Pt.1
I due giorni successivi passarono molto lentamente. Ban non si era mai sentito in quel modo, la testa scoppiava, piena di pensieri che avrebbe tanto voluto dimenticare, mentre intorno a lui c'era come un vuoto. Si sentiva solo, come se mancasse qualche cosa.
Aveva provato in tutti i modi a convincersi fosse solo l'assenza di Eleine a fargli male, ma non poteva negare l'evidenza, non quando tutti i suoi pensieri erano rivolti al fratello di quest'ultima: erano due giorni che King non faceva ritorno al Boar hat.
L'immortale aveva provato dei forti sensi di colpa per tutto il tempo, era arrivato quasi a pensare che avrebbe voluto morire pur di far tacere i suoi pensieri. Poi si era ricordato di essere immortale e aveva iniziato a ridere come un pazzo, talmente forte che tutti i clienti quella sera si erano girati verso di lui.
Finito di dare di matto era andato a dormire e l'indomani Meliodas, nel tentativo di avere un idiota in meno di cui preoccuparsi, l'aveva affidato alle premurose mani di Gowther.
L'ariete della lussuria non aveva idea di cose stesse succedendo in quei giorni, era negato con i sentimenti e il capitano aveva pensato fosse la cosa migliore, se non si era accorto di niente, avrebbe trattato Ban come al solito.
Meliodas non poteva sapere cosa sarebbe realmente successo.Gowther poteva anche essere stato una bambola di ceramica, ma questo non lo rendeva meno sveglio degli altri. Aveva notato fin dal principio che qualcosa non tornava, d'altronde il comportamento evasivo di King e la testa perennemente tra le nuvole di Ban non erano sfuggite a nessuno.
Volendo sapere il motivo degli atteggiamenti di entrambi, il peccato di lussuria aveva chiesto all'unico che gli avrebbe fornito una risposta, in cambio di un compenso si intende.
"TI PREGO GOWTHER DAMMI QUEGLI AVANZI!" Aveva strillato Hawk, cominciando a girargli intorno sperando di poter avere la ciotola che l'ultimo arrivato in quella taverna di pazzi reggeva tra le mani.
"Dovrai prima dirmi una cosa maiale."
"Tutto quello che vuoi!"
Il maialino non si rivelò molto utile, farneticò solo qualcosa sul fatto che quei due fossero già strani prima e concluse dicendo che erano amici da una vita e avrebbero sicuramente risolto i loro problemi.
Amici, quella parola piaceva davvero tanto a Gowther, avrebbe voluto scoprire come ci si sentiva ad avere una persona speciale, anche se forse prima avrebbe avuto bisogno di emozioni.
Spinto da quel desiderio di comprendere, era stato contento di tenere d'occhio Ban sotto ordine del capitano, l'immortale apparteneva pur sempre a quella specie cosí affascinante che erano gli "umani".
"Oi volpe dell'avarizia a cosa stai pensando?""Niente che ti riguardi razza di quattrocchi impiccione."
Ban sospirò, passare il tempo con quel tizio non era per niente facile. Gowther non si rendeva conto di quanto fosse petulante, inoltre, la sua presenza inquietava parecchio il non morto in quel momento; conosceva i suoi poteri e non voleva che quel folle leggesse nei suoi pensieri.
Quando Meliodas gli aveva detto che non voleva uscisse da solo, l'azzurro gli aveva solo riso in faccia, ma poi il capitano era stato serissimo e aveva chiesto a Gowther di andare insieme a lui. "Un membro in giro da solo è già abbastanza problematico, figuriamoci due."
Ban non aveva potuto ribattere in nessun modo, principalmente perché il peccato di lussuria era la persona meno problematica da portarsi dietro. Tolto il capitano Hawk, tutti gli altri sarebbero solo riusciti a farlo sentire piú in colpa con i loro sguardi preoccupati, non erano idioti e lui lo sapeva, però non aveva voglia di sopportare un sermone mentre era cosí di cattivo umore.
Se ci fosse stato King sarebbe stato piú facile.
Sicuramente quando era in giro con il re delle fate si divertiva un mondo a punzecchiarlo e poi vederlo mentre lo attaccava con la faccia rossa di rabbia e un sorrisetto nascosto perché effettivamente anche lui si stava divertendo.
Non ci fece nemmeno piú caso al fatto che stesse pensando a lui, ormai Harlequin era stampato nella sua testa senza che potesse farci niente.
"Puoi dirmi dove stiamo andando?"
Voleva sul serio colpire quel caschetto rosa, ma si contenne.
"A cercare dei funghi."
"Ancora?"
"Non mi servono per cucinare idiota!"
"Non avrai intenzione di prendere anche tu i funghi di Leti!"
Il piú alto aggrottò le sopracciglia perplesso, non era molto perspicace, ma ricordava che Meliodas avesse dato un altro nome a quei cosi.
"Non so di cosa tu stia parlando, sto solo cercando quei cosi suporiferi! E poi andiamo, perché siete tutti cosí informati su questi funghi?"
"Meno di un mese fa ho sentito il capitano parlarne con l'orso dell'accidia e quindi mi sono informato e ho scoperto le tre specie di funghi che crescono in questa foresta."
Alle parole del compagno anche Ban rammentò di averlo sentito dire a King quella notte al lago, ci sono quelli che ti ammazzano, quelli che ti fanno addormentare e quelli che ti cancellano la memoria, che grande stronzata.
Pochi secondi dopo aver formulato quel pensiero realizzò.
I suoi occhi si spalancarono subito, se il capitano e King ne avevano parlato quasi un mese fa le date coincidevano, afferrò il peccato di lussuria per le spalle, guardandolo dritto negli occhi.
"I funghi di Leti, che potere hanno?"
Il caschetto rosa non si scompose nemmeno un po', staccando la presa di Ban dalle sue spalle e poggiandosi due dita sotto al mento mentre pensava.
"Leti è la divinità dell'oblio, secondo le leggende il suo potere si oppone a quello di Mnemosine, la dea della memoria. Per contrastare il suo potere ha creato questi funghi, fanno si che le persone dimentichino le cose piú importanti successe in un arco di tempo poco prolungato, ma-"
Ban non diede il tempo a Gowther di finire il suo sproloquio, iniziò a correre gridandogli di ritornare alla taverna, doveva trovare King.
La sua testa prese a girare leggermente, aveva appena sbloccato un altro pezzo dei suoi ricordi, qualcosa di molto importante questa volta e aveva bisogno di spiegazioni."Mi rifiuto di accettare! Non puoi cancellarmi la memoria e soffrire da solo per questa cosa!" Ban guardò King duramente, mentre quest'ultimo gli sorrideva con ancora le guance rosse per gli eventi di qualche ora prima.
"Posso sopportarlo sta tranquillo, infondo é solo colpa mia."
"King io non voglio dimenticare!"
"Semmai ci sarà una prossima volta, non ti lascerò andare, é una promessa." Il re delle fate forzò ancora una volta un sorriso, facendogli stringere i pugni dalla rabbia, non riuscendo piú a trattenersi lo afferrò per le spalle traendolo a sé con tutta la sua disperazione.
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Until you fall for me |[BanxKing]|
FanfictionUna mattina Ban si sveglia e scopre di essere andato a letto con King. Con un vuoto nella testa che gli impedisce di ricordare quello che é successo e i sensi di colpa verso la sua amata, cercherà di dimenticare, ma non sempre le cose sono come semb...