6: I Need you

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Nella penombra della stanza, Ban era semi-disteso sul letto, la schiena poggiata alla testata, la camicia completamente sbottonata, le gambe accavallate, il fiato corto.
Una piccola figura si avvicinò a lui volando lentamente, i suoi movimenti erano come ipnotici per l'immortale. Fu quando il riflesso della luna colpì il suo volto, che Ban vide tutto.
King aveva gli occhi lucidi e le labbra arrossate, i capelli erano spettinati, mentre anche lui con il fiato corto si avvicinava sempre di piú all'azzurro, fino a sedersi a cavalcioni sulle sue gambe.
Il re delle fate poggiò il volto nell'incavo del collo dell'immortale, mentre quest'ultimo lo stringeva tra le sue braccia.
Lo afferrò per la nuca, facendo scontrare i suoi occhi cremisi, con quelli aranciati del piú basso.
"Sei sicuro di volerlo fare?" Ban percepì distintamente un brivido scorrere lungo la spina dorsale di King a causa della sua voce roca, ma non esitò nemmeno un momento, la luce nei suoi occhi gridava una sola cosa, lo voleva.
"Questa notte, esisto solo io per te." Disse solo quello, avvicinando lentamente i loro volti, gli occhi socchiusi, le mani poggiate sul petto muscoloso dell'immortale, tra qualche istante si sarebbero bacia-

"Baaan ho fame fatti una mossa a preparare qualcosa!" La fastidiosa voce di Hawk risuonò per tutto il boar hat. Ban ringhiò coprendosi la faccia con il cuscino.
"Giuro che lo faccio diventare un salame se non la smette di gridare." Disse, tirandosi su a sedere sul materasso e prendendosi la testa tra le mani. Cos'era... quello? L'immortale credeva davvero di essere impazzito, mentre i pensieri continuavano a vorticare nella sua testa. Era solo un sogno no? Non poteva essere quello che era successo solo qualche settimana prima in quel letto... vero?
L'ennesimo urlo di quel maialino rompicoglioni e Ban si alzò in piedi, spazientito e già di pessimo umore di primo mattino.
Sull'amaca di fianco al letto, King dormiva ancora beatamente, non si era accorto di niente come suo solito, non lo smuovono nemmeno le cannonate.
Si avvicinò per osservare il volto della fata, doveva ammettere almeno a se stesso che quando non era in forma umana era davvero tenero, con le guance sempre arrossate e quel viso da ragazzino cosí puro. Nemmeno il tempo di finire di formulare quel pensiero che ricordò il sogno che stava facendo solo poco prima.
Purezza un paio di palle in realtà, sono io che l'ho sporcato.
Un sorriso compiaciuto si formò sul volto di Ban, quell'idea lo faceva sentire come se il re delle fate fosse piú suo che di tutti gli altri.
Scosse bruscamente la testa dopo aver formulato quei pensieri, quante cazzate maledizione, d'impulso si allontanò velocemente dal compagno, uscendo dalla stanza e sbattendo la porta.
La verità era che Ban non riusciva a darsi pace. Inizialmente credeva fosse il senso di colpa verso Eleine a farlo sentire cosí strano, ma doveva ammettere che non poteva continuare ad usare quella scusa in eterno, in quelle settimane non aveva quasi mai pensato a lei, quasi tutti i suoi pensieri erano stati rivolti al re delle fate. Lo stesso che la sera prima era crollato tra le sue braccia sconquassato dal dolore, lo stesso fratello della sua amata, ma piú di tutto lo stesso con cui aveva scopato un paio di settimane prima.
Scopato eh? Quell'ipotesi stava iniziando a sembrargli sempre piú lontana, non che credesse non fosse successo nulla, ma aveva come il presentimento che non fosse solo quello, mancano dei pezzi.
L'aveva capito piú che mai la sera prima, quando aveva stretto il corpo di King in un abbraccio, e quel calore gli era sembrato cosí familiare da agitarlo quasi, il sangue aveva iniziato a scorrergli velocissimo nelle vene, si era risentito... vivo, come se non avesse piú bisogno di soffrire per stare al mondo.

Quando sentì quella porta sbattere, King capì subito che qualcosa non andava, vedere Ban perso nei suoi pensieri e con il volto incredibilmente serio per tutto il mattino, non fece che  confermare la sua ipotesi. Sapeva a cosa stava pensando, avrebbe tanto voluto poterglielo far dimenticare completamente, poter essere l'unico col cuore spezzato. Sapeva anche che se non era andato tutto secondo i piani quella dannata notte era stata colpa sua e del suo egoismo. Avrebbe solo dovuto farsi da parte, ma sentiva di non poter fare ammeno di quegli occhi, di quei sorrisi, di quel calore che colmava le sue debolezze. Doveva parlare con Ban.
Purtroppo non poté farlo da subito, le ragazze quella mattina non gli diedero un minuto di pace, bombardandolo con mille domande sulle settimane passate a evitare tutti. King non poteva sul serio rifiutarsi di dar loro spiegazioni, sapeva quanto le aveva fatte preoccupare, cosí tirò un sorriso un po' forzato, sperando di tranquillizzarle in fretta per poter pensare all'immortale.
Qualche ora prima del tramonto la sua pazienza stava andando velocemente al diavolo, dopo la mattinata passata a tranquillizzare Elizabeth sul fatto che era tutto apposto, aveva speso il pomeriggio con Diane, senza mai riuscire a dirle che aveva qualcosa da fare.
Tra non molto la taverna avrebbe chiuso e avrebbero tutti iniziato a fare baldoria, di questo passo non potrò parlarci.
Sospirò per l'ennesima volta adagiandosi su Chastiefol e fu in quel momento che vide Meliodas e Ban uscire dalla taverna discutendo su qualcosa, distolse l'attenzione da Diane per portarla su quei due che probabilmente parlavano di qualche erba da andare a cercare.
"Allora conto su di te Ban!" Esclamò Meliodas sorridendo, King si riscosse immediatamente, capì subito che era la sua occasione, chiese scusa a Diane e si avvicinò ai due volando velocemente.
"Se si tratta di erbe posso andare anche io, faremo molto piú in fretta."
Meliodas fece finta di pensarci per un momento, per poi acconsentire vista l'esperienza di King con le creature della foresta.
"Allora diamoci una mossa." Disse Ban sbadigliando, si ficcò le mani nelle tasche ed iniziò a camminare con la schiena curva.
Il re delle fate si disse che avrebbe dovuto decisamente ringraziare il capitano per quello, poi volò dietro al compagno fino a che non furono scomparsi nella foresta.

Until you fall for me |[BanxKing]|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora