'○⊰"Di solito è difficile immaginare quanto possa essere faticosa la vita di uno studente. Certo, è difficile immaginarlo dal punto di vista di un adulto. La verità è che, gli adulti e gli studenti di oggi, vivono attraversando due concezioni di pensieri totalmente diversi. All'epoca, era facile per i nostri genitori e i nostri nonni studiare per poi andare a giocare, poichè molti non avevano neanche la televisione. La preoccupazione e l'ansia degli studenti moderni è il fatto che possediamo moltissime comodità tecnologiche e non. Che cosa ne sapevano gli uomini Erectus di un divano? Vivevano in una maniera scomodissima e di istruzione non se ne sapeva neanche il significato e la pronuncia. Adesso però, abbiamo tutto. E più oggetti si possiedono, più responsabilità si hanno."⊱○'
Durante l'ora di matematica non penso ai numeri, ma solo a pensieri che mi tormentano il cervello persino la notte. È dura vivere da sola in un piccolo appartamento nella grande città di Seoul. Avrei preferito vivere in una villa. Certo, chi non preferirebbe la villa ad un piccolo appartamento. L'unica cosa positiva è il fatto che è vicino la scuola. Faccio solamente 15-20 minuti di camminata. A volte è piacevole dato che il percorso è anche silenzioso.
Suona la campanella e mi sveglio dal mio stato di trance.
《Bene ragazzi, per casa vi lascio da fare gli esercizi dei problemi 147-149 e 181. In più dovete leggere la lezione successiva, così domani comincio a interrogare su quella passata e correggiamo gli esercizi》 continuava a parlare la professoressa Park, ma nessuno la ascoltava poichè correvano come bufali per tornare a casa o quanto meno per non perdere il pullman. Io sono l'unica che ogni giorno esce con calma. Uscendo dalla classe vado alla ricerca del mio migliore amico. Assomiglia a uno scoiattolo, non sarà difficile trovare uno ragazzo che somiglia a uno scoiattolo, no?
Eppure oggi non l'ho visto durante la pausa pranzo.
Decido di mandargli un messaggio, al quale risponde subito dopo dicendomi che era uscito prima per via di una visita medica.
Fortunato lui.Sospiro e metto lo zaino sulle spalle dirigendomi verso l'uscita. Misi le cuffie e mi incamminai verso casa.
La parte migliore della giornata è proprio questa: ritornare a casa da sola pronta a preparare il pranzo. Ho una fame che mangerei anche un lupo! No- aspetta, il detto non era "ho una fame da lupi"?
D'un tratto sento come un ululare. Non ditemi che ora i miei pensieri diventano realtà? Nah, è impossibile. Come è possibile che i pensieri diventino realtà e i desideri n-
Un secondo ululare.
Non vorrei spaventarmi, ma non capisco da dove possa provenire...
Un lupo mannaro. Ne sono più che convinta ora.Cerco di capire da dove possa provenire...
Poi sento come un pianto...simile a quello di un bambino che prova a non piangere, come se si stesse tenendo tutti quei lacrimoni dentro di sé. Ormai devo capire chi sta piangendo. La curiosità si scontra con la preoccupazione.
《C'è qualcuno?》chiedo. Si sentono mugolii, adesso non credo più che sia un bambino. Sento i mugolii farsi vicini, ma accanto ho solo un bidone dell'immondizia. Ritento: 《ehilà-...?》
Stavolta sento dei piccoli "bau".
Sollevando il coperchio del bidone, lo trovo.
Quanto può essere merda, la gente?
N/A 💡⚠️🚫
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𝑂𝒄𝒄𝒉𝒊 𝒅𝒊 𝒄𝒖𝒄𝒄𝒊𝒐𝒍𝒐;; 𝐊𝐈𝐌 𝐒𝐄𝐔𝐍𝐆𝐌𝐈𝐍
FanfictionCamminavo per strada. Quel giorno stavo ritornando a casa dopo una giornata di scuola impegnativa e, come sempre, ero riuscita a dare il massimo, ma a nessuno pareva importare. Mentre camminavo sentii un pianto, ma era simile a quello di un bambino...