Magie, incantesimi e pozioni

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Magie, incantesimi e pozioni

Scorpius uscì dalla biblioteca quasi con violenza, infatti lasciò sbattere la porta senza accompagnarla. Si voltò quando il rumore gli fece ricordare alcuni rimproveri di sua madre, ma non se ne curò.
Scese nei sotterranei ed entrò nella camera del settimo anno. Il baule di Albus lo chiamava e sapeva che ne aveva libero accesso, così come l'amico poteva tranquillamente frugare nel suo. Prese la mappa e la controllò: prima di tutto lanciò uno sguardo alla biblioteca, ma i due fratelli Potter non erano più seduti vicini, i loro puntini stavano camminando verso l'uscita della biblioteca, e presero due strade diverse. Sospirò e controllò il resto della scuola: Brown stava entrando nel bagno del terzo piano ed era solo.
Senza pensarci su due volte, incantò la mappa, la chiuse, la mise via e allungò il passo verso il terzo piano: se fosse riuscito a beccarlo prima che uscisse dal bagno sarebbe stata una buona occasione.
Scorpius arrivò al terzo piano quasi con il fiatone, ma quando vide la porta dei servizi, fece un ultimo sprint e quasi corse per entrare.
Aprì piano l'uscio e, con la bacchetta in mano, la incantò, facendo apparire un cartello con scritto 'Fuori servizio' e si intrufolò dentro. Si appoggiò ai lavandini e aspettò che Brown finisse di usare il bagno.
Un ragazzino dei primi anni, con la divisa Corvonero uscì da una delle cabine e si fermò, quando lo vide. Scorpius gli fece cenno di uscire direttamente e lui obbedì, correndo verso la porta senza neanche lavarsi le mani.

Brown uscì dalla cabina in centro e si fermò quando lo vide. "Malfoy!" esclamò, anche se Scorpius non seppe dire bene se fosse sorpreso o meno.
"Brown..." rispose un po' senza enfasi lui.
Il Corvonero lentamente si avvicinò a uno dei lavandini per lavarsi le mani e Scorpius lo lasciò fare. Quando finì, si girò verso di lui ma, ancora, non disse niente. La cosa dovette farlo sentire un po' nervoso.
"Senti, se è per il duello di domani..."
"Sei andato a raccontare a L... in giro del duello, Brown. Non si fa..." Scorpius si morse la lingua, decidendo di non scoprire le sue carte con il Corvonero.
"L'ho detto solo a Lily."
"Non hai pensato che forse lei non avrebbe dovuto saperlo?"
"Speravo che raccontasse a Potter com'erano andate le cose, così da risolvere la cosa... pacificamente."
Scorpius si innervosì: un codardo? Era messo così male in incantesimi, da dover tirare in ballo Lily? Ma un altro pensiero gli si intrufolò nella mente...
"Raccontalo a me, come sono andate le cose. E magari vediamo di risolvere fra di noi" lo assecondò.

Brown annuì e si passò una mano fra i capelli: sembrava lo stesso nervoso. "Parlerai tu con Potter?"
"Certo."
"E lo convincerai a ritirare la sfida?" Scorpius sbuffò senza far rumore: non un codardo, il peggiore dei codardi!
"Va bene" acconsentì.
"Ok. Forse spiegarlo a te sarà più facile..." Non gli piacque il tono del ragazzo e dovette trattenersi dal lanciargli una maledizione. "Io non volevo insistere. Non sono il tipo che insiste, sai?" Brown rise nervosamente e Scorpius strinse forte la bacchetta sfilandola dalla tasca dei jeans. "Ma, detto fra noi, non è che Lily sia molto normale, no?"
"Cosa?" Il biondo aggrottò la fronte e dovette fermare la mano per impedirle di lanciare incantesimi senza controllo.
Lui rise ancora e si passò, di nuovo, la mano fra i capelli. "Non è che sia una tipa calma e che capisci sempre cosa vuole. A volte è un po' esuberante e poi... È che noi eravamo lì che..."
"Dove eravate?"
"Nella stanza circolare del terzo piano. Quella dove ci sono i vecchi..."
"Sì, ho capito, vai avanti" lo interruppe, di nuovo, il Serpeverde. Conosceva quel posto: era una stanza usata da molti, grande e con tanto spazio per terra perché il materiale di scuola era posizionato su degli scaffali addossati al muro. Si poteva far comparire tappeti e cuscini e, per i più audaci, anche un materasso. Lui non l'aveva mai usata e in quel momento pensò che non avrebbe più potuto farlo senza pensare a loro due lì dentro.
"Lei mi aveva detto che non voleva, però..." Il ragazzo si interruppe, ma Scorpius non riuscì a incoraggiarlo verbalmente, così stette zitto. Dopo un po' lui continuò. "Però mentre ci baciavamo ha iniziato a farsi tutto molto più... caldo. Pensavo che avesse cambiato idea. Non ti è mai successo? Ma sì, insomma, a volte dicono no ma poi... Poi..." Lo sguardo del ragazzo fece accapponare la pelle di Scorpius, che riuscì a controllarsi e ad aspettare che andasse avanti. "Abbiamo continuato a baciarci. Così pensavo che stesse andando tutto bene, ma lei è impazzita quando le ho toccato..."
Scorpius non riuscì a trattenersi e la sua mano scattò da sola, mentre la formula 'Muruscorpus' gli sfuggiva dalle labbra senza preavviso.

Stai con me (ex raccolta di Oneshot)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora