Respingerlo...?
Cosa- cosa vuol dire con quel "respingere"?
Lo sento singhiozzare. Vorrei fare qualcosa, ma non riesco. Sono bloccata tra il suo corpo e il muro. Oltre al minimo spazio, mi sento come congelata. Non riesco a trovare il coraggio di emettere un suono dalle mie labbra o di compiere un gesto o altro come respirare. Sento le mie pupille tremare e il corpo farsi stanco. Lo guardo notando che guarda in basso, ma riesco a capire che sta piangendo. Sento il suo corpo scivolare verso il basso e il pugno che era come incastrato tra i mattoni ora ha corso lungo il suo addome senza mai lasciarne la presa. D'un tratto vorrei chinarmi davanti a lui e abbracciarlo, chiedendogli scusa per portarlo a casa, al sicuro. Vorrei che smettesse di fare così perché non riesco proprio a tenere lo sguardo su una vista del genere; un ragazzo che si chiude in sé stesso per colpa mia.
Lo so di aver sbagliato molte volte. Probabilmente non mi rendo conto che quando lo ignoro ci rimane male. Non sapevo che potesse tenere a questi piccoli dettagli.《Seung-...Min?》Mi abbasso leggermente provando a parlargli.
《Va' via.》Rabbrividisco quando sento la sua voce profonda. Riesco ad avvertire il suo nodo alla gola, dato il pianto. Tuttavia, non voglio lasciarlo solo.
《No, non posso lasciarti qui, solo.》Sospiro abbassandomi ancora di più.
《TI HO DETTO DI ANDARE VIA!》E senza rendermene conto, vengo spintonata solo dalla forza di un braccio sullo stomaco. Vengo scaraventata sull'altra parte del vicolo, sorpresa.
Sento dei ringhi, seguiti da dei mugolii.《Lasciami solo. Tanto sono solamente un cane!!! Lasciami dove mi hai trovato: nella discarica. Penso che i ratti siano più amichevoli e simpatici di te! Forse loro sanno amare.》gli sento dire ed è lì che rimango ancora più confusa. Ma non perché io sia stupida a non comprendere ciò che dice, ma perché non so cosa provare o dire. Mi sento abbattuta.
Provo ad alzarmi lo stesso, ma noto che non riesco a poggiare il piede destro poiché dolorante. Mugugno cercando qualcosa su cui poggiarmi, ma cado.
Mi ritorna in mente una scena.
《Smettila di fare così. Sei patetica!》
《Ma che ne sai tu di avere degli amici?》《Certo che lo so! Io ho dei bravi amici-... gioco con loro tutto il giorno e-》
《Amici? Quegli sfigati? E poi di chi parlavi l'altra volta... ah! Bau bau bauuu~》 Tante risate.
《Lui c'è. È timido ma carino e poi è molto più buono di tutti voi!》
《Bambini venite qui! La ricreazione è terminata.》
《Arriviamo maestra!》La guardano un'ultima volta prima di spingerla a terra. Sono solo dei bambini e già hanno la concezione di essere superiori agli altri.
《Stai meglio da sola. Passaci le risposte degli esercizi da correggere oppure...》
《Oppure ti facciamo cadere altri dentini! Così non trovi neanche il fidanzatino ahaha!》《Basta..basta...basta!!!》
Strabuzzo gli occhi mentre mi gira la testa.
《Seungmin- mi spiace. Non avrei dovuto dirti quelle cose. Mi sono fatta prendere dall'ansia e dalla rabbia per non aver potuto recuperare il lavoro. In realtà non è vero che-》Vengo interrotta.《No. Quando qualcuno dice le cose a vuoto è perché le pensa veramente. Se fossi ancora un cane ti importerebbe davvero tanto di me! Perchè adesso vuoi gettarmi via? Sono davvero così fastidioso e brutto?》Si rimette a piangere toccandosi la mano.
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𝑂𝒄𝒄𝒉𝒊 𝒅𝒊 𝒄𝒖𝒄𝒄𝒊𝒐𝒍𝒐;; 𝐊𝐈𝐌 𝐒𝐄𝐔𝐍𝐆𝐌𝐈𝐍
FanficCamminavo per strada. Quel giorno stavo ritornando a casa dopo una giornata di scuola impegnativa e, come sempre, ero riuscita a dare il massimo, ma a nessuno pareva importare. Mentre camminavo sentii un pianto, ma era simile a quello di un bambino...