37. Trasferimento

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ELIZABETH'S POV
Andai alla porta ma quando l'aprì mi trovai davanti lui.
-ehm..ciao-
Lui non cambiò minimamente espressione e guardò dietro di me.
-se cerchi Jaden non c'è,è a Los Angeles-
-no in realtà volevo parlare con te,posso?-
Io mi misi da un lato della porta e gli feci segno di entrare.
-prego-

Lui entrò e si sedette subito sul divano,come se fosse casa sua proprio.
-a cosa devo il piacere?-
Lui mi guardò e scosse la testa per poi farmi segno con la mano di sedermi di fianco a lui,io lo feci e continuai a guardarlo.

-ti piace raccontare la nostra storia a chiunque?-
-scusami?-
Lui si girò verso di me e continuò.
-so che Katelyn è venuta qui ieri-
-io..io non so chi sia questa,perché dovrebbe?-
Lui rise leggermente e tolse lo sguardo da me.
-Lily ti conosco,so che stai mentendo-
Io sbuffai e mi sdraiai a pancia in su sul divano.
-okey e quindi?-
-beh non mi piace che tu vada a raccontare gli affari nostri al primo che passa-

Mi tirai di nuovo su e tornai a guardarlo negli occhi.
-lei è la tua quasi ragazza,penso che avesse il diritto di sapere qualcosa in più su di te-
Lui abbassò lo sguardo e sospirò leggermente per poi rispondermi.
-io l'ho lasciata-

Ecco che la rabbia sparì di colpo,quindi è colpa mia?
-oddio Payt mi dispiace tantissimo,credimi non volevo-
Lui si girò verso di me facendo un piccolo sorriso e scosse la testa.
-non è colpa tua,la dovevo lasciare tempo fa,
questo mi ha solo dato la conferma di quello che pensavo-
-e cosa pensavi?-
Lui si girò verso di me tenendo un piccolo sorriso.
-che non era quella giusta-
-quindi non hai ancora trovato quella giusta?-
-invece penso di sì-

Io scossi la testa e mi alzai dal divano guardandolo sorridendo.
-allora alza il culo dal mio divano e vai da lei- Lui si alzò e sorrise.
-ci sono già-
Il mio sorriso sparì immediatamente.

Questo non me lo aspettavo,devo ammetterlo.

Lui si avvicinò a me,stava per far attaccare le nostre labbra quando mi spostai: non so se ho fatto la cosa giusta.
-scusa,scusami davvero-
Lui si spostò da me e sorrise.
-tranquilla,ho sbagliato io- prese la giacca che aveva posato sul divano e poi mi raggiunse
di nuovo sorridendo.
-ora vado,scusami davvero-
Si girò ma io presi un bel respiro e superai il mio orgoglio.

Lo presi per il polso e lo feci girare verso di me.
-io dovrei cucinare e siccome non vorrei far andare a fuoco la cucina,ti va di restare qui?- Lui sorrise e annuì.
-così la facciamo andare a fuoco in due-
Io risi e annuì a mia volta,lui posò di nuovo la sua giacca sul divano e poi sfregò le mani tra loro.
-mettiamoci all'opera-

Io risi e annuì,lui mi prese per mano e mi trascinò in cucina; la sua stretta mi ha fatto venire un brivido su tutta la schiena,possibile che mi faccia ancora questo effetto?

Cominciammo a fare una torta,non so bene perché però è divertente: ci siamo sporcati un sacco però abbiamo già messo a posto tutto
anche perché se no John mi ammazzerebbe.

Ora io sono seduta sul tavolo in cucina mentre guardo Payton assaggiare la pasta: è perfetto,
è davvero perfetto.
-comunque a me non piace raccontare la nostra storia,non l'ho mai fatto e a Katelyn ne ho detto solo una parte-
Lui si girò verso di me con ancora uno spaghetto in bocca ma sorridendo.
-fa niente-
-no invece volevo dirti che mi dispiace di averlo fatto e non vorrei che tu pensassi che non ci dia più peso oppure che non soffro quando ci penso,tutto qui-
Lui mi si avvicinò e mi mise entrambe le mani sulle spalle.
-stai tranquilla okey? D'ora in poi non pensiamoci più anzi,ricominciamo tutto da capo? Come amici ovviamente-

Io sorrisi e annuì,anche lui sorrise e mi abbracciò,io ricambiai subito e lui mi diede un bacio sulla testa prima di staccarsi.

-ora devo tornare ai fornelli perché se no saltiamo per aria-
Io risi e annuì,anche lui sorrise e poi tornò ad assaggiare la pasta; non è possibile,seriamente l'ho perdonato? Beh forse sei mesi sono bastati e poi siamo amici,niente di più giusto?

perché ti amo? | payton moormeierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora