POV HINATA FAMILY
Fuyuki: "NATSUMI, CAPORALE STATE BENE?!" Disse il ragazzo seguito dal resto del gruppo andando nel giardino sul retro dalla parte del bagno andando verso la sorella per abbracciarla.
Angol Mois: "Natsumi!!!" Disse anche la biondina sorridendole.
Momoka: "Oddio..state bene, siamo stati tutti quanti in pensiero per voi" Disse pure la ragazza dai capelli turchesi guardando seria l'amica.
Natsumi: "Siamo qui Fuyuki, stiamo bene ragazzi avevate dubbi?" Rispose la rossa sorridente alla vista del fratello che aveva iniziato a piangere nelle braccia della sorella "viva e vegeta".
Keroro: "Lady Natsumi, che bello rivederti!" Disse pure il ranocchio verde correndole incontro abbracciandola forte cosa che la stupì ricevendo poco dopo un occhiataccia di fuoco dal caporale che lo portò subito a mollare l'abbraccio.
Natsumi: "Certo che sto bene brutto ranocchio, non ti preoccupare... Approposito eccolo qui il vostro ricercato commilitone scomparso!" Rispose lei sorridendo divertita e stupita dal gesto del ranocchio verde per poi puntare un dito verso il ranocchio rosso che era diventato leggermente rossastro dalle attenzioni che la ragazza li stesse ponendo in quel momento.
Keroro: "Giroro... dove cavolo sei stato?!" Disse il ranocchio verde guardando il suo commilitone con un mix di emozioni.
In quel momento si sentirono dei passi venire verso di loro cosa che fece allarmare tutti i presenti tranne per il ranocchio rosso che non ne sapeva un granché della situazione.
Tamama: "Sergente!! Sono tornato! Ho preso il modellino che desiderava tanto, lo ho trovato poco fa.. i negozi stavano per chiudere e così-NATSUMI, GIRORO!" Disse la ranocchia più giovane del plotone sorridente mentre tra le mani teneva una grande busta di cartone con dentro contenente un altro dei robot preferiti da montare del suo sergente.
Keroro: "SIII, L'ULTIMO MODELLINO USCITO SOLTANTO UNA SETTIMANA FA DI ZETA ZETA DONGUL È MIO!" Disse la ranocchia verde prendendo tra le mani la busta con il modellino iniziando a sbavare alla vista della scatola che conteneva uno dei suoi "beni più preziosi."
Fuyuki: "É il solito... potrebbe anche succedere la fine del mondo ma a lui basta la incolumità dei suoi modellini." Disse il ragazzo sempre più stupito per quella situazione.
Momoka: "Che cosa possiamo farci?" disse la ragazza anche lei leggermente scioccata dall'affermazione dell'amico.
Angol Mois: "Un bel niente.. ma Ser Keroro resterà sempre il migliore!" Disse pure la biondina con il solito sguardo che poteva sciogliere pure un ghiacciaio.
Nel frattempo di ciò Tamama leggermente infastidito dalla bionda era corso verso Natsumi per assicurarsi come stasse per poi fare lo stesso con il caporale che però al contrario della rossa era rimasto composto tutto il tempo con lo sguardo verso il basso.
In quel momento si sentí la porta finestra aprirsi cosa che fece gelare il sangue a tutti i presenti avendo capito cosa stesse per succedere.
Akina: "Finalnente sei tornata.." disse la donna anziana sorridente guardando attentamente la rossa.
Natsumi: "Scusa il ritardo nonna, avevo un impegno" rispose la ragazza guardandola con sguardo scusante.
Akina: "E il vestito bagnato?" Disse la donna alzando un sopracciglio di disaccordo.
Natsumi: "Questo? Bhe.. per sbaglio io-" disse la ragazza iniziando a balbettare venendo interrotta subito dopo dalla risata della donna.
Akina: "Na-chan, non raccontarmi le bugie.. sei pessima! Ti conviene farti una bella doccia, tra poco è pronta la cena dirò io ad Aki che sei corsa a fare un bagno caldo!" Disse la donna facendo l'occhiolino alla ranocchia rossa e alla nipote per poi far segno a tutti di rientrare.
Velocemente la ragazza corse in direzione del bagno iniziando a riempire la vasca d'acqua calda per poi chiudere la porta a chiave ed iniziare a spogliarsi finendo poi a sciogliersi i codini.
Quando la vasca fu finalmente piena entrò immergendosi in quel paradiso quasi magico, l'acqua era calda al punto giusto e ogni suo minimo muscolo stava iniziando a rilassarsi, si sentiva quasi sciogliere.
Il bagno era uno degli unici momenti dove poteva pensare e esprimere se stessa in piena tranquillità senza che qualche brutto ranocchio venisse a romperle le scatole....però doveva ammettere che da quando era arrivata sua nonna si sentiva molto più libera e leggera, come se qualcuno avesse fatto carico di tutta la sua spossatezza e gli e la avesse presa per un tempo necessario.
Eppure si sentiva confusa, le sue spossatezze potrebbero essere state svanite per qualche ora o meglio per qualche periodo... ma sapeva bene che questo non era il miglior modo per sfuggire ai problemi, lei non era mai stata una persona che aveva lasciato qualcosa indietro anzi.. qualsiasi cosa che c'era da fare lei lo avrebbe fatto pur di togliersi quei pensieri fuori dal comune.
Era sempre stata una guerriera, lo sapeva meglio di chiunque altro come suo padre... e allora perché si sentiva così debole? Perché si sentiva non in grado di affrontare questa missione di sè stessa da sola? Perché si sentiva divisa a metà?! Per quale cavolo di motivo si sentiva così strana?!.
Dopo aver formulato ciò la ragazza prese lo shampoo mettendone un minimo nel palmo della mano e iniziò pian piano a passarseli nella cute mentre ogni tanto dalla testa iniziavano a formarsi delle bolle di sapone che la rossa soffiava iniziando a farle volare e raggiungere la altezza della piccola finestra aperta per far passare il vapore che rendeva la stanza una piscina termale.
La vista di quelle bolle le fecero ricordare la sua infanzia.. ogni bolla rappresentava un ricordo, un ricordo mai scomparso nella sua mente ma sopratutto nei suoi occhi color nocciola che ad ognuno di questi momenti iniziavano a far scorrere nitide e calde lacrime che finivano nell'acqua calda mischiata con il prodotto.
Non doveva piangere.. lo sapeva bene... e allora perché lo stava facendo?! Per quale motivo ti sentiva così male.... quasi sul punto di piangere ogni volta che pensava a lui?! Per anni e anni aveva sopportato tutto quel dolore senza suo padre... ma ogni volta che era finalmente sola i ricordi iniziavano a sfiorare piangeva come una bambina che aveva perso la mamma al supermercato.
Si chiedeva invano quando suo padre sarebbe tornato a casa.. solitamente in primavera suo padre ritornava a casa mandando delle lettere per avvertire del suo arrivo ma stranamente non aveva ricevuto nulla un po' come gli altri anni passati quindi pensò che comunque il lavoro in giro per il mondo lo rese semplicemente impegnato e che non ebbe il tempo di passarlo insieme alla sua famiglia.
Non sapeva darsi una spiegazione più plausibile di quella così decise di pensare ad altro.
La sua mente la trasportò nella giornata passata il giorno prima insieme alla ninja.
Si erano divertite un mondo a girare per i negozi del centro anche se ogni tanto quella ragazza portava con se le sue abitudini da ninja in un ambiente dove solitamente non era molto "ben vista" la cosa.. ma questo non le dispiaceva sotto sotto, dopotutto era questo che faceva rendere la sua migliore amica Più unica che rara.
Ammetteva che Koyuki fosse un po' strana, aveva un carattere molto vivace e giocoso ma allo stesso tempo timido e un animo puro e sincero e questo di lei era la cosa che apprezzava di più.. anche se non sembrava erano veramente 2 ragazze molto simili e tra di loro c'era una certa rivalità/testa che le rendevano ancora più unite sopratutto nella lotta.
Un po' le dispiacque che la sua migliore amica quest'oggi non fosse venuta a vedere le sue condizioni ma da quello che aveva capito si sentiva altamente in colpa per quello che le era successo, domani le avrebbe parlato a scuola, aveva deciso!
Mentre la rossa era persa tra le sue idee qualcuno iniziò a battere alla porta del bagno risvegliandola da quel pensare.
Aki: "Cara, la cena è quasi pronta, stiamo aspettando soltanto te, ti ho portato dei vestiti puliti e in caso ti ho lasciato le ciabatte che te le sei dimenticate" disse la donna dal bagno in modo dolce dirigendosi poi in cucina dal resto gruppo.
Natsumi: "Arrivo mamma, scusami comunque!" Disse la ragazza iniziando subito dopo a sciacquarsi con il soffione della doccia togliendo lo shampoo sul corpo e sui capelli per poi uscire velocemente e iniziare ad alzare il tappo per far scendere l'acqua calda mischiata con l'odore di vaniglia che emanava lo shampoo.
Velocemente prese un asciugamano iniziando in fretta e fuori ad asciugarsi e subito dopo vestirsi mettendosi le solite ciabattine rosa portate poco prima dalla madre.
La madre le aveva portato dei pantaloncini bianchi della tuta accompagnati con una maglietta a maniche corte bianca e nera con il simbolo dell'adidas.
Narratore: "Gentile la madre!" Disse il narratore però non ricevendo risposta dalla rossa.
I capelli decise di lasciarli sciolti iniziando con una spazzola a pettinarli e dopo cena gli avrebbe asciugati con il phon.
Appena la rossa aprì leggermente la porta del bagno un odore di spezie le invaghì le narici spingendola ad avvicinarsi sempre di più a quell'odore per lei quasi paradisiaco.
Quando arrivò in salone vide tutti a tavola compresa Momoka insieme a Tamama notando subito dopo un posto libero affianco al posto del ranocchio rosso che sembrava non essersi accorto dell'arrivo della rossa.
Erano tutti così felici.. le sembrava veramente di far parte di una famiglia, si sentiva amata anche se mancava soltanto lui a casa per sentirsi finalmente completa.. mancava soltanto papà.
Lentamente la ragazza si avvicinò al gruppo di terrestri e ranocchi attirando l'attenzione dei presenti per poi sedersi vicino al ranocchio rosso che dopo essersi accorto della sua presenza iniziò a diventare più rosso del normale.
Natsumi: "Quando e cosa si mangia?! Ho una fame" Disse la ragazza guardando incuriosita la madre con occhio attento.
Aki: "Ora vedrai!" Rispose la donna ponendo il ramen ad ognuno dei presenti iniziando dall'anziana.
Keroro: "BUON APPETITO A TUTTI!" Disse la ranocchia verde osservando i presenti che stavano pian piano iniziando ad aspettare il loro piatto.
STAI LEGGENDO
Ready to fight? 🪐⚔️❤️
Fanfic"Sei un angelo?" Chiese il bambino avvicinandosi alla ragazza. "No piccolo..gli angeli si trovano nel cielo a proteggerci.." rispose lei chinandosi a guardarlo dolcemente indicando le nuvole che alla vista del piccolo somigliavano a zucchero filato...