Grifondoro - Serpeverde

37 0 0
                                    

Il sabato mattina arrivò in un baleno.
Lily era un po' agitata e un po' eccitata, proprio come aveva confessato a Scorpius. Ma il fatto di giocare come cercatrice la riempiva di gioia e non vedeva l'ora di entrare in campo per volare e cercare il boccino.
Si mise la divisa e uscì dagli spogliatoi femminili con un po' di agitazione, incamminandosi dietro agli altri giocatori della squadra.
"Michael è contrario al sesso prima della partita, Weasley, non parlarne ad alta voce."
Lily drizzò le orecchie e spalancò gli occhi, notando Hugo che parlava con Stuart.
"Hugo?" Si sentì chiedere, quando realizzò il senso della frase.
Il rosso si girò verso di lei e si fermò, aspettando che con il passo successivo lo raggiungesse.
"Lily! Che un lupo..."
"Ma taci! Con chi è che hai fatto sesso?" lo interruppe.
"Porta sfortuna interrompere un augurio magico, lo sai!" rispose lui, scandalizzato, per poi abbassare la voce. "E non urlare: io, che Michael fosse contrario, non lo sapevo!"
"Ma hai una ragazza?"
Hugo sorrise e Lily vide chiaramente i lineamenti dello zio Ron nelle foto che nonna Molly aveva a casa.
"Sì. Alice non ti ha detto niente?" La rossa scosse le spalle: cosa doveva dirle Alice? "Effettivamente è successo tutto quando avete litigato..."
Oh, Lily si ricordò di aver visto Alice e Hugo parlare spesso, effettivamente. Quindi aveva raccontato a lei di aver fatto sesso per la prima volta, perché loro tre avevano parlato molte volte sull'argomento e Lily sapeva perfettamente che Hugo era vergine quanto loro, fino a poche settimane prima.
"Oh. Beh, sì..." Ma cosa avrebbe dovuto dire? Doveva fargli i complimenti?
"Sh... non farmi scoprire!" sussurrò Hugo, prendendola per un braccio. No, no, non lo avrebbe fatto. Scosse il capo per rassicurarlo, ma poi continuò a pensarci: ma se Alice e Albus lo avessero fatto anche loro, lei sarebbe rimasta l'ultima di loro tre a essere vergine? Non ci aveva pensato, ma in quel momento la cosa iniziava a darle qualche grattacapi.
"Lily, sei pronta?" le chiese il capitano, appena prima di uscire dalla porta degli spogliatoi. Lei annuì e decise di concentrarsi sulla partita: avrebbe fatto vedere a tutti quanto valeva.
"Certo, Michael, non vedo l'ora!" rispose, alzando la scopa. Tutta la squadra urlò l'inno dei Grifondoro e poi uscirono all'aperto, per andare verso il campo.
"Siamo in mano a una ragazzina. Perderemo sicuramente..." Lily si voltò nel sentire la voce di Rowand che la criticava e quando lui incrociò il suo sguardo le lanciò un'occhiataccia. Aveva ragione Hugo: quel tipo non doveva neanche stare in squadra. Ricambiò il suo sguardo e si girò per raggiungere gli altri: non si sarebbe fatta intimidire da lui.

Scorpius aspettava che la squadra Grifondoro uscisse dagli spogliatoi. Non sapeva cosa aspettarsi da questa partita: avrebbe combattuto direttamente contro Lily e non avrebbe saputo bene dire se fosse ansioso o eccitato dalla cosa. Sorrise quando pensò al fatto che praticamente lei aveva detto di sentirsi allo stesso modo.
Per fortuna anni e anni di rigida educazione purosangue riusciva a fargli controllare i suoi sentimenti. O almeno sperava che dall'esterno si vedesse così.
"Tutto bene?" gli chiese Al, avvicinandosi. Annuì, cos'altro avrebbe potuto fare? Di sicuro non voleva parlare. "Ora hai paura di aver dato troppi suggerimenti a Lily, eh?"
Il biondo sorrise, contento che l'amico avesse frainteso. "Sono sicuro che sarà una partita interessante" disse, sapendo che almeno non stava dicendo bugie.
"Dopo ho bisogno di un consiglio..." gli disse il moro, volgendo lo sguardo verso la porta degli spogliatoi che si stava aprendo.
Come? Alzò una spalla, annuì e poi fecero un passo avanti per salutare i giocatori dell'altra squadra prima di iniziare.

Lily strinse la mano al fratello e a Scorpius per ultimi, come aveva fatto da quando era in squadra, ma questa volta lanciò a tutti e due un augurio magico. E sorrise quando Scorpius, stringendole la mano più a lungo, le disse che voleva vederla agguerrita.
"Mi aspetto la stessa cosa, Malfoy" gli rispose, ricambiando la stretta.
Salirono sulle scope e notò il biondo che volava vicino al baule prima che venissero sganciate le palle, lo aveva visto fare altre volte, ma ora sapeva cosa stava facendo: cercava di cogliere tutti dettagli del boccino d'oro. Velocemente lo seguì e riuscì a raggiungere un punto strategico, ma quando il baule venne aperto, alle sue spalle sentì la voce di Rowand gridare: "Potter, non puoi prenderlo adesso, il boccino!", e la sua grassa risata. Si fece distrarre e girò la testa giusto per vedere il capitano che diceva qualcosa al battitore, ma poi tornò a prestare attenzione alle palle.
La pluffa e i bolidi vennero sganciati e poi, per ultimo, il professor WhiteBall slegò la cinghia che teneva stretto il boccino. Subito si alzò, rimbalzando sul suo sostegno e poi, a mezz'aria, distese le sue lunghe ali d'oro.
Lily notò subito il colore sfumato d'arancio e, quando sbatté le ali, un dolce profumo si propagò fino alle sue narici.
"Pop Corn!" esclamò, sottovoce e, senza rendersene conto, guardò Scorpius che le fece l'occhiolino prima di volare via.

*

La partita era iniziata già da due ore e la pluffa aveva cambiato campo più volte, mantenendo sempre in pari il punteggio, distaccandosi sempre di poco: la partita era agguerrita.
Lily girava per il campo cercando di non farsi distrarre da nient'altro se non dal boccino, ma quella dannata pallina non si vedeva da nessuna parte. E sapeva che era così perché ogni tanto osservava Scorpius e anche lui aveva difficoltà a trovarlo. C'erano stati due momenti distinti in cui a tutti e due era sembrato di vederlo, e lei sapeva che almeno una delle due volte quel cavolo di boccino c'era stato davvero, ma si era volatilizzato appena loro erano riusciti ad arrivarci vicino.
Iniziava a essere frustrante: almeno da cacciatrice non c'erano questi momenti mezzi morti. Poi, una fragranza particolare le arrivò sotto al naso: Pop corn! Il Boccino! Girò di scatto la testa, proprio mentre vide Scorpius fare la stessa cosa e tutti e due videro il puntino dorato allontanarsi da loro.

Scorpius vide la scia dorata sparire subito, ma la vide: il boccino! Quando partì verso quella direzione, capì che anche Lily l'aveva vista, perché anche la sua scopa cambiò rotta per inseguire il piccolo tondino.

Lily si trovò accanto a Scorpius mentre inseguivano il boccino, erano alla stessa altezza, uno a fianco all'altra e lui sembrava molto concentrato.
Lo guardò due o tre volte con la coda dell'occhio e notò che effettivamente lui riusciva a non farsi distrarre da niente.
Esattamente come al provino di mercoledì, anche lei tentò di concentrarsi sull'obbiettivo e si chinò un po' per prendere velocità. Improvvisamente, esattamente come facevano i boccini e come era giusto che fosse, la piccola pallina indemoniata virò verso destra e lei fu lenta nel seguirla, mentre notò che Scorpius aveva girato subito, riuscendo a non farlo allontanare troppo.
Cercando di non farsi prendere dal panico, tentò di raggiungerlo e recuperare lo svantaggio.

Scorpius percepì la presenza di Lily quando riuscì a raggiungerlo: c'era da dire che la gara era interessante. E competitiva. Si sentiva agguerrito e carichissimo: era sicuro di vincere, ma gli piaceva l'idea che non sarebbe accaduto facilmente.
Solo un'altra volta gli era capitato che anche l'altro cercatore vedesse il boccino insieme a lui e che dovessero duellare così per prenderlo.
Quando il boccino iniziò a salire verso l'alto, notò la piccola Potter chinarsi e avere la meglio su di lui, mentre acquisiva velocità: lei era più leggera e in salita era un vantaggio. Imprecò mentalmente e cercò di tagliare l'aria anche lui nei modi che conosceva: non poteva permettersi di perdere! Cosa avrebbero pensato gli altri?

Lily notò che stava sorpassando Scorpius e sorrise, per poi allungare la mano per vedere se riusciva a raggiungere il boccino: ormai era questione di poco, anche se reggere la scopa con una mano sola rallentava la precisione di guida.
Notò che lui si era abbassato un po' verso il manico e che stava recuperando terreno. Allungò anche lui la mano in avanti e ormai era proprio questione di poco.
Sentì il sibilo, ma non realizzò subito e non si girò a controllare, nonostante l'istinto di cacciatrice le stava cercando di mantenere i sensi all'erta.
Poco dopo vide tutto nero e il campo di Quidditch sparì.

Scorpius teneva lo sguardo fisso davanti a sé: vedeva solo il braccio di Lily e le sue dita, lo smalto nero che spuntava oltre i guanti da Quidditch.
Riuscì a darsi la spinta e, appena la scopa scattò in avanti, si sporse per prendere il boccino, cercando di non lasciarsi scappare l'occasione.
Quando l'afferrò, tirando il manico verso di lui con l'altra mano e frenando la corsa, alzò il pugno al cielo e si guardò intorno: ma Lily dov'era?
Abbassò lo sguardo e la vide mentre cadeva insieme alla scopa: sgranò gli occhi e gli sembrò che il cuore si fermasse all'improvviso.

***

*** ***Eccomi! Allora, so benissimo che i boccini che non hanno un odore particolare. (o no? La zia Rowling lo ha per caso scritto? 'I boccini non hanno odore?' perchè in questo caso,  posso fare come voglio... 😅 Ok, scherzi a parte, lo so che non  è mai stato detto che abbiano un odore, ma a me la cosa piaceva molto (ma scusate, con tutte queste magie, con l'Amortentia, come si fa a non pensare che i profumi siano qualcosa di importantissimo e che hanno sempre un loro perché? ok, dopo questo pippone che non sta né in cielo e né in terra, spero che non me ne vogliate per la storia del profumo del boccino. Tutto qua. Grazie a chi legge. 😊

Stai con me (ex raccolta di Oneshot)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora