ℭ𝔞𝔭𝔦𝔱𝔬𝔩𝔬 11

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Il criminale della Reggia di Caserta

Capitolo 11

Anno: 1778 d.C

Le guardie attorno al palazzo erano aumentate, le entrate erano sorvegliate interrottamente dalle guardie del re. Tuttavia questa protezione non era sufficiente perché ogni sera moriva un nobile, o anche più di uno, T/n di ciò era felicissima ed ogni sera brindava del suo successo con Jimin e successivamente anche con gli altri.

I fratelli della donna non sapevano di tutto ciò che ella stava compiendo, ed erano terrorizzati dal fatto che qualcuno poteva uccidere loro e anche la loro adorata sorella minore.

Namjoon un giorno, sotto invito della ragazza andò a palazzo e per tutto il tragitto fu scortato dalle guardie, le quali per fortuna non l'avevano riconosciuto, nemmeno dal nome. Egli arrivato davanti agli appartamento della fanciulla le porte vennero aperte e chiuse poco dopo, il ragazzo si stupì della bellezza di quella parte di reggia, successivamente vide la figura della donna che lo attendeva seduta sul tavolo posizionato nel mezzo della stanza, bandito di prelibatezze di tutti i tipi.

I due parlarono di svariate cose, tra qui il piano nel quale avrebbero assassinato il re. I promessi sposi si spostarono verso il balcone e il criminale propose: "Tutto ciò potrebbe avvenire il giorno del nostro matrimonio, così potrà sembrare quasi uno sbaglio e che non siamo noi i responsabili!" la donna annuì con la testa e quando abbassò il volto vide che sul polso sinistro vi erano dei disegni, con delicatezza prese la parte desiderata del ragazzo tra le sue mani e scoprì il suo terzo tatuaggio.

 I promessi sposi si spostarono verso il balcone e il criminale propose: "Tutto ciò potrebbe avvenire il giorno del nostro matrimonio, così potrà sembrare quasi uno sbaglio e che non siamo noi i responsabili!" la donna annuì con la testa e quando ...

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"S...siete un criminale?"

Namjoon spostò il polso e lo coprì nuovamente per poi guardare negli occhi la donna e dirle: "Perché voi no?"

La giovane donna assunse un'espressione arrabbiata e gli rispose: "Stiamo parlando di voi, no di me!" Il diretto interessato ghignò e in pochissime mosse strinse a se la donna e le sussurrò all'orecchio destro: "Mia signora...essere un crimine non è facile. Ma quando si è veterani in tal cose si sa come muoversi senza farsi scoprire o riconoscere!"

La donna portò nuovamente l'attenzione al tatuaggio e lo accarezzò dolcemente, ma tale azione fece provare a Namjoon un senso di piacere, tanto da fargli venire la pelle d'oca. "Cosa sta ad indicare?"

"Lo scoprirete solo quando ci sposeremo mia signora!"

I due si staccarono di qualche centimetro per poi osservare, in silenzio, entrambi l'ampia vegetazione che li circondava.

Ad un certo punto la ragazza fece un breve sospiro e voltò la sua attenzione verso l'uomo poco distante da ella, lo osservò per minuti indefiniti, egli era bellissimo, una creatura fantastica e all'apparenza pura, ma al suo interno ci rinchiudeva il demonio. T/n sapeva bene che una volta sposati ella avrebbe scoperto tanti lati di Namjoon, ora rinchiusi all'interno del suo essere.

I giorni passano e il Re era venuto a conoscenza di tutto ciò che stava succede alla sua reggia, così per la disperazione fece interrogare tutti i presenti al suo interno, ma nessuno risultò idoneo a ciò che lui stava cercando. Tuttavia egli non sapeva che qualcuno nell'ombra lo stava osservando e riferiva tutte le sue mosse al suo compagno in crimine.

Quindi...il nemico e l'assassino sapevano tutte le sue mosse, ed in partenza il regnante era svantaggiato.

𝐈𝐥 𝐜𝐫𝐢𝐦𝐢𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐑𝐞𝐠𝐠𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐂𝐚𝐬𝐞𝐫𝐭𝐚[𝐍.𝐉𝐱𝐫.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora