ℭ𝔞𝔭𝔦𝔱𝔬𝔩𝔬 4

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SE AVETE APERTO DIRETTAMENTE QUESTO CAPITOLO, DOVETE TORNARE INDIETRO DI UNO PERCHE' SONO RIUSCITA A FARE DOPPIO AGGIORNAMENTO. SPERO CHE IL CAPITOLO VI PIACCIA! ;)

Il criminale della Reggia di Caserta

Capitolo 4

Anno: 1778 d.C

Una volta raggiunto il piccolo tempio, i due giovani, si accorsero che poco distanti da loro vi erano dei nobili che "per sbaglio" avevano rovesciato della crema che vi era su un dolcetto sopra ad una statua. Successivamente si misero a ridere e T/n per non ucciderli nell'immediato strinse i denti e corse all'interno del tempietto.

Suo fratello stava parlando da solo mentre scriveva delle cose sul suo libretto, la donna gli corse incontro e si catapultò fra le sue braccia dandogli tanti baci sulle guance. L'uomo vedendola le sorrise per poi stringerla a se e chiederle accarezzandole la guancia sinistra: "Che succede? Vedo che siete turbata sorella mia!"

"Ci sono dei nobili che stanno rovinando le vostre opere d'arte!" il fratello abbassò lo sguardo per poi sbuffare e risponderle: "Mia dolce sorella, sai come sono i nobili. Egoisti e scontrosi, se anche gli fai notare il loro sbaglio, loro non ci penseranno due volte e farti tagliare la testa. E vivendo in una tale reggia preferirei non avere nemici!"

Ella sbalordita dalle parola del quasi quarantenne si alzò dalle sue gambe e prese in mano il libretto per poi dirgli: "Voi ci mettete mesi e anni a creare queste opere e poi lasciate dei poveri illusi ve le rovinino?! Non accetto tale comportamento dal mio fratello maggiore!"

"T/n...Per favore, sai che non voglio litigare con te. Ne riparliamo questa sera anche con Pietro va bene?" rispose l'uomo alzandosi e sorridendo alla donna, ella gli buttò il libretto, in modo arrabbiato, nel petto per poi dirigersi al di fuori della rovina. A Jimin gli si spezzava il cuore ogni volta che vedeva la sua padrona in quelle condizioni, preferiva mille volte tanto vedere il sorriso sul suo volto e non un'espressione arrabbiata. Ella non poteva sembrare, ma se qualcuno la stimolava più del dovuto, la donna si trasformava in un demone.

Comunque, prima che T/n sorpassasse la soglia del tempio il maggiore la richiamò, la fanciulla si fermò all'istante per poi voltarsi e guardare il fratello.

"Cosa volete ancora?!" domandò ella stringendo i denti sempre di più.

"Questa sera, come vorrebbe nostro padre, accorderemo le ultime cose per il tuo matrimonio!" il ventaglio le cadde tra le mani e lei chiese sottovoce: "M-matrimonio?...Spero che non abbiate combinato questa cazzata con uno del palazzo. Perché se fosse così consideratevi morto!"

Dettò ciò si voltò e Jimin fece un breve inchino in segno di rispetto verso l'architetto e successivamente la seguì, ma prima raccolse il ventaglio importato dalla Cina e successivamente corse fuori.

Carlo osservò la coppia andare via e si risedette sulla sedia e si domandò: "Padre...Mi sto prendendo adeguatamente cura di vostra figlia?...Forse no!...Ahhh che devo fare?!"

Egli per minuti indefiniti osservò il vuoto davanti a se, senza muovere le palpebre e solamente quando percepì che i suoi occhi iniziarono a lacrimare tornò a lavorare sul suo nuovo progetto. 

𝐈𝐥 𝐜𝐫𝐢𝐦𝐢𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐑𝐞𝐠𝐠𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐂𝐚𝐬𝐞𝐫𝐭𝐚[𝐍.𝐉𝐱𝐫.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora