Baci segreti, baci e segreti, segreti senza baci

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"Alice!" Lily alzò il braccio per chiamare l'amica e le fece cenno di raggiungerla sulla panca dei Grifondoro durante il pranzo. "Dov'eri finita? Ruf è così logorroico... Senza di te è una noia mortale seguire le sue lezioni..."
"Scusa, tuo fratello mi ha raccontato del compito e..."
La rossa alzò gli occhi al soffitto mentre i vassoi del cibo iniziavano a comparire sui tavoli. "Sì, immagino, quando Al inizia non finisce più di parlare..."
"Eh, già..."

Alice non sapeva bene cosa dire a Lily, ma della lezione di erbologia di Al, lei sapeva ben poco. Avevano passato quelle due ore, che lei avrebbe dovuto passare nell'aula di Storia della Magia, nella nicchia lì vicino, a baciarsi, a ridacchiare e a fare gli stupidi tutto il tempo. Inutile dire che era stato bellissimo. Si toccò le labbra, che sentiva ancora gonfie, non spiegandosi come mai Lily non se ne fosse accorta e poi lanciò un'occhiata al tavolo Serpeverde, giusto in tempo per veder entrare, da una delle porte laterali, Albus e Malfoy. Il moro alzò lo sguardo verso il loro tavolo e quando incrociò i suoi occhi, le sorrise e lei rispose allo stesso modo.
Merlino, sentiva ancora il cuore batterle fortissimo, per non parlare di come percepisse su di sé il profumo di Al. Senza farsi notare da Lily alzò l'orlo dello scollo del maglione e se lo avvicinò al naso, chiudendo gli occhi: ma lei come faceva a non sentirlo?

Lily vide Al e Scorpius entrare nella sala grande e sbuffò quando osservò il biondo sedersi accanto a suo fratello e non guardare mai dalla sua parte. Probabilmente lo stava facendo apposta: era impossibile che non sentisse il suo sguardo trapassargli la testa. O il torace. O più giù. Decise di darci un taglio.
Si sporse per prendere il vassoio con il pasticcio di carne e, intanto, si girò verso Alice. "Però è andato, bene, giusto? Mi ha fatto un segno affermativo quando gliel'ho chiesto".
La bionda annuì, mentre la guardava versarsi una buona dose di cibo. "Sì, ha preso Eccezionale."
"Davvero?" Lily era così stupita che il mestolo si fermò a mezz'aria. Alice annuì senza dire niente e lei si fermò a pensare.

"Beh, in questo caso, potresti aiutarlo ancora, no? Se continuerete a studiare insieme probabilmente diventerà la sua materia preferita!"
Alice, che conosceva bene Lily, le lanciò un'occhiata da sotto le ciglia. "Cosa stai architettando ancora?" le chiese a bruciapelo.
"Chi, io?" rispose la rossa, con un sorrisino di finta innocenza.
"Sì, tu: Lily Luna Potter."
Lily alzò di nuovo gli occhi al soffitto e sbuffò ancora. "Ok, mi hai sgamato. È che non ho concluso niente con Scorp. Sì, beh, ci siamo solo baciati per un po', ma..."
Solo? Alice alzò un sopracciglio. Anche lei e Al si erano baciati per due ore e non avrebbe mai messo nella stessa frase il 'solo' che aveva usato Lily. Era stato sconvolgete, si era sentita viva, si era sentita grande e bella, aveva... Sospirò, e Lily si fermò nel raccontare. "Cosa c'è?"
"Lily, se lui ti piacesse davvero, non diresti che vi siete solo baciati. Perché quando baci qualcuno che ti piace..."
"Hai baciato qualcuno di recente?"
"Come?" Stranita, Alice si fece attenta: si era tradita? Non era ancora pronta a condividere Al con qualcun altro. Neanche con Lily. Specialmente con Lily, che era sua sorella.
"Hai un'espressione strana e normalmente non parli di semplici baci così, come se fossero... qualcosa di importante."
"I baci sono qualcosa di importante, Lily!"
"Sì, se non sei costretta a elemosinarli!" Come? Ma cosa stava dicendo?
"Che intendi?"
"Intendo che Scorpius, nonostante la sua dichiarazione nell'aula, a parte quella volta lì, non ha mai fatto il gesto di baciarmi. Inizio a pensare che non sia vero e che me lo abbia detto perché gli facevo pena."
"Oh, Lily, sono sicura di no" la consolò Alice, posandole una mano sulla sua e stringendogliela. Era brutto il fatto che lei fosse così felice e che alla sua migliore amica, invece, sembrava che andasse tutto male.

"Ti ho detto qual è il problema di Scorpius, Lily" s'intromise nella loro discussione Rose, sedendosi sulla panca di fronte a loro e prendendo uno dei vassoi.
"Sì, che è un Troll" concluse per lei la cugina. Rose scosse il capo: voleva aiutare Lily, ma aveva bisogno che lei capisse. Aveva osservato Scorpius abbastanza, abbastanza da far ingelosire Carl effettivamente, e aveva capito il suo atteggiamento: a lui Lily piaceva. Rose aveva visto come la guardava quando pensava che nessuno se ne accorgesse. E probabilmente gli piaceva così tanto che non riusciva a scegliere fra lei e l'amicizia con Albus: ormai sapeva cosa passava per la testa dei maschi, avrebbe potuto fare tranquillamente la psicomago per gli adolescenti.
"Ha solo bisogno di una piccola spinta."
"Nel lago nero?" chiese Lily ironicamente.

"Lily..." La bionda cercava sempre di fare l'avvocato del diavolo, secondo Lily.
"Alice, ma secondo te dovrei stare con uno che, per quanto abbia detto che gli piaccio, non tenta mai di baciarmi? Persino Richard mi cercava più di lui!"
"Oh, Richard voleva solo portarti a letto, e questo lo sai anche tu, non dovresti neanche metterli sullo stesso piano..."
Sì, quello che diceva Alice era vero, soltanto che di Richard non gliene fregava niente, mentre di Scorpius...
"Quanto lo baci tu, ricambia?"
Lily sentì le guance avvampare alla domanda di Rose. Le piacevano i baci di Scorpius. E sì, sembrava piacessero anche a lui. Quello che non le piaceva era il fatto che dovesse sempre essere lei a cercarlo e a fare la prima mossa. Solo le prime volte era stato lui a baciarla. Ed era stata una sensazione bellissima. Sentì Alice ridacchiare affettuosamente al suo fianco e stringerle le spalle con un braccio.
"Mi sa di sì, Rose. Forse ha davvero solo bisogno di una spinta..."
O forse non la voleva veramente. Ma l'orgoglio di cui portava i colori sulla divisa le impedirono di dirlo ad alta voce.

"Andate a Hogsmeade insieme e mettilo alle strette. O ignoralo. O fallo ingelosire. O..."
Rose propose tutti i trucchetti che avevano usato lei o le sue amiche, ogni volta che volevano raggiungere un obbiettivo con un ragazzo.
"Non verrà mai da solo con me" ammise Lily, ma poi si voltò verso Alice. "Però..."
Rose vide l'espressione della bionda e rise: avere a che fare con la loro famiglia quando si mettevano in testa qualcosa, doveva essere faticoso da reggere. Ma divertente.
"Però?" chiese infatti lei, con un tono rassegnato.
"Potremmo andarci in quattro. Se quel Troll pensa che la sua amicizia con Al sia più interessante dei miei baci, andiamo a Hogsmeade tutti insieme."

"Potrebbe funzionare, sai? Ma deve sembrare che la cosa parta da loro" spiegò Rose, che iniziava a provarci gusto.
"Devi farti invitare da Al per uscire sabato. Potresti dirgli che è per festeggiare il suo voto o che deve offrirti una burrobirra perché lo hai aiutato e ha preso Eccezionale..." ordinò, quasi, alla bionda.
Alice tentò di tirarsi indietro, dicendo che Al avrebbe potuto capire che era una farsa e la rossa insistette dicendo qualcosa che fece guardare tutte e tre le ragazze verso il tavolo dei Serpeverde.
Scorpius e Albus alzarono entrambi lo sguardo su di loro, ma se Al sorrise, facendo un cenno con la mano, Scorpius corrugò la fronte.
"Ma dai, guardalo! È più Troll del suo amico. Non ci arriva di sicuro."

Alice sentì una punta di amarezza premerle lo stomaco. "Non dire così, non è vero! Tuo fratello è molto intelligente e..."
"Sì, sì, va bene..." la liquidò l'amica, con una mano, ma Alice notò che Rose le aveva lanciato uno sguardo curioso.


Rose sorrise materna quando Alice abbassò lo sguardo. Alice e Al? O solo Alice dietro ad Al? Beh, il sorriso di Al di prima poteva essere un buon indizio.
"Potrebbe non essere una farsa. Potreste andarci davvero..."
"Oh, ho già tentato di farla uscire con qualcuno dei nostri, ma ha detto di no. Però, forse, non ha detto di no per Al... Alice, non ricordo: avevi rifiutato anche Al?" Si voltò verso l'amica, ma lei era impegnata a guardare la sua forchetta. Alzò lo sguardo svogliatamente e con una certa studiata sorpresa. Finta. Ma l'amica non la calcolò, perché stava guardando il recipiente con il secondo. "Ehi, ma chi ha finito il polpettone? Merlino... Ehi, giù la forchetta, quel vassoio è mio!" continuò Lily, alzandosi subito dopo.
Come si alzò, Alice tornò a guardare il suo piatto, evitando accuratamente di incrociare lo sguardo di Rose, che comunque continuò a guardarla sorridendo.
No, il sorriso di Albus non era stato casuale. Continuò a osservarla e notò che le sue guance erano rosse. Ohhh. Sì, qualcosa stava succedendo.
"E quali sono le altre qualità di Al, Alice?"

Alice vide il sorriso sornione della rossa, ma non capì cosa intendesse: aveva capito e voleva giocare con lei? Ma poi: capito cosa? Che a lei piaceva Al? Che si erano baciati? Che lui... Lily tornò con un vassoio e la bacchetta spianata e si risedette accanto a lei, in modo molto chiassoso.
Lanciò un'ultima occhiata a Rose, ma lei si era voltata verso Lily. "Lily, Al ti ha mai detto se è interessato a..."
"Rose, abbiamo sentito dire che non giocherai la partita contro i Serpeverde, il mese prossimo, è vero?"

Rose si voltò verso Alice e rise: per essere sempre all'ombra di Lily, la ragazza era furba. O chi lo sa, magari non era solo Lily a essere in gamba, a quanto pare: aveva sviato l'attenzione in modo molto interessante.
"Avevi detto che avresti giocato! Che anche se il Quidditch non ti interessava più tanto, lo avresti fatto per la squadra!" Lily aveva sgranato gli occhi, con un'occhiata che l'accusava di tradimento.
"Lily... No, ho deciso di ritirarmi definitivamente dalla squadra: non ha senso che giochi, visto che non ho partecipato neanche a un allenamento. Preferisco concentrarmi sui M.A.G.O."
"E perché Towlor non ci ha detto niente? Lui lo sa?" La rossa sembrava veramente in ansia.
"Lo dirà al prossimo allenamento. Io l'ho informato stamattina..." disse, per tranquillizzarla, ma senza riuscirci. Giusto, quella mattina. Ma allora...
"Ma tu come lo sapevi? E perché non me lo hai detto?" chiese la rossa, girandosi verso Alice.
"Già, tu come hai fatto a saperlo? Anzi, voi. Hai detto 'abbiamo sentito'..." Rose era molto più tranquilla e la osservava con curiosità, ma senza essere arrabbiata.
Aveva detto a Micheal Towlor che si ritirava dalla squadra e non avrebbe giocato poco prima, ed erano solo loro due. Sapeva che Towlor non lo aveva ancora detto a nessuno, semplicemente perché era stata a lezione con lui fino al suono della campanella e poi erano andati a pranzo. Come faceva a saperlo Alice? Poi si ricordò di quella nicchia nel corridoio. La usavano gli studenti dei primi anni per nascondersi da Ruf. Magari nascosta lì. E se non era da sola... Scoppiò a ridere.

Alice lo aveva sentito un'ora prima, proprio da Rose: era passata dal corridoio del primo piano insieme ad altri studenti del settimo anno e stava parlando con Towlor della partita: lo aveva sentito anche Albus e lei aveva dovuto baciarlo quando aveva esclamato qualcosa e rischiato di farsi scoprire.
"L'ho sentito in giro... Mi sa che la notizia circola già" Cercò di giustificarsi, ma l'occhiata che le lanciò ancora Rose, la tacciò come bugiarda. Abbassò gli occhi: doveva aver capito.

Rose sapeva che stava mentendo. Ma non le interessava molto: alla fine, lo avrebbero saputo tutti.
"Oh, non preoccuparti, Alice. Chissà, magari la voce è arrivata anche ai Serpeverde, allora? Dici che Al lo sa già?" le chiese, con l'intenzione di farle capire che sapeva ma che non avrebbe detto niente e intuì che la ragazza aveva afferrato il senso della sua domanda perché divenne di nuovo rossa.
Ma, appunto, non voleva svergognarla.

Alice sentì il calore salirle ancora al viso quando Rose aveva nominato Al: doveva aver capito che era con lui. Si preparò a un'eventuale sconfitta, per aver sfidato una strega abile come lei. Scosse le spalle. "Non saprei. Ma è molto... probabile" ammise, pronta a incassare un'eventuale battuta che la smascherava agli occhi di Lily.
"Andrò a dirgli di non farlo sapere a nessuno. Anche se immagino che Scorpius potrebbe saperlo già: ricordiamoci che Al non gli nasconde niente."
Alice pensò che la frase fosse per lei e scosse le spalle ancora, mostrando una sicurezza che non sentiva. "Beh, è il capitano di Quidditch, ci sta che glielo racconti, no?. Magari non gli dice proprio tutto il resto..." Era veramente così? Alice non era sicura. Al avrebbe raccontato a Scorpius di loro? Di quello che avevano fatto nel nascondiglio del corridoio?

Rose si alzò. "Andrò ad assicurarmene. Non voglio che la voce arrivi alla squadra prima che glielo abbia detto Towlor".
Lo sguardo allarmato di Alice le fece scuotere la testa: non doveva preoccuparsi. Sperò di riuscire a comunicarglielo senza aprire bocca.
Si girò e si avviò verso il tavolo dei Serpeverde, diretta verso il cugino e il suo migliore amico.

Al non si accorse di Rose finché lei non si sedette davanti a loro. "Ragazzi" li salutò con un sorriso strano.
"Rose" rispose Al, mentre Scorpius alzò gli occhi dal piatto e le fece un cenno con il capo.
"So che avete saputo... Cioè, so che eri nascosto nella nicchia del corridoio del primo piano mentre spiegavo a Micheal della partita" spiegò, guardando Al negli occhi, quasi ridendo.
Al vide Scorpius girarsi verso di lui e alzare un sopracciglio, ma non disse niente ad alta voce. E non avrebbe detto niente: era il suo miglior amico, se avesse voluto cazziarlo per qualsiasi cosa, anche avergli nascosto dov'era veramente durante le ore di pozioni, lo avrebbe fatto una volta da soli loro due. Annuì verso Rose e lei proseguì.
"Volevo chiedervi di non dirlo in giro, non ancora. Finché Micheal non darà l'annuncio ufficiale..."
"Certo, Rose, non era nelle nostre intenzioni dirlo in giro" rispose Scorpius, da nobile e gentiluomo qual era. "Chi prenderà il tuo posto? Lily?"
Al si voltò verso l'amico e lo guardò corrugando le sopracciglia. Lily? Lily, sua sorella?
Rose scosse le spalle. "Non saprei, deciderà Micheal, immagino".

Scorpius non era riuscito a smettere di pensarci da quando Albus gli aveva detto di averlo sentito: chi avrebbe fatto il cercatore dei Grifondoro? Lily sicuramente era la migliore, anche se adesso giocava da cacciatrice.
"Ho la vostra parola, comunque?" Tutti e due i Serpeverde annuirono. "Ah, stavo parlando con le ragazze, là al tavolo" disse ancora, indicando il lato dei Grifondoro in fondo alla sala, ma senza voltarsi.
Tutti e due lanciarono un'occhiata in quella direzione, ma sia Lily che la Paciock, quando videro che loro le stavano guardando, tolsero lo sguardo per parlare fra di loro. Scorpius non capì se lo avessero fatto apposta o meno.

"Ed è venuto fuori che..." Rose fece una pausa misurata e aspettò che i ragazzi la guardassero. "Che a loro piacerebbe andare a Hogsmeade, sabato".
Chissà se così riuscivano a capire. Guardò Al e subito dopo Scorpius per poi aggiungere: "Sperano che qualcuno si faccia avanti... Oppure ci andranno con qualcun altro..."
Poi, senza aspettare risposta, si alzò e se ne andò.

Scorpius rimase a guardare Rose come quando, da bambino, sua madre lo ammoniva per il suo comportamento.
"Deve aver capito che l'ho sentita quando ero nascosto con Alice. Secondo te, lei ci verrebbe con me a Hogsmeade?"
Scorpius non aveva ascoltato l'amico e continuava a guardare il tavolo Grifondoro, ma Lily non guardò più verso di lui. "Chi, Rose?"
"Scorp!" esclamò Al, dandogli una pacca sulla spalla. "Ma mi ascolti o no?" continuò, per poi abbassare la voce. "Intendevo Alice: se la invito, mi dice di sì? Era questo che intendeva, giusto? Dici che l'ha invitata qualcun altro?"
Scorp scosse le spalle e tornò a guardarlo. "E che ne so, io?" rispose concitato il biondo, perché era convinto, in verità, che la frase fosse stata detta per lui. Per lui e Lily. Chissà se la storia degli altri ragazzi era vera o no. L'unica differenza fra lui e Al era che Al avrebbe potuto tranquillamente invitare la bionda, mentre lui non avrebbe mai potuto uscire con Lily. Non senza una giustificazione. E non ne aveva. "Quindi hai fatto sesso con la Paciock?" gli chiese, soltanto per metterlo in imbarazzo perché era nervoso. Aveva immaginato che fosse con lei per le ore di lezione, ed era invidioso: lui riusciva a stare con Lily solo per pochi minuti, di sfuggita e male. Si passò una mano fra i capelli: doveva dirglielo. Doveva parlare con tutti e due. Ma non in quel momento. Si sentì un vigliacco.

Al si sentì quasi un dodicenne. Sentiva l'imbarazzo crescergli nel petto, ma la cosa lo faceva sentire bene. "Volevo raccontare ad Alice del compito e fra una cosa e l'altra si è fatto tardi... Non abbiamo fatto... Niente di male..."
Scorpius lo guardò alzando un sopracciglio e lui si sentì un Troll. "Di male? E da quand'è che sei diventato così... puritano?" Il biondo quasi gli rise in faccia e Al alzò le spalle.
"Va bene così" disse semplicemente.

Scorpius dovette mordersi la lingua per non rispondergli male. Non voleva litigare con il suo miglior amico, ma era nervoso e aveva voglia di sfogarsi. E lo capiva perfettamente: anche lui pensava che stare vicino alla ragazza giusta fosse meglio che fare sesso con una qualsiasi. Così sospirò silenziosamente e gli chiese: "L'hai baciata?"
Al sorrise in un modo così strano che tornò bambino e Scorpius si sentì di nuovo invidioso. E subito dopo in colpa. "Mi ha baciato lei" ammise, con lo stesso tono con cui, qualche anno prima, gli aveva detto che per Natale aveva ricevuto una Firebolt III serie gold.
Scorpius pensò ancora a Lily: anche lei lo aveva baciato. Più volte. Ma spesso sembrava arrabbiata con lui, più che felice. Come se si aspettasse qualcosa. Come se lui non le avesse spiegato che non avrebbero potuto fare niente. Se non baciarsi di nascosto qualche volta. Ok, questo non glielo aveva detto, ma lo pensava.
"Potremmo andare in quattro, che dici? Hai chiesto a qualcuna di uscire, sabato?"
Scorp guardò l'amico con la fronte aggrottata, tornando con la mentre nella sala grande. "Non l'ho chiesto a nessuna" ammise. E non voleva chiederlo a nessuna, pensò tornando a guardare il tavolo Grifondoro e notando che Lily si stava alzando.
"Perfetto!" Come? Cosa era perfetto? Si chiese, non capendo.
"Diciamo alle ragazze che andiamo insieme a Hogsmeade e..."
"No, non è una buona idea, Al, tutti e quattro..." disse Scorpius, forse troppo velocemente, ma l'ultima cosa che voleva fare era passare una giornata in compagnia di Al e Lily e di dover stare attento a quello che diceva, che faceva e che pensava. Non era neanche sicuro di riuscire a stare nella stessa stanza per dieci minuti, con Lily e Al, figuriamoci una giornata intera.
"Non ho detto che staremo insieme tutti e quattro!"
Come? Scorpius si voltò velocemente a guardarlo: conosceva Al da tantissimo tempo e sapeva che quell'espressione non prometteva niente di buono. "Cosa hai in mente?" chiese, con una brutta sensazione: avrebbe quasi preferito dover partecipare al duello con Brown.
Quando Al gli raccontò ciò che aveva ideato, Scorpius pensò che i fratelli Potter fossero nati per farlo ammattire. Scosse la testa mentre il moro rideva e gli spiegava perché il suo piano fosse così perfetto.

Stai con me (ex raccolta di Oneshot)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora