Cap. 1

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Midoriya's pov

Flashback

<Allora, che cosa vuoi?!>
<Ehm...Ecco...Sai...>
Balbettavo come un imbecille per l'ennesima volta davanti a Bakugo Katsuki.

Ero molto imbarazzato, perché comunque quel momento era il più cruciale della mia vita; riuscii comunque a fare un respiro e dissi tutto d'un fiato:

<M-mi piaci, Kacchan!>

Abbassai lo sguardo imbarazzato accorgendomi di quanto fossero "interessanti" le mie scarpe.

Aspettai una risposta, ma niente.
Alzai lo sguardo per vedere la sua reazione o qualcosa che mi potesse aiutare a capire la sua risposta.
Non aveva il suo solito sguardo feroce e arrabbiato, ma era serio e calmo: gli occhi che di solito erano come fuochi ardenti e pieni di odio ora mi guardavano dentro l'anima.

<Deku, che tu lo voglia o meno, sarai sempre un mio amico: è stato così sin da quando ci siamo incontrati. Nonostante le mie cazzate, sei sempre stato al mio fianco e nonostante tu sia un idiota, ti considero come un fratello, ma non credo che potrai mai essere qualcosa di più, mi dispiace>.

"Hahahaha lo sapevo, mi sono di nuovo illuso. Perché gliel'ho detto? Sarebbe tutto rimasto così com'era.."

<C'è... per caso... qualcun altro che per te è più di un amico?> chiesi quasi senza rendermene conto. Bakugo sospirò.

<Sì... e stiamo già insieme.>

Sgranai gli occhi stupito: non me lo aveva mai detto. Il mio sguardo si mutò successivamente in delusione e delle lacrime amare mi rigarono la guancia.

"Ah, e così ama un altro."

Mi voltai di scatto e me ne andai deluso e triste evitando i richiami di Kacchan che aveva lo sguardo preoccupato.

Fine flashback

Ero sul mio letto, completamente vuoto; dopo una settimana, non ero ancora riuscito a mandare giù quel rifiuto da parte di Kacchan.
Una lacrima solitaria mi bagnò la guancia e affondai il viso nel mio cuscino.
Solo a pensare a quella scena, mi si spezzava il cuore.

Successivamente, mi alzai di scatto e mi diressi verso la finestra: dovevo fare qualcosa per distrarmi

Di fianco a casa mia, c'era un'altra villetta, appartenente ai Todoroki.
La famiglia era composta dal signore e la signora Todoroki, dalla sorella maggiore Fuyumi e dal fratello minore Natsu. Fuyumi era più grande di me di sette anni, ma la differenza di età non nella nostra amicizia non si notava e aveva i capelli bianchi come la neve, con qualche ciocca color cremisi. Era molto simpatica e solare: non faceva altro che sorridere anche nei momenti più bui.

Le nostre finestre erano una di fronte all'altra; cercai di attirare l'attenzione di Fuyumi, che alzò lo sguardo da un libro e aprì la finestra.

<Ciao, Izuku! Come stai?>
<Bene! E tu?>
<A meraviglia! Ma non potrei dirlo per te... anche se dici che stai bene, so quando menti.> <Hai ragione. Siamo amici e di te mi posso fidare ciecamente.>
Dissi facendo un piccolo sorriso: questa ragazza sapeva leggere negli occhi i sentimenti più profondi di ogni persona.
<Ma per ora, preferisco non parlarne>Fuyumi annuì comprensiava <piuttosto, che cosa stavi leggendo?>
<Una rivista di design per le camere da letto per maschi!>
<E perché?>chiesi curioso
<Non te l'ha detto la signora Midoriya? Tra una settimana arriva il mio fratellino adottivo. Ho pensato di dare una mano con l'arredamento della stanza.>
Disse facendo un largo sorriso.

Mi stupii molto, dato che mia madre mi diceva sempre tutto...

<Wow, questa sì che è una sorpresa. Quando verrà?>
<Questo weekend. Oggi è il mercoledì quindi....mancano due giorni! Oh, sono già le sei! È meglio se vado a finire di correggere i compiti dei miei alunni! Buona serata!>
Detto questo chiuse la finestra e andò a fare i suoi doveri.

Quando richiusi la finestra, andai di sotto per andare ad aiutare mia madre per la cena, cercando di affogare la mia tristezza.

Il giorno seguente
Mi alzai di scatto per la sveglia che risuonava rumorosa nella stanza.
Spensi quel macchinario infernale che perseguitava ogni mattina i poveri studenti e mi alzai dal letto ancora assonnato.

Mi misi dei pantaloni color militare è una t-shirt bianca e scesi al piano terra; mia madre era già in cucina che preparava la colazione.

<Buongiorno, mamma> sussurrai dandole un bacio sulla guancia.

Lei sì che era la donna più gentile al mondo: le ripetevo sempre che mi potevo preparare da solo la colazione e, invece, eccola lì dopo tante ore di lavoro a cucinarmi la mia colazione preferita.

<Buongiorno, cespuglietto> rispose canticchiando <oggi mangiamo i pancake, tra poco sarà tutto pronto> annunciò allegra.
Annuii e andai a sciacquarmi la faccia in bagno.

Sentii l'acqua fresca arrivarmi sul viso ed emisi un sospiro di sollievo.
Successivamente finii di lavarmi e ritornai in cucina per fare la colazione per poi uscire per incamminarmi verso la scuola.

Angolo autrice
Salve a tutti! Posso ufficialmente annunciare il primo capitolo della mia prima fan fiction!
*balbetta qualcosa perché troppo emozionata*
Beh, dato che non sono ancora esperta posso solo auto-augurarmi che sia una storia decente!
Grazie mille per aver letto questo capitolo,
Sophie_book_
P.S. ci vediamo al prossimo capitolo!

Il ragazzo della porta accanto ||Tododeku||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora