punizione pulirai la casa per un mese intero e non voglio lamentele"
Disse nel susseguirsi urlando, attirando l'attenzione del fratello Fuyuki sceso da poco dalle scale per vedere la situazione tra la sorella e la rana aliena spaventata in lacrime.
Keroro: "MISTER FUYUKI, PERCHÉ TUA SORELLA È SEMPRE ARRABBIATA CON ME?!" Disse la ranocchia non sapendo più
Dove aggrapparsi in quella situazione tragica catapultandosi tra le braccia del ragazzo, aggrappandosi poi stretto per la maglietta, come se fosse il suo unico punto di riferimento in quel momento.
Natsumi: "Fuyuki, quella stupida Rana ha rotto ancora la mia tazza preferita e sono più che sicura che lo abbia fatto apposta!!" disse lei arrabbiata continuando a fissare l'alieno verde spaventato del gesto della rossa ancora molto arrabbiata.
Keroro: "Non lo ho fatto di proposito!! Come te lo devo dire, almeno tu mi credi mister Fuyuki?!" ripetè quest'ultimo implorante e stavolta con lo sguardo fisso negli occhi della giovane ragazza intenta a sentire la opinione del fratello abbastanza interdetto sul da farsi.
Fuyuki: "Sergente dovresti stare più attento, e tu sorellona non dovresti sempre arrabbiarti così tanto con lui solo perché è un invasore."
Natsumi: "Fuyuki... lo stai difendendo?!"
Disse lei osservando attentamente il fratello con la bocca socchiusa.
Fuyuki: "Non sto dicendo questo Natsumi."
Natsumi: "A me sembra invece questo quello che volevi farmi capire."
Rispose poi lei con sguardo assente salendo le scale con insistenza andando nella sua stanza chiudendo la porta violentemente facendo cadere il cartellino con su scritto il suo numero "723" attaccato in cima.
Questo era il codice di Natsumi Hinata, la prima difesa di Pekopon così definita da quelle rane aliene, una ragazza di 17 anni con la passione per gli sport e la potenza di una guerriera.
In quel momento la rossa si diresse velocemente verso il letto mettendosi distesa a guardare il soffitto bianco in silenzio con occhi assenti a ogni altra forma di vita presente lì insieme a lei, l'unica cosa che la fece risvegliare da quel trans, era un odore famigliare, proveniente dal suo giardino e che sapeva benissimo da chi poteva essere stato causato.
Natsumi:"Patate dolci....Scommetto che è Giroro" disse in un sussurro, quasi come un pensiero uscito di spontanea volontà, infatti appena si rese conto di averlo detto, inizió a sbattere più volte le palpebre quasi incredula di ciò che aveva appena formulato la sua bocca.
In quel momento cercó di cambiare pensieri e così fu, anche se difficile con quell'odore di patate dolci che girava per la stanza.
Pensó a lungo alle parole del fratello, a volte sapeva di essere troppo impulsiva, severa e soprattutto orgogliosa ma questo a lei la rendeva fiera, la rendeva una guerriera e una combattente proprio come suo padre, molto spesso pensava a lui e al tempo che passava lontano da casa per colpa del lavoro, si chiedeva se stava bene e cosa stesse facendo in quel preciso istante lontano dalla sua famiglia.
Avrebbe tanto desiderato averlo a casa insieme a sua madre così che sarebbero stati una famiglia unita e avrebbero potuto trascorrere del tempo insieme senza problemi di distanza.
Mentre era in balia dei suoi pensieri una calda lacrima passó nel viso pensieroso e stanco della giovane che la portó a risvegliarsi da tutti quei pensieri non molto lucidi che ogni volta sapevano farla diventare una ragazza debole.
Velocemente si asciugó la lacrima pensando subito in positivo, ponendo un sorriso vittorioso purché arrivi il momento che lui ritorni a casa da loro...
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Ready to fight? 🪐⚔️❤️
Fanfic"Sei un angelo?" Chiese il bambino avvicinandosi alla ragazza. "No piccolo..gli angeli si trovano nel cielo a proteggerci.." rispose lei chinandosi a guardarlo dolcemente indicando le nuvole che alla vista del piccolo somigliavano a zucchero filato...