La pozione

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004. Asilo

"Merlino! Quattro?"
Ginny piegò la pergamena ricevuta da sua madre e sbuffò. Quattro proprio no. Quattro era un numero grandissimo. Era più della metà di una squadra di Quidditch. Forse una classe d'asilo. Com'era l'asilo adesso? L'asilo era ancora come quando c'era andata Lily? Dannazione, doveva informarsi.

Harry guardava sua moglie brontolare e andare avanti e indietro per la cucina. Cosa stava succedendo?
"Ginny, tesoro..." inziò, alzandosi dal divano. "Tutto bene?"
"Sì, Harry..." La donna che aveva sposato più di vent'anni prima, lo guardò con uno sguardo strano. "Quanto sono grandi le classi dell'asilo?" gli chiese.
Harry spalancò gli occhi. L'asilo? "Come? Che intendi?" Ginny scosse la testa, come per liquidarlo e andò in bagno. A Harry non rimase che guardare la schiena della moglie andarsene dal salotto.

Ginny si sedette sulla tavoletta del water e rispiegò la pergamena della madre: le aveva appena comunicato che aveva sognato la nascita di quattro creature. Quattro! E Ginny, che aveva un ritardo del ciclo di cinque giorni, iniziava a preoccuparsi. Sua madre aveva indovinato tutte e tre le volte che Ginny era rimasta incinta, aveva sognato la nascita di Rose e quella di Lucy. Per Hugo e Fred, invece aveva avuto una visione. Dannazione! Non poteva essere. Si prese il viso fra le mani e sospirò.
Non si rese conto del tempo che stava passando finché Harry non bussò alla porta.

"Ginny... Ginny, sicura che vada tutto bene?"
Ginny era in bagno da almeno venti minuti e Harry, che non aveva sentito più nessun rumore, si stava preoccupando.
Sua moglie aprì la porta di scatto, lo prese per un braccio e lo tirò dentro il bagno, chiudendo subito dopo la porta.
"Stai bene?" Harry era sempre più preoccupato: Ginny aveva delle brutte occhiaia e il suo viso era molto pallido.
"Sono incinta" sbottò lei. "E sono quattro. Come una classe d'asilo d'infanzia. Metà di una squadra di Quidditch!"
Harry sbiancò in viso. Quattro? "Una squadra di Quidditch è formata da sette giocatori..." tentò di spiegare il mago, confuso dalla situazione e dal ragionamento della moglie.

Ginny spalancò gli occhi e le mani iniziarono a tremarle. Perché non capiva? "Ho contato anche una riserva! Chi sei, Hermione che deve sempre precisare tutto?"
"Come? Cosa c'entra Hermione..." Il povero Harry non capiva. Giustamente: era un uomo. Non poteva proprio capire.
La strega sbuffò forte e sospirò. Poi, come se si fosse sgonfiata improvvisamente, si accasciò sul water.

Harry si spaventò. "Ginny! Ginny! Ti porto al San Mungo? Questa gravidanza..."

Ginny respirò lentamente e sorrise. "Ok. Non so se sono incinta, ancora. Ho solo... un ritardo".
Harry sospirò sollevato e Ginny si innervosì, alzandosi di colpo. "Ehi! Sei contento? Non saresti contento se..."

Il viso della strega si irrigidì e Harry pensò che stesse per scoppiare a piangere. "Aspetta. Ginny, Ginny... Calmati". Pensò di avvicinarsi a lei e quando lo fece, senza premeditarlo, l'abbracciò e la prese in braccio sedendosi sulla tavoletta.
Sua moglie si accoccolò sul suo petto e Harry la cullò come se fosse una bambina. Pensò a qualcosa di pratico e disse: "Spiegami tutto, sai che sono un po' duro a capire..."

Ginny tirò su col naso e si spostò dalla camicia del marito. "No, non sei tu, scusami. Sono io che non mi spiego bene..."
"Allora dimmi, ti ascolto."
Ginny iniziò a spiegare e raccontò di avere un ritardo del ciclo di una settimana.
"Ma prendi la pozione antigravidanza, no?" le chiese Harry, accarezzandole la testa dolcemente.
"Sì, ma tre settimane fa ho avuto l'influenza, ricordi? E ho vomitato... può essere che abbia influito sul normale corso della pozione?"

Harry scosse le spalle. Cosa ne sapeva lui? Era un Auror, mica un medimago! Ginny sospirò ancora. "Perché allora hai detto che sei incinta di quattro bambini?"
La strega sospirò e tirò fuori dalla tasca una pergamena piegata. "Mi ha scritto mia mamma... Ha detto che ha fatto un sogno..."
Oh, Merlino! Quando Molly sognava qualcosa, tutte le donne della famiglia Weasley si radunavano e ci ricamavano su. Molly aveva sognato un unicorno viola a cavallo di una scopa volante? Voleva dire che il bambino che aspettava Angelina era un maschio. Molly aveva visto nel fondo del caffè una macchia a forma di barca con tre alberi? Il Jobberknoll della vicina di casa di Percy (a cui piaceva il caffè), avrebbe covato un nido con tre uova.
Harry non capiva come facessero a capire queste cose, lui ci aveva provato e qualche volta Ginny, Angelina e Audrey avevano provato a spiegarglielo, ma lui non aveva seguito i loro ragionamenti. Solo Hermione era scettica su queste cose, anche se quando Molly le aveva detto che Rose sarebbe stata una bambina nata a maggio, lei che aveva la scadenza in aprile, era rimasta sorpresa e quindi non aveva più detto niente e qualche volta partecipava anche lei alle varie discussioni sui sogni di Molly.
Però quattro bambini erano un po' tanti. No? Magari si era sbagliata. Magari era uno solo... O magari nessuno.
"Non puoi fare uno di quei... test... Quelli che hai fatto per James, Albus o Lily?" le chiese allora.

Stai con me (ex raccolta di Oneshot)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora