CAPITOLO V - HOGWARTS EXPRESS
TERZA PUNTATALily e Severus trovarono uno scompartimento con due ragazzi, bussarono, e Lily chiese: «Possiamo entrare?»
Uno dei due ragazzi rispose, con un gran sorriso: «Certo, certo!»
Lily e Severus entrarono e si sedettero.
«Piacere, Lily Evans!» si presentò allegramente Lily ai due ragazzi.
«Io s-sono… P-Peter… P-Pettigrew…» balbettò il più piccolo dei due. Aveva la faccia a forma di topo, la pelle butterata e aveva già indosso l’uniforme di Hogwarts.
Lily e Peter si strinsero energicamente la mano.
«E tu sei…?» chiese Lily all’altro ragazzo, anch’esso con la pelle rovinata, coperta da graffi profondi. Sembrava timido e impaurito, fissava il vuoto.
«Remus Lupin» sorrise stancamente, e tornò a fissare il nulla, con aria assente.
«Lui è Severus, ma potete chiamarlo anche Sev se…» disse Lily, indicando Severus.
«Piacere, Severus. E mi piacerebbe essere chiamato semplicemente Severus, se non diventiamo molto amici» replicò, freddo. Lily lo guardò con aria interrogativa. Severus si limitò ad aprire il libro “Vero e falso sui lupi mannari dal ‵900 ad oggi”. Lily guardò Remus, ma la sua espressione era cambiata: stava guardando il libro, ed era diventato più pallido e smunto di quanto lo fosse già.
«Qualcosa non va?» chiese Lily.
Remus sobbalzò, come se si fosse appena svegliato.
«Io? No… no… sto bene… » fece, impaurito.
Calò il silenzio, e Lily cercò disperatamente un argomento su cui appigliarsi.
«I miei genitori sono Babbani buttò lì». Peter la guardò.
«Anche i miei. Cioè… non lo so. Non li ho mai conosciuti, a dir la verità»
Lily lo guardò con compassione. «Sono… morti?» si vergognò della domanda.
«Io… non lo so. Mi hanno tolto dalla mia famiglia appena sono nato. Sono stato all’orfanotrofio»
Peter distolse lo sguardo e incollò il naso alla finestra.
Lily si sentì a disagio. «Mi… dispiace»
«Oh… non fa niente»
Calò di nuovo il silenzio. Per fortuna qualcuno bussò alla porta. Erano due ragazze.
«Scusate… c’è posto?» chiese una delle due.
«Entrate, entrate pure!» esclamò Lily.
Le due ragazze entrarono e si sedettero.
«Piacere, sono Pandora Yates, e lei è mia sorella, Alice Yates» disse la più grande. Alice Yates salutò timidamente con la mano. Erano molto diverse per essere sorelle: Pandora era alta e magra, con lunghi capelli biondo sporco e indossava l’uniforme di Hogwarts, con una cravatta nera e blu e un corvo ricamato sul petto. Alice, invece, aveva lunghi capelli castani e due occhi enormi e grigi.
«Siete del primo anno?» domandò gentilmente Pandora.
I quattro ragazzi annuirono. «Anche mia sorella! esclamò Pandora, indicando Alice.
«In che Casa vi piacerebbe andare?» domandò Alice. Era la prima volta che parlava, aveva una vocina flebile e timida.
«Serpeverde» rispose pronto Severus.
«Pure io» gli fece eco Peter. Severus storse il naso, ma Peter non lo notò.
«Grifondoro» esclamarono all’unisono Lily e Remus, che si sorrisero.
«Io appartengo a Corvonero, e spero tanto che anche Alice ci finisca» disse Pandora.
Qualcun’altro bussò alla porta. Era un ragazzo alto e magro, scuro di pelle e con riccioli neri che gli ricadevano sugli occhi.
«Non c’è posto» disse Peter con voce annoiata.
«Cosa c’entra adesso? Sono il Prefetto Kingsley Shacklebolt, e sono qui per dirvi che siamo arrivati a Hogwarts… vi conviene indossare le divise!» disse, con la sua voce grave. Poi chiuse la porta e se ne andò.
Indossarono le divise mentre Pandora, che era già pronta, spiegava loro dove si sarebbero dovuti dirigere una volta scesi dal treno.
«Appena scesi dovrete cercare Hagrid. Anche se è buio non è molto difficile perché porta sempre con sé una lanterna gigante e si sente la sua voce che urla “Primo anno! Da questa parte!”. Una volta che lo avrete trovato vi condurrà nei pressi del lago dove saranno situate le imbarcazioni con cui lo attraverserete».
Lily era così emozionata all’idea di essere finalmente arrivata ad Hogwarts, che si era quasi dimenticata della litigata con Tunia e pensava solamente dove sarebbe stata smistata e se sarebbe capitata nella stessa Casa di Severus. Aveva paura di ritrovarsi in una Casa piena di sbruffoni, come quei due ragazzi che aveva incontrato nell’altro scompartimento.
Il treno si fermò. Lily, Severus, Pandora, Alice, Remus e Peter si fecero largo tra la folla di studenti e scesero dal treno.
«Quello lì è Hagrid» disse Pandora indicando una figura enorme illuminata fiocamente da una torcia. Era altissimo e aveva lunghi capelli e barba neri e scompigliati e gridava: «Primo anno! Primo anno! Da questa parte!»
«Ma quel tipo è enorme! Sarà alto almeno tre metri!» esclamò Lily portandosi una mano sulla bocca, allarmata.
«È gigantesco, effettivamente» osservò Severus, divertito.
«Primo anno, laggiù! Siete del primo anno? Se siete del primo anno, venite! Primo anno da questa parte! Primo anno!» tuonò Hagrid, indicando Lily, Severus, Remus, Peter, Alice e Pandora.
«Beh, io vado. Andate da Hagrid, muovetevi disse Pandora, spingendo lievemente la sorella.
I cinque ragazzi si incamminarono verso Hagrid.
«Primo anno, voi?» chiese.
I ragazzi annuirono.
«Molto bene! Da quella parte, da quella parte! Salite su una barca! Non più di quattro ragazzi per barca! E aspettate me per partire!» disse Hagrid, indicando un punto nel buio.
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La Grotta di Cristallo
Fantasy«Vedi Lily, ti ho osservato in questi giorni. Ti ho osservato perché ero sicuro di quello che sei. Una strega». «Non è una cosa carina da dire» osservò Lily. «In senso buono... una maga, se preferisci. So che probabilmente ti sembrerà impossibile...