La sera dell'esibizione del piccolo e nuovo trio, mi rendo conto di essere in ritardo. È strano a dirsi per me- essendo sempre quel tipo di persona che organizza e imposta tutto il prima possibile per non entrare in panico con i tempi e gli orari- ma questa sera, signori miei, Melody Yang è in ritardo.
Il motivo? Certo che mi ero preparata tutto come di consueta abitudine, ma ad un certo punto notai come non mi piacesse il modo in cui mi presentavo. Non mi era mai successo di provare questa sensazione: di solito mi curo del mio aspetto fisico, ma per me stessa. Non mi è mai interessato il parere degli altri, infondo. Il problema è che provando vestiti su vestiti l'indecisione mi è parsa giudice. Il cambio di scarpe, degli accessori e dello scollo del vestito che portava anche al cambio di acconciatura. Mi chiedo come mai volessi apparire bella, questa sera.Ancora in intimo, sono davanti il mio armadio per scovare un vestito decente. La doccia mi ha rinfrescato, ma credo che con tutta questa confusione debba farne un'altra. D'un tratto dalla porta si sente un bussare. Rendendomi conto delle mie condizioni e presa un po' alla sprovvista, afferro la mia vestaglia rosa coi fiorellini gialli (molto glamour, devo dire), mi copro e apro la porta in uno spiraglio.
《Sì?》
《Noona, a che punto sei?》 Jeongin nota il mio stato e spalanca gli occhi. 《Stai scherzando spero.》
《Ho avuto un imprevisto... 》 Cerco di spiegargli. Alla fine è vero: sono arrivate persino le mestruazioni, come a coronare questa serata.
《Ma di solito sei sempre organizzata e fai le cose con calma. Oggi sembri agitata. Anche se alla fine tu sei sempre agitata.》
《Se non vuoi morire, aiutami.》
《Per cosa dovrei aiutarti, precisamente?》 Si acciglia e mi guarda con un sorrisetto malizioso sulle sue labbra.
Sporgo leggermente il viso fuori dalla porta, e quindi dalla stanza, per guardare se ci fosse qualcun altro e quando mi sono accertata che non ci fosse nessuno in casa, tiro mio fratello all'interno.
《Ma scusa, chi cerchi?》 Domanda Jeongin.
《Io? Nessuno. Ecco, sì, l'importante è che non ci sia nessuno.》 Affermo io, quasi fiera.
《Ma chi dovrebbe esserci... ?》
《Ecco... vabbè, non importa. Devi aiutarmi.》
《Aiutare te? Strano sentirtelo dire, perché non ti lasci mai aiutare in niente e sono di solito io a chiedere.》 Si acciglia mio fratello, facendo intendere cosa voglia dire.
《Il problema è che non so proprio cosa mettere stasera.》 Sospiro, uscendo allo scoperto.
《Ma che ti importa, metti una felpa e via!》
《No! Voglio fare bella figura, per una volta!》
《Ma bella figura con chi, per l'esattezza?》
《Beh, ecco... in generale, ovviamente!》
Ci vogliono pochi secondi prima che Jeongin si metta a ridere urlando come un delfino in calore. Cavolo, ma che potenza sonica possiede questo feto?
《AH! AH! TI VUOI FARE BELLA PER JISUUUUNG!》
CHE COSA?!
《STAI SCHERZANDO, SPERO. PER HAN? MA SEI SERIO, YANG?》Mi metto a sbraitare incredula. 《HAN!?》 Richiedo.
Mi osserva poco dopo con un ghigno. 《LO SAPEVO CHE REAGIVI COSÌ, QUINDI SE NON È HAN, È SEUNGMIN!》
《CHE RAZZA DI RAGIONAMENTO È MAI QUESTO?》
La verità è che -non volevo fino ad ora ammetterlo a me stessa- mio fratello ha ragione.
Scorrazza per tutta la stanza, saltellando e urlando il nome del ragazzo a me tanto oscuro tanto quanto importante.
Sbuffo e mi rituffo tra i vestiti buttati sul mio letto.
《Ho capito, faccio da sola.》
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𝑂𝒄𝒄𝒉𝒊 𝒅𝒊 𝒄𝒖𝒄𝒄𝒊𝒐𝒍𝒐;; 𝐊𝐈𝐌 𝐒𝐄𝐔𝐍𝐆𝐌𝐈𝐍
FanficCamminavo per strada. Quel giorno stavo ritornando a casa dopo una giornata di scuola impegnativa e, come sempre, ero riuscita a dare il massimo, ma a nessuno pareva importare. Mentre camminavo sentii un pianto, ma era simile a quello di un bambino...