44. Sto qui

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ELIZABETH'S POV
Appena misi giù il telefono realizzai cosa mi ha appena detto Jackson: Payton sta male,no non può stare male lui deve stare bene; devo andare lì per forza.

Mi alzai velocemente,misi i primi pantaloni della tuta che trovai nell'armadio,lasciai una maglia a maniche corte lunga,legai i capelli,
presi il telefono ed uscì dalla stanza; cazzo le scarpe.

Rientrai,misi le scarpe e raggiunsi la stanza di mio fratello; cominciai a bussare finché dopo due minuti mi venne ad aprire con l'aria assonnata,mi sa che l'ho svegliato.
-Jaden dobbiamo andare in ospedale-
Lui subito si riprese e mi guardò.
-cos'hai?-
-no io niente..Jackson,Payton loro..un incidente e lui sta male..Jad ti prego vieni-
-arrivo subito,comincia a scendere-

Io scesi velocemente le scale,uscì di casa e andai davanti all'auto di mio fratello; penso di non avere nemmeno la forza di piangere in questo momento.

Dopo poco arrivò Jaden,aprì l'auto e non mi diede quasi tempo di chiudere la portiera che era già partito: si vede che è preoccupato pure lui.

Io sto dondolando la mia gamba su e giù mentre Jaden ha la presa strettissima sul volante,entrambi abbiamo gli occhi lucidi e nessuno sta parlando,meglio così.

Dopo dieci minuti più o meno arrivammo in ospedale,Jaden parcheggiò abbastanza a caso e poi uscimmo dall'auto entrando subito dopo nella struttura sotto lo sguardo di tutti.
-Moormeier..Payton Moormeier-

La signora guardò qualcosa sul computer e poi mi rispose.
-ora è in sala operatoria ma poi andrà nella 115-
-grazie mille-

Corsi per tutto il corridoio finché non vidi un ragazzo seduto davanti ad una stanza; dopo poco lo riconobbi: è Jackson.
-Jack-
Lui si girò e ha un'aria distrutta: ha alcuni
graffi sulle guance e il braccio destro è ingessato.
-Eli..oddio mi dispiace-

Io gli andai incontro e lo abbracciai,entrambi scoppiammo a piangere ma ora non mi importa,ho solo bisogno di vedere Payton e di sentire la sua voce che mi dice che sta bene,
chiedo troppo?
-scusami Eli ti prego perdonami-
Mi staccai da lui e scossi la testa.
-calmati Jack,non è colpa tua-
-si invece,sono un coglione e dovrei esserci io in quella sala operatoria non lui,cazzo vorrei esserci io-

Lo abbracciai di nuovo e gli accarezzai la schiena; non so cosa sia successo e non mi interessa adesso,penso di aver bisogno solamente di abbracciare qualcuno.

-da quanto è dentro?- Jaden interruppe il momento: ha una voce debole pure lui,non l'ho quasi mai sentito così.

Jackson sciolse l'abbraccio e rispose a mio fratello.
-dieci minuti più o meno,non mi hanno detto niente però-
Io annuì e mi sedetti davanti a loro; le mie gambe stanno cedendo al solo pensiero di Payton steso lì con dei dottori che provano a salvargli la vita.

Passò un'ora e la situazione è sempre questa: io Jackson e Jaden seduti davanti ad una stanza vuota senza aver detto una parola.
-io devo sapere come sta però- Jackson si alzò
dal suo posto e fermò un dottore.
-mi scusi,Moormeier è ancora in sala operatoria?-
-non è un mio paziente ma può chiedere a quel dottore in fondo alla sala,dovrebbe saperne qualcosa-
Jackson sorrise e il dottore se ne andò.
-vuoi venire?-
Io scossi la testa e spostai la sguardo in basso;
penso che le lacrime stiano continuando ad uscire ma ormai non ci faccio nemmeno più caso.

-vedrai che andrà tutto bene- Jaden mi mise una mano intorno alle spalle ma io mi tolsi bruscamente; non so perché ma non credo mai a queste frasi: è ovvio che una persona te lo dica,mica può dirti "guarda secondo me morirà" cioè non ha senso.
-lasciami stare Jad ti prego-
Mi dispiace essere così con lui ma quando sono preoccupata o triste sono sempre scorbutica,
non so perché.

perché ti amo? | payton moormeierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora