l'estate più bella della mia vita [COMPLETA]

CAPITOLO 51

Mi sveglio con la porta che si apre.
È Vincenzo.
"Sveglia Rebecca, deve venire giù. In tempi brevi"
"Cos'è successo? "
"C'è mio padre" Annuisco.
Rebecca non vede suo padre da quindici anni.
Chissà come reagirà.

Rebecca's pov
"Non lo so perché devi andare giù" Mi dice Tommaso per l'ennesima volta.
Mi allaccio per un pezzo la camicia, che mi arriva alle ginocchia e indosso dei pantaloni della tuta.
Scendo con Tommaso al piano di sotto.
No.
No.
Ditemi che sto sognando.
Ditemi che è un incubo, vi prego.
Mio padre, è in piedi in salotto.
"Tesoro, sei bellissima"
Non riesco a dire nulla.
"Sono Rebecca"
"So come ti chiami"
"Magari in quindici anni te ne sei dimenticato, chi lo sa. Il latte l'hai comprato? " Chiedo ironica.
"Va bene, me lo merito. "
"Questo e altro. Vado a vestirmi, torno subito"

Metto

Con sotto dei tacchi dello stesso colore del top.
Mi trucco leggermente e lascio i capelli sciolti.
Faccio un bel respiro e torno al piano di sotto.

"Non sono un pochino esagerati i tacchi? Hai solo sedici anni"
"Non sono esagerati quindici anni per prendere del latte? "
"Rebecca smettila" Mi rimprovera mio fratello.
"Cosa ci fai qui? "
"Non posso voler vedere com'è diventata mia figlia? "
"Potevi farlo in quindici anni"
Si avvicina a me, ma mi allontano bruscamente.
"Tornerò a far parte della tua vita. Tornerò a  vivere a casa. "
"Il problema non si pone in questo caso. Mi trasferisco, con i miei amici. "
Mi guarda sbalordito.
"Sarò il preside della vostra scuola"
Non ho parole davvero.
Vorrei parlare ma non riesco.
"Vogliamo andare a prendere un caffè? "
Non rispondo.
"Merita una seconda chance Rebecca" Mi dice mio fratello.
"Nessuno merita una seconda chance. Se ti importava non te ne andavi"
"Stai tranquilla, andrà tutto bene. Vai, stai là mezz'ora e poi tornate. Se hai bisogno mi chiami" Mi sorride il mio ragazzo.
"Andiamo? " Chiede mio padre.
Annuisco.
"Ti porto da Lilla Ponk"
Dio mio.
È il bar per bambini che frequentavo da piccolissima.
"Ho 16 anni. Andiamo in un bar normale. Non puoi pretendere di conoscermi"
"Hai ragione. "
Ovvio che ho ragione, io ho sempre ragione.

Mi portano il mio caffè e lo bevo in fretta.
Si è creato un silenzio imbarazzante.
Per fortuna, entrano Marika e Alice.
Mi alzo e vado da loro.
"Ciao Rebecca! " Mi stringono a loro.
"Mi avete letteralmente salvata da mio padre, grazie"
"Tranquilla, noi in realtà siamo di fretta, ma uno di questi giorni ci vediamo" Mi dice Marika salutandomi.
Mio padre nel frattempo è alla cassa.
"Mi riporti a casa? "
"Va bene"

"Ciao tesoro, buona giornata"
"Non chiamarmi così, soprattutto davanti altra gente, anzi non chiamarmi proprio"
Esco dall'auto ed entro in casa.
"La mattina più stressante della mia vita" Dico baciando Tommaso a stampo.
"Qualcuno è tornato insieme al suo ragazzo per la millesima volta vedo" Mi sfotte madda.
Scoppio a ridere.
Vado in cucina e prendo una bottiglia di scotch.
"Rebecca che beve la mattina ragazzi, data da ricordare" Dice Gaia.
"Non so come facciate a bere alla mattina, è disgustoso, ma per oggi credo che potrei fare un'eccezione"
Ne verso un bicchiere intero.
"È troppo, pomeriggio andiamo in spiaggia, ce la dobbiamo godere, domani si torna"
In che senso domani si torna. Sono passati così velocemente questi mesi.

Metto

Poi andiamo verso la spiaggia e facciamo qualche foto.

@ ga.satissima

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4|4

@ giulia.paglianiti

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