𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 𝟷𝟹

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Richie POV:
Non riuscivo a smettere di fissare Eddie che dormiva accucciolato sul mio petto, era come se fosse una calamita per i miei occhi. In quel momento mi sentivo così bene, mi sentivo così in pace, con il mondo e, soprattutto, con me stesso. Era come se da quel momento in poi niente potesse andare storto... o almeno così sembrava.
Nei piccoli fori della tapparella in legno si fecero largo dei nitidi raggi di sole, la luce soffusa illuminò il volto di Eddie quel tanto che bastava per renderlo ancora più perfetto di quello che già potesse essere ai miei occhi. Gli uccellini iniziarono a cantare e la fresca brezza del mattino si iniziò a far sentire. Avrei davvero voluto che quel momento non finisse più, mi sentivo come in una favola, tutto era perfetto.
Sentii Eddie muoversi, aprii piano gli occhi, non avevo mai notato quanto fossero belli i suoi occhi appena sveglio.
<<Ei buongiorno>> sussurrai
<<Buongiorno>> esclamò stropicciandosi gli occhi, per poi sbadigliare
<<Che ore sono? >> domandò ancora un po' stordito
<<Non ti preoccupare di questo - esclamai abbracciandolo - come va? ti è piaciuto ieri sera?>>
mi baciò
<<tu che dici?>> domandò
<<beh lo prendo come un si>>
si accoccolò nuovamente sul mio petto
<<Eddie>>
<<Dimmi>>
<<E se ce ne andassimo? Se partissimo, allontanandoci da Derry, da it, da tutti i problemi, potremmo andare in un altro paese, magari in Canada, dicono che li si viva bene>>
<<Richie non dire sciocchezze, non possiamo lasciare qui la nostra famiglia, i nostri amici... e poi anche volendo non abbiamo i soldi>>
<<Riusciranno ad andare avanti anche senza di noi...e per quanto riguarda i soldi nella cassaforte di casa mia ci sono tantissimi gioielli di mia madre, vendendoli potremmo guadagnarci almeno qualche centinaia di euro, sembrano molto costosi>>
<<Richie non->>
<<Ei Eddie, non devi darmi una risposta subito. Però promettimi che almeno ci penserai. E adesso andiamo a fare colazione che alla fine ieri sera non abbiamo mangiato niente>>
<<Va bene, ci penserò - esclamò - però solo se restiamo altri 5 minuti a letto, sto così bene qui>>
Sorrisi.

***
Eddie POV:
A colazione Richie divorò due cornetti e si scoló una tazzona di latte. Non scherzava dicendo che aveva fame, ma d'altronde non aveva ne pranzato ne cenato il giorno prima. Mentre eravamo seduti a tavola c'era un silenzio imbarazzante: mia madre era seduta a capotavola a leggere un giornale che le copriva completamente la faccia, sicuramente ancora arrabbiata per quanto successo il giorno prima, mentre io e Richie eravamo troppo impegnati a guardarci negli occhi per parlare, e questa situazione mi imbarazzava. Tutto questo silenzio venne interrotto dallo squillare del telefono
<<Eddie - ordinò mia madre - vai tu!>>
Richie fece per alzarsi con me ma mia mamma lo fermò <<Richie, tu stai portando sulla cattiva strada mio figlio, prima non avrebbe mai superato il coprifuoco. Quindi il minimo che tu possa fare adesso è sederti composto a tavola fino alla fine del pasto>>
Richie apri la bocca per rispondere, ma lo interruppi prima che potesse combinare guai
<<Mamma - intervenni - non è colpa di Richie, non te la prendere con lui, prenditela con me piuttosto>>
<<Stai cambiando Edward, e non mi piace, il vecchio Eddie non av->>
<<Il vecchio Eddie di qua, il vecchio Eddie di la - Richie assisteva alla discussione esterrefatto. Era la prima volta che rispondevo a mia madre - mamma l'hai detto tu stessa, sono cambiato, e devi accettarlo,  devi fartene una ragione, non posso restare sempre il caro dolce piccolo vecchio Eddie>>
In tutto ciò io telefono continuava a squillare, e rendeva questa discussione ancora più incasinata di quello che era già di suo.
<<Eddie rispondi al telefono per favore - disse Richie - mi sta esplodendo la testa>>
<<Richie tu stai zitto>> lo sgridò mia madre.
Uscii dalla cucina e risposi al telefono.
Richie POV:
Quella stronza della madre di Eddie trovava una certa antipatia nei miei confronti in questi ultimi giorni, pensava che il figlio stesse andando sulla cattiva strada solo grazie a me, e, infondo, aveva ragione. Forse sarebbe stato meglio per tutti se me ne fossi andato, almeno per un po', giusto per far calmare un minimo le acque.
<<No non sono io, ma può dirlo a me, glielo andrò a riferire - sentii Eddie dire queste parole dall'altra stanza - cosa? no ci deve essere un errore non può essere...io non posso dargli una simile notizia....no saranno altre persone...no...no...va bene ok>> la voce di Eddie tremava, era come se gli avessero detto una tragedia...scoprii dopo che era proprio una tragedia quello che la polizia gli aveva detto al telefono.

Spazio autrice:
Eii, tra qualche giorno a me ricomincia la scuola e devo ancora fare un sacco di compiti e ripassare metà programma, quindi scusatemi se non pubblico ogni giorno. Grazie per i più di 700 lettori, vi amo.
kisskiss🖤

•I DON'T WANNA BE YOUR FRIEND•  [reddie]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora