𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 𝟷

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Eddie POV:

Ce l'avevamo finalmente fatta, l'avevamo sconfitto, io l'avevo sconfitto, avevo finalmente sconfitto Pennywise.

Presi frettolosamente il mio inalatore in mano, l'asma si stava facendo sentire più che mai

feci un tiro,

ancora mezzo paralizzato. Non riuscivo a muovermi, riuscivo a malapena a respirare.

feci un altro tiro

"ok questo è l'ultimo" pensai tra me e me avvicinando per la terza volta l'inalatore vicino alla mia bocca.
Non mi bastava, i miei polmoni si stavano contorcendo in cerca d'aria. ero circondato da una confusione impressionante eppure mi sembrava di trovarmi in una bolla d'aria dispersa nelle profondità dell'oceano.

dovevo fare un altro tiro.

le parole del medico fecero capolino nella mia mente:

<< Massimo 3 respiri all'inalatore nell'arco di cinque minuti, a meno che la situazione non sia critica >>

La situazione era critica? Non feci in tempo a pensare alla risposta che stavo già facendo un altro tiro.

Le spalle mi si rilassarono e con loro anche il resto del corpo...mi sentii rilassato...molto rilassato...troppo rilassato.
Sentivo la testa gonfiarsi, come se volesse esplodere da un momento all'altro. Le mie palpebre si facevano sempre più pesanti, il mio sguardo sempre più appannato e assente. Tutto ciò che vedevo era incerto, forse inesistente. Tutto intorno a me iniziò a crollare, o forse ero io che stavo crollando.
Sentii una voce lontana, come proveniente da chissà quanti chilometri di distanza, ma non credo distasse più di mezzo metro da me <<Eddie, Eddie>> doveva essere Richie, o Stan, avevo le idee troppo confuse in quel momento. Aprii la bocca, volevo chiedere cosa stesse succedendo ma dalla mia gola non uscì che un flebile gemito.
Avevo bisogno dell'inalatore.
Cercai di alzare il braccio per portarmelo alla bocca ma non ne avevo la forza...l'inalatore mi cadde di mano, provocando un tonfo che risuonò nella mia testa. A quel punto anche le mie gambe cedettero del tutto, e il buio più totale mi circondò.

***
Aprii lentamente gli occhi. Era tutto così sfocato, tutto così bianco, tutto così fottutamente bianco. Dove cazzo ero finito? Forse in paradiso, sempre se esisteva veramente un posto così, un posto abitato da angeli celesti, un posto dove regnava amore e felicità. sempre se la vita oltre terrena non era solo una strana congettura inventata dall'uomo per consolarsi che anche dopo la morte si potrebbe trovare la pace.
Aprii gli occhi...e lo vidi, avrei potuto quasi scambiarlo per un angelo, con quei suoi enormi occhialoni che gli mettevano in risalto gli occhi nei quali amavo perdermi, che con la luce biancastra dell'ospedale sembravano quasi color miele. La sua voce mi fece distrarre da questi pensieri.
<<Eddie, oddio Eddie sei sveglio>> poi si girò indietro, verso mia madre, e le disse <<Signora K, suo figlio, suo figlio>> fece una piccola pausa, presumo che gli si fosse seccata la gola <<Suo figlio ha aperto gli occhi>> esclamò poi tutto d'un fiato. Mia madre si precipitò su di me.
<<Oddio pisellino mio, sei sveglio. Non puoi capire la paura che mi hai fatto prendere, non farlo mai più, ok?>> poi mi diede uno dei suoi enormi baci sulla guancia. Come ero finito in ospedale? Chi mi ci aveva portato?
<<Cosa è successo?>> sussurrai con la poca voce che avevo in gola, mezzo stordito
<<Eddie, ora è meglio se riposi un po'. Avremo tutto il tempo di spiegarti>> disse Richie premuroso. Era difficile mettere Richie e premuroso nella stessa frase, ma questa volta lo era stato davvero, aveva abbandonato il suo tono da menefreghista e aveva dimostrato che per lui valevo qualcosa. Amavo questa parte di lui. Amavo lui. Ma all'ora ancora non lo avevo capito.

Richie POV:
Eddie era stato su quel letto d'ospedale per giorni. non so dire esattamente quanti.
dieci? trenta? quaranta? il tempo trascorreva lentamente e i minuti sembravano interminabili. i giorni più lunghi della mia vita, durante i quali non chiusi occhio: come potevo addormentarmi con la consapevolezza che svegliandomi il mio migliore amico potesse non essere in vita? Semplicemente non potevo.
Dopo che lui si riaddormentò corsi a chiamare gli altri del gruppo per dare loro la notizia dal telefono dell'ospedale. Mi risposero tutti in tono preoccupato dicendo frasi fatte del tipo "mi dispiace tanto" "speriamo si riprenda presto" e cazzate varie.
Poi andai a sedermi nella sala d'aspetto, non volevo essere d'intralcio alla signora K, e il sonno ebbe il sopravvento su di me. Mi svegliai sentendomi scuotere la spalla <<Richie, Richie, svegliati - era proprio la signora K - Eddie ha chiesto espressamente di te>> mi alzai di scatto, cosa dalla quale mi pentii subito dato che mi iniziò a girare talmente forte la testa e la mia vista diventò a macchie che fui costretto a risedermi subito.
<<Tutto okay?>> mi chiese leggermente preoccupata la mamma di Eddie, si preoccupava sempre per ogni singola cosa
<<Si si, mi sono solo alzato troppo velocemente>> risposi rialzandomi, questa volta con più calma.
Arrivato nella stanza di Eddie, vedendolo lì, attaccato a dei fili su un letto d'ospedale mi venne una tale tenerezza che corsi ad abbracciarlo.
Come mi staccai vidi sulle sue labbra un leggero sorriso
<<Perchè tutta questa dolcezza, Tozier?>> mi chiese lui assonnato
<<Farmi tua madre mi rende più sensibile e dolce>> non potevo dimostrare di essere davvero affezionato a lui, non io, Richie Tozier.
<<Ah okay, adesso ti riconosco>> esclamò lui alzando gli occhi al cielo con un espressione divertita in viso. Che carino che era Eddie, aveva un accenno di doppio mento, tenendo la testa piegata sul cuscino.
Ci fu qualche attimo di silenzio in cui i nostri sguardi si incontrarono per poi non riuscirsi più a distogliere l'uno dall'altro.
Le nostre labbra erano come magnetiche, ci stavamo avvicinando sempre di più, i nostri nasi erano sul punto di sfiorarsi, i nostri respiri andavano ormai all'unisono, Eddie mi posò una mano sui riccioli corvini. Al suo tocco quasi sobbalzai. ne approfittai per avvicinarmi un po' di più, le nostre labbra stavano per toccarsi...<<Amore della mamma, non avevi alcune domande da fare al tuo amico?>> ci allontanammo di scatto.
<<a quali domande devo rispondere?>> chiesi cercando di non sembrare imbarazzato, anche se al momento esisteva una sola domanda per me: perché avevo tutta quell'attrazione verso Eddie?

Angolo autrice:
Eh niente, amate la Reddie più di voi stessi e amate anche me perchè oltre alla storia vi metterò (come immagine del capitolo) delle vignette belline su di loro.
Al prossimo capitolo mwah

•I DON'T WANNA BE YOUR FRIEND•  [reddie]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora