Cap. 9

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Percorremmo diverse stradine che ci portarono davanti ad una due fusuma in bambù coperte da due Noren blu con un ideogramma giapponese.
Io e mia madre apprezzavamo molto la cucina giapponese e con gli anni avevamo provato diversi ristoranti e fino ad ora quello che era davanti a me e Shouto era il migliore tra tutti.

Appena entrammo, tutti i camerieri ci salutarono e dato che ero un cliente abituale, molti aggiunsero "Izuku, da quanto tempo!" o "Bentornato!". Dopo aver ricambiato tutti i saluti, uno di loro ci accompagnò ad un tavolo in disparte.
Appena ci sedemmo, il capo-cuoco (un amico di mia madre) ci raggiunse per salutarci.

<Da quanto tempo! È dalla fine delle vacanze che non ti vedo! Inko non è venuta con te? Oh, hai portato un amico?>
<Anche io sono felice di rivederla, signor Yamamoto, oggi mia madre non c'è, ma ho portato un mio amico: Todoroki Shouto.>
<Piacere di conoscerla> disse inchinandosi.
<あなたは日本人を知っていますか(conosci il giapponese)?> chiese il signor Yamamoto.
<はい、私は日本人です(sì, sono giapponese)> replicò in maniera cortese.
<ははは、私はあなたがどのように屈んだのか理解しました (ahahah, l'ho capito da come ti sei chinato)!>
Continuarono a scambiarsi qualche parola in giapponese e ad un tratto il signor Yamamoto rise di gusto.
<Ehm... per caso hai della soba fredda?> chiesi confuso per la discussione in giapponese che avevano appena fatto.
<Certamente! Allora torno subito in cucina e vi preparo una soba fredda ed immagino che tu voglia il tuo solito katsudon.> rispose affabile.
<Come sempre, del resto.> replicai sorridendo.
Il signor Yamamoto annuì ridendo, ci salutò e si precipitò in cucina.

Mi voltai ad osservare Shouto incuriosito e sorpreso per la piccola conversazione che aveva avuto con il signor Yamamoto.
<Cosa vi siete detti? Sono molto curioso!>
<Niente di che, ha solo chiesto se sapevo il giapponese e com'è il Giappone ora.> rispose per poi guardarsi intorno con uno sguardo sollevato.
Sembrava quasi che sedersi sul tatami e bere del tè giapponese fosse un sollievo.
Vedendolo così, mi sentii felice di averlo confortato almeno un po'.

Mentre aspettavamo che i nostri ordini arrivassero notai che un cameriere si stava avvicinando al nostro tavolo: era il signor Takahashi, un altro amico di famiglia.
<Izuku! Ho notato che hai della spesa, c'è per caso qualcosa che devi mettere in frigo?> chiese il signor Takahashi gentilmente.
<Se non ti dispiace, avrei questi ingredienti da tenere al fresco.> risposi mostrandogli il contenuto di uno dei sacchetti della spesa.
<Nessun disturbo! A proposito, Inko ci deve ancora far assaggiare una delle sue famose torte!> replicò sorridendo.
<La prossima volta che torniamo ve ne porteremo una, è una promessa.> dissi ricambiando il sorriso.
Il signor Takahashi annuì soddisfatto e si allontanò con la busta di plastica e mentre lo vidi entrare in cucina mi venne in mente un'idea.

<Todoroki, hai qualcosa da fare questo pomeriggio?>
<No, sono libero.>
<Perfetto! Se ti va, puoi venire a casa mia ad aiutare mia madre a fare una torta per la cena di stasera! Puoi anche portare Fuyumi e Natsu se vuoi.>
<Accetto e chiederò ai miei cugini se sono disponibili.> rispose dicendo l'ultima parte della frase distrattamente, probabilmente per l'arrivo dei nostri ordini.

Fu solo quando iniziammo a mangiare che realizzai cosa aveva appena detto.

"Come mai li ha chiamati "cugini"? Forse è solo perché non è ancora abituato alla nuova famiglia, ma anche se fosse così non avrebbe senso chiamarli "cugini" e non "fratelli"... però ora che ci penso hanno dei tratti simili, come i capelli rossi e bianchi. Come ho fatto a non notarlo prima? E ora che ci penso, mi sono così abituato alla sua cicatrice che non mi sono più domandato come se l'è procurata..."
<Midoriya?> mi risvegliò dai miei pensieri Shouto, mentre mangiava la sua soba.
<Oh scusami, stavo solo pensando.... posso farti una domanda su Natsu e Fuyumi?> chiesi un po' incerto se fosse stata una buona idea.
<Dipende dalla domanda.> rispose in modo freddo, come se avesse eretto un muro tra di noi.
Rabbrividii al suo improvviso cambiamento di tono.
<Ecco... come mai hai chiamato Fuyumi e Natsu come cugini?> chiesi tremando come una foglia.
Sembrava che la mia domanda non fosse così grave, perché i suoi occhi si rilassarono e il muro che si era creato crollò.
<Ah, per quello... è un po' complicato.> rispose mescolando la soba nella sua ciotola.
<Come mai?> chiesi ancora più curioso.
<Beh ecco... i miei genitori adottivi sono effettivamente i miei zii biologici.> spiegò come se fosse la cosa più normale al mondo.

Angolo autrice
Sorpresa! Ho pensato a come ringraziare tutti voi per i 1k di visualizzazioni e ho pensato che un doppio aggiornamento vi sarebbe piaciuto! Grazie ancora per aver letto la mia fan fiction, davvero ㅠㅠ
Spero che i prossimi capitoli saranno all'altezza delle vostre aspettative e come sempre, ci vediamo al prossimo capitolo!
-Sophie

Il ragazzo della porta accanto ||Tododeku||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora