CAPITOLO 2

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Mi chiamo Rebecca bianchi, ho sedici anni, sono duemilaquattro,vivo a Milano.
Ho un bel fisico.
Ho tre pearcing: ombelico, septum e Smiley.
Ho due tatuaggi.
Sul polso, ho un infinito con accanto una G e Gaia ha la stessa cosa con accanto una R.
L'abbiamo fatto di nascosto a 14 anni, i nostri genitori l'anno scoperto un anno dopo.
Poi ho questo.

"Gaia devi muovere il culo e alzarti dal letto" Urlo alla mia migliore amica dal bagno

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"Gaia devi muovere il culo e alzarti dal letto" Urlo alla mia migliore amica dal bagno.
Ieri sera abbiamo fatto serata, pure sta notte andiamo a ballare con tutta la scuola, come "festa" di fine anno.

"Tesoro non rompermi i coglioni" Mi risponde lei
Sbuffo, mi trucco con mascara, correttore per coprire le occhiaie, cipria, blush e il mio immancabile illuminante.
Lascio i capelli sciolti.
Mi vesto, oggi è l'ultimo giorno di scuola, poi si parte.

Metto le air Force basse sotto

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Metto le air Force basse sotto.

Torno in camera e vedo Gaia già pronta
"Ma come hai fatto a prepararti aiuto"
"I trucchi del mestiere " Dice uscendo dalla camera.
Prendo il mio zaino Easpak e la sacca con le scarpe, perché oggi abbiamo palestra.
Vado al piano di sotto
"Vincenzo? " Chiede mentre si prepara un caffè
"È a casa di Tommaso credo, non saprei" Le rispondo mentre mi prendo un aspirina.

Andiamo a prendere l'autobus.
Intanto scrollo la home di Instagram e Gaia si mette a guardare i tik tok.
"Che palle voglio avere la patente" Dice lei sbuffando
"Abbiamo sedici anni, ti ricordo, comunque pure io"
"Lo so, ma spostarsi sempre coi mezzi, sbatta"
"Vabbè abbiamo Diego e Mattia che ci fanno da Uber haha" Scoppiano a ridere e ci sediamo.

Continuiamo a parlare del più e del meno, fin quando l'autobus arriva.
Vedo mio fratello e il suo gruppo.
Mi prendo una sigaretta dallo zaino e l'accendo.
Gaia fa lo stesso.
Andiamo verso Diego e Mattia.
" Ehi stronzi " Dico abbracciandoli e dandogli un bacio sulla guancia
"Così ringrazi i ragazzi che ti fanno da Uber?" Dice Diego ridendo
"Ne stavamo parlando giusto prima" Dice Gaia ridendo

La campanella suona, spengo la sigaretta ed entro.
"Ci si vede all'intervallo" Dice Gaia salutandoli
Li saluto con un cenno della mano ed entriamo nel nostro piccolo inferno: la 2°B.
"È una merda la nostra classe" Dice Gaia.
"Beh, ci sono solo maschi, secchioni e maschi"
Ci sediamo al nostro solito posto.
Fisica.
Ottimo, iniziamo bene direi.
Entra il prof.
"Ragazzi qualcuno deve consegnare i fogli in 4°D.
Io e Gaia ci alziamo
" Andiamo noi, vero rebe? "
"Sisi"
"Tornate subito, non fate i vostri soliti giri"
Ridiamo e ci incamminiamo verso la classe di mio fratello e Madda. (Andrea)

Arriviamo davanti.
"Busso io, tu parli "
"Com'è facile la vita stronza eh? "
"Non bussiamo sti cazzi"
Rido ed entriamo senza bussare.
"L'educazione l'avete lasciata dove? "Dice il prof
" L'ho lasciata sotto la doccia, dobbiamo consegnare dei fogli " Dico andando verso la cattedra sorridendo falsamente, facendo ridere tutti.
"E comunque non puoi vestirti così a scuola"
Lo ignoro.
"Ciao eh" Dice madda dal primo banco
Non gli rispondo.
"Ohh, potete salutare, comunque" Dice mio fratello.
"Ciao, contenti? " Dice Gaia sfacciatamente.
Rido e usciamo dalla classe senza salutare nessuno.

"Pinaaaaaa" urlo alla bidella
"Ragazze, che ci fate qui? "
"Siamo andate a consegnare dei fogli in quarta" Dice Gaia
"Ragazze, ma come farò senza le vostre marachelle per ben tre mesi"
Ridiamo per i termini che ha usato.
"Dai torniamo in classe se no quello sclera "
"Chi avete ora? "
"Rebe come si chiama? Panguri? Paguri? Bho"
"Parguri Gaia, parguri" Dice ridendo
Ridiamo anche noi e torniamo in classe

l'estate più bella della mia vita [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora