Eccezionale

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'Che un lupo mannaro ti mangi vivo'


Al rilesse le parole di buon auspicio di quel bigliettino trovato sulla panca del tavolo della colazione e il suo sguardo corse in fondo alla sala grande, verso gli studenti Grifondoro. Alice era seduta vicino a sua sorella e, forse per telepatia o per casualità, alzò gli occhi proprio in quel momento. Al levò in alto la mano che reggeva la pergamena in un saluto e lei sorrise, facendogli un cenno del capo.
Il giorno prima non si erano visti perché Scorpius aveva organizzato un allenamento extra di Quidditch, dicendo che lo stadio si era liberato improvvisamente ed era impensabile rinunciare a un'occasione così. Tutti loro si erano guardati straniti, ma poi alla fine avevano alzato le spalle e accettato la cosa. Però così non era riuscito a beccare Alice in nessun modo, perché lei era sempre con Lily. C'era stato un momento in cui aveva pensato di fregarsene e portagliela via, ma siccome non gli era venuto in mente nessun motivo per farlo senza che sua sorella potesse pensare qualsiasi cosa, aveva rinunciato. Rompere le barriere di Alice era già abbastanza difficile, se anche Lily avesse tentato di mettergli i bastoni fra le ruote, non ci sarebbe mai saltato fuori.
Sospirò.

Scorpius si sedette accanto all'amico proprio nel momento in cui sospirò.
"Tutto ok?" gli chiese, mentre gli sfilava dalle mani il vassoio con le uova strapazzate e se ne prendeva una generosa porzione.
"Guarda". Gli mostrò il biglietto aperto senza rispondere veramente alla sua domanda. Scorp lanciò un'occhiata alla scritta e prese una forchettata. "Chi è? Una delle tue amiche?"

Al sbuffò. Perché tutti pensavano che avesse un sacco di ragazze? "No, è Alice" precisò, scocciato che l'amico non lo avesse capito subito.
"Ah, la Paciock, giusto. Come va con lei? Non mi hai più detto niente."
Al guardò di sottecchi l'amico mentre si versava un bicchiere di succo. "Effettivamente sembra che tu mi stia evitando, ultimamente..." constatò subito dopo averci pensato.
"Chi? Io?" Scorp rise. "Sei tu che sei costantemente impegnato con la figlia del prof, in verità!"
"Ma non è vero! Ieri non l'ho vista per colpa del tuo allenamento a sorpresa. A proposito, devo ancora capire perché hai improvvisato una cosa simile. Non abbiamo neanche una partita vicina!"

Scorp alzò le spalle fingendo di masticare. Cosa doveva dirgli? Che Lily aveva iniziato a non dargli tregua? Che lo sorprendeva negli angoli più bui del castello e a lui veniva sempre un infarto quando pensava che qualcuno potesse vederli insieme?
Non sapeva come, ma lei aveva capito che Scorpius, dopo la sua puerile dichiarazione, aveva il terrore che Al scoprisse cosa provava per Lily e il fatto che potesse venire a sapere che l'aveva baciata (e più volte) gli faceva scorrere brividi di paura lungo la schiena. Cosa avrebbe fatto? Lo avrebbe additato come un traditore? O magari gli avrebbe dato una pacca sulla spalla dicendogli che era contento? No, era un'utopia, non sarebbe mai successo.
Chinò la testa sul piatto e mangiò ancora.
"Ora non studieremo neanche più insieme... E Lily è sempre fra i piedi... Oh, Scorp non è che..."
Scorpius capì cosa volesse chiedergli l'amico e si alzò prima ancora di mandar giù il boccone. "Ho scordato un libro, ci vediamo a pozioni. E per Erbologia..."

Albus ringraziò l'amico quando gli fece un augurio magico e lo guardò andare via. Chissà cosa aveva dimenticato, visto che la prima ora aveva incantesimi.
Il moro finì la colazione e al suonare della prima campanella si diresse verso le serre. Passò di proposito davanti al tavolo dei Grifondoro, ma non fu Alice a dargli un pugno sul braccio in un augurio abbastanza colorito.
"... fratellone! Dai dai che è la volta buona!" concluse sua sorella in quel suo modo delicato di fare tutto. Poi si fermò e chinò il capo. "Oh Merlino, sei nervoso davvero?"
Al alzò una spalla: era nervoso sì, se non fosse riuscito a prendere almeno una sufficienza avrebbe potuto dire addio per sempre al suo sogno di fare il pozionista.
"Ma va là, andrà tutto bene, vedrai. E chi lo sa, magari prenderai pure un 'Oltre ogni previsione'!" lo incoraggiò e Albus si sentì un po' meglio, tanto da arrivare a strafare.
"Magari prenderò 'Eccezionale'."
Ma sua sorella storse il naso e fece una smorfia. "Vabbè, l'importante è crederci!" e così dicendo sparì nella calca di studenti del quinto anno.
Sospirò ancora.

Stai con me (ex raccolta di Oneshot)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora